Pigs 660 bis

Roba da far accapponare la pelle o, in alternativa, conati di vomito. E’ oramai chiaro che i soldi rimangono solo per far fare vite da re a certuni e per le armi. Il resto è scorie, ma vediamo questa breve rassegna stampa.  

«Prima devo mettere a posto i depositi chimici, poi facciamo Calata Concenter come chiede Spinelli… mi sembra come quando da piccolo davo da mangiare ai maiali». Le parole sono del sindaco di Genova e commissario alla ricostruzione Marco Bucci, sebbene su quella road map qualcuno abbia dei sospetti, come la dirigente dell’Autorità portuale Antonella Tringali, responsabile anticorruzione… (La Stampa)

«Il porto di Genova è una risorsa unica al servizio di chi ha bisogno di importare ed esportare marci. GENOVA «Questo è uno scandalo che riguarda tutta l’Italia». (Corriere della Sera)

Lì dove oggi c’è la Fiera cittadina, sono già in corso i lavori per far sorgere la … La Porsche di Luigi Mamone – imprenditore calabrese ritenuto vicino alla cosca di ’ndrangheta Gullace – percorre la sopraelevata Aldo Moro di Genova, tratto di strada che costeggia il porto vecchio del capoluogo ligure. (Il Fatto Quotidiano)

Aldo Spinelli, accusato di essere il grande corruttore del sistema politico affaristico di Giovanni Toti, temeva di avere i telefoni sotto controllo per una questione sentimentale. In una conversazione con una donna dell’ottobre 2022 l’imprenditore spiega, scrivono gli inquirenti di «essere convinto di avere i telefoni suo e della donna con cui ha una relazione, sotto intercettazione per via di “quella vicenda che abbiamo” alludendo ad una telefonata minatoria precedentemente ricevuta e riconducibile alla relazione sentimentale fra i due”. (La Repubblica)

“Ci starà pensando”, ha detto, sottolineando che la responsabilità della scelta è sua ma all’interno di un quadro politico più ampio. A far filtrare questa possibilità è Stefano Savi, il legale del governatore della Liguria indagato per corruzione. (L’HuffPost)

Le migliaia di pagine dell’inchiesta che ha portato ai domiciliari per corruzione Aldo Spinelli e Giovanni Toti restituiscono l’affresco dei rapporti tra il re della logistica portuale e la politica che, almeno nel caso del Governatore, assumono i connotati della spregiudicatezza secondo la Procura di Genova (Corriere della Sera)

Basta leggere le carte. E per di più quelle dell’accusa. Perbacco. Senza sentire le voci della difesa che, come sempre avviene, non hanno alcun diritto di tribuna. E capire il teorema che stanno costruendo i magistrati contro Giovanni Toti. (Nicola Porro)

Gioielli Rubati 300: Luca Parenti (Yok) – Annalisa Ciampalini – Alessandro Rossini – Rafael Lopez Vilas – Nina Kossman – Irene Rapelli – Lucia Piombo (aka Poetella) – Nadine Spaggiari.

prima del tramonto
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quando vi leggo
a quei pochi di voi
della stessa razza
mi capita qualcosa dentro
come un petardo o un germoglio
che si fa strada nel bitume di strada
tra il bidone imploso e puzzolente
e la cartomante folle che ti legge la mano
ed il portafogli vuoto. per lo stato siamo ricchi
eppure non abbiamo più nulla
le foto dei padri e dei nonni
nel mobile vecchi ereditato:
piccoli adoratori di miniature di famiglia
tra i tacchi da troia della vicina
e il clandestino col cappello della nike.
è allora che la mia rivoluzione ribolle
conquisto il centro con la freccetta
mi scolo una birra e faccio la battuta giusta
che fa ridere di gusto l`amico sciocco
che è già andato via prima del pranzo.

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di Luca Parenti (Yok), qui:

prima del tramonto

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Mai vorrei occupare
uno spazio più grande di questo.
Sottrarre ai fiori il colore
sconvolgere la calma del bosco d’autunno.
I miei sono luoghi piccolissimi
punti in fuga
a stento trattenuti dalle foto.
Ho poche pietre, pochi oggetti
una minuscola vita.
Mi assopisco nell’anima
di chi sente nell’alba un presagio,
guardo la sua mano, altissima, nel cielo
senza chiedermi come
sia diventata luce.

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di Annalisa Ciampalini, qui:

Una poesia di Annalisa Ciampalini

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Tondelliana (girotondo d’anime)
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La statale
Le auto e le moto
Distratte
Una puttana
Vicino ai fiori freschi
Di un morto
Per incidente stradale
Gli anni 80
Passati con un giro di giostra
Le serate culturali
Ingioiellate nei parchi
E quelle ai margini
Di anime perse
Senza i giri di lingua
Sul fiocco di neve del nuovo fiore
Eppure hanno gambe e braccia
Anche loro
Quelle dei bambini
Che appena le muovono
Ti fanno tenerezza
E chiamano tutte le mamme
Le zie e le nonne
E i vicini di ombrellone
Giro giro tondo
Casca il mondo.
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di Alessandro Rossini, qui:
https://www.facebook.com/groups/631075036909087/user/100009329062320
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Poi
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Quella sensazione
che la vita era
un piatto di patatine fritte
che non finisce mai
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Ma le patate marciscono.
e il tempo
come tutti gli altri
anche ti dimentica
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di Rafael Lopez Vilas, qui:
https://www.facebook.com/elloboestaaqui.salesvero.1
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Cos’è una vicenda che non ha fine?
Cos’è un finale intriso di sangue?
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Qual è il tempo che non ha significato?
Qual è il significato senza il tempo?
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Cos’è un soldato senza fucile?
Cos’è una festa da ballo che finisce con la morte?
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Cos’è un cadavere che non può essere identificato?
Cos’è un bambino senza testa?
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Qual è il significato del canto della folla?
“Ebrei al gas!” e “al-laʿnah ʿalā ‘l-Yahūd”?
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Cos’è un braccio senza corpo?
Cos’è un corpo senza braccio?
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Qual è la storia che non ha fine?
tranne lo stesso vecchio finale che abbiamo già visto?
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di Nina Kossman, qui:
https://www.facebook.com/profile.php?id=786328299
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La creatura
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La bellezza mi turba. Il suo utero arde
di doppia maestà: il suolo
penetra il cielo, la carne lo spirito. Il verbo
il silenzio, il tempo il vuoto, la luce
l’ombra. Il movimento la stasi, l’immanente
il trascendente. Così l’imperfezione
corrompe la purezza. Ne nasce ibrida
una cosa che a sbocciare presto
non raccoglie assenza
né presenza, né metà. Ci scindiamo dall’unione
e torniamo alle nostre sfere
— un prima opalescente ci separa
nel dopo — ed io, efferata assassina, non ho più
l’estasi, né la meraviglia
se non l’ariosa rimembranza. Così
muore la creatura. Non ha nome né resti, né mai
si specchieranno su una tomba stelle. Non soffro
già che in pace oppure no è andata
oltre un altrove. Ne stendo la pelle
come una carta da parati — bianca
della mia orfanità. Restituirò notti e giorni
dell’amore mai donato, se e quando
tornerò a divinare eternità
attraverso i muri di cristallo della natura
che si prepara.

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di Irene Rapelli, qui:

La creatura

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Ma questo cielo grigio …
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Ma questo cielo grigio
questo malanimo del tempo
quest’assenza di desiderio nella cornacchia
appollaiata, immobile, sul tetto di fronte
questa durezza dell’aria senza un cuore
e questo mio stare qui
io e Bach e una tazza di te
e scrivere
il mio urlo di vita che spacca il silenzio…
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di Lucia Piombo, qui:

Ma questo cielo grigio…

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Misterico il viaggio dell’amore
quando porta l’uomo ad esistere
in una sensuale visionarietà.
È la chiave che emoziona la parola,
una calza di seta scura che veste l’ombra.
È il viaggio, o la sua nostalgia, il suo svolgersi
al limite, prima di svanire. È un ballo
in maschera. È poesia.
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di Nadine Spaggiari, qui:
https://www.facebook.com/profile.php?id=61558970229226
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Mai ‘na gioia 660

In democrazia non esistono diritti acquisiti, abbiamo la Costituzione più bella del mondo ma sembra non fregar niente a nessuno. D’altra parte i partiti di massa, quelli vissuti in clandestinità durante il fascismo e che hanno contribuito alla Resistenza e alla nascita dell’Italia repubblicana, si sono estinti senza lasciare eredi. Il panorama politico italiano a trent’anni di distanza da tangentopoli e dalla discesa in campo (a pisciare sulla democrazia) del belloscone, sembra la fascia degli asteroidi tra Marte e Giove, pezzetti di consenso elettorale legati a un capo bastone che li sposta a suo piacimento. Fanno gola le ricche prebende che i politici si riservano e che fanno di tutto per perpetuare a discapito dell’intera collettività, si spiega così l’astensionismo sempre più nutrito a ogni tornata elettorale. Con metà degli astenuti basta avere un 12% dei consensi, che automaticamente diventa un 27% e permette di governare in carrozza, specie quando l’opposizione è inesistente e la si nota soltanto per le liti, d’altra parte cosa distingue oramai la sinistra dalla destra? Niente, le politiche sono le stesse: meno sanità, meno istruzione, meno reddito, più privatizzazioni, ma i soldi per gli armamenti, quelli sì, si trovano sempre. Stiamo andando verso le elezioni europee, sapendo benissimo che le decisioni per l’Italia si prendono in Europa, ma a parte alcuni lobbisti non abbiamo personale politico normo dotato. Il dopo sarà un bagno di sangue.

Una poesia di Claes Andersson

Claes Andersson (1937 – 2019) è stato un poeta finlandese

A volte mi viene voglia irrefrenabile di ferire
ciò che chiamiamo “il nostro amore”,
il nostro modo di essere soli insieme
Spesso sembra un errore amare ed essere amati
quando tanti non hanno alcuna possibilità
La mano che ti accarezza fino al ventre
esita perché sa
Sentiamo di essere una cosa impossibile
Tuttavia non osiamo fuggire verso quell’insicurezza
che potrebbe renderci la sicurezza
Un giorno ci mischieremo a loro per un attimo
Sentiamo il freddo, ci sentiamo uniti nel freddo
Noi non ci perdoniamo mai

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L’anima in grigio

L’anima in grigio regge
imperfezioni e inciampi,
nel suo naturale sbattere
vive la vita
ma non la sa descrivere,
tanto meno cantare
quando l’odore d’erba tagliata
riempie le narici
fino a farne bosco
di tronche emozioni,
ticchetta sui muri per sapere
se al di là qualcuno l’ascolta,
continua a sentirsi spersa
dentro letti sconosciuti
dov’è amore provvisorio
senza ieri né domani,
ancora consulta indovini
maghi senza bacchetta
per sapere se domani
ci sarà un po’ di sole.

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