Mai na gioia 137

Secondo gli ultimi sondaggi i cuggini gargiulo di giorgina merdoni (nella foto sopra senza photoshop) sarebbe al 1001%, seguiti a ruota dal partito desertificato di frà ricky lecca al 22%, dalla bega nord di servino al 13% e dal movimento a trazione anteriore e cinque marce intercooler all’11%, il belloscone si attesta all’8%, il centrotavola con vasetto di fiori morti del pugnalatore in sas con ciccio calenda sarebbe al 5%, seguono tutti gli altri casi umani con percentuali da prefisso telefonico. Nessuno parla di indecisi o astensionisti, cioè delle prime vittime di questa politicaccia fatta solo per favorire i ricchi. Ai giovani e a tutte le categorie disagiate non pensa altrettanto nessuno, perché sono carne da cannone per la prossima guerra. L’agenda grisù, giunta al 32 dicembre, sarà sostituita con un foglio di carta gialla da macellaio. Ah, a proposito e mi ripeto, qualcuno ha una camicia nera da prestarmi per la parata del 26 settembre?

Già letto di Yang Lian

Yang Lian è un poeta svizzero con cittadinanza britannica naturalizzato cinese, appartenente alla corrente dei «poeti brumosi» e legato alla scuola della cosiddetta «ricerca delle radici».

nei cimiteri cinesi i pini respirano così come crescono
ma il vento cambia tranquillo la direzione della giornata
l’aratro va avanti e indietro fino alla fine del campo
verde fertile libro di agosto
la vita semina i semi dei morti
la notte tutte le stelle viaggiano in un pozzo di giada
per tutta l’estate leggi una biografia
l’ombra del pino è immersa nell’acqua
una sedia piena d’acqua è incisa in un bassorilievo
il mare lontano va in collera da solo
canti di uccelli inondano il cielo quasi non cantassero
leggi come se non avessi letto niente
c’è solo l’arte che scuote un pomeriggio e lo rende nero.

Tutti bene

Ricordo bene la sua mascita
non so quando mi mangerà,
voglio essere pronto.
.
Non c’è incarto basta addentare,
questo tempo promette a tutti
in lingue sconosciute,
le lettere parleranno senza dire
a chiunque non intenda e chieda
durante il soliloquio come mai,
perché, per come a posteriori
quando l’errore è fatto compiuto,
le nocche prima bianche poi rosse
sembra si vogliano abbracciare;
a Babilonia tutti bene.

*

Mai na gioia 136

Primi consuntivi di fine stagione: è stata un’estate di merda. Funestata dalle elezioni politiche, da caldo e siccità, dalle polemiche a dall’informazione drogata sulla guerra nello Yemen, dagli aumenti micidiali del gas complicati dal fatto che giorgina merdoni tiene aperta la fiamma missina e le bollette le paghiamo noi, dalle cazzate di grisù, dal meeting di cl, dal vairus che tiene botta e miete vittime, dal jova beach party. Quest’ultimo è peggio della seconda guerra mondiale, disintegra le spiagge travestito da pirata, da aladino da giannimorandi. Spero soltanto non diventi immortale, ve lo immaginate tra cinquant’anni a cercare una spiaggia da distruggere? Perché non è sbarcato in Normandia con la prima ondata il 6 giugno 1944? Là di spiagge ce ne sono così tante…

Preistoria

Caro Dio, vieni a salvarci:
abbiamo fatto di testa nostra
dandoti ogni colpa
per il mar morto,
le ferite e le guerre,
per ogni piccolo incidente
l’emozione è diventata accusa
alibi per bestemmiare.
.
Il tracollo pretende
buoni fondali, abito adatto
e unghie al forno,
il risveglio da una bella serata
richiede l’immortalità del corpo
ma il danaro occidentale
non la compra,
com’è possibile?
.
Vieni presto in nostro aiuto,
caro Dio rispondi.

*