
Il telo bianco
steso ad asciugare
impazzito paralizzato
da una strana brezza estiva
che non porta pioggia né figli,
fa ombra al prezzemolo
quasi con sentimento
con la stessa coerenza
dell’amore gettato in pasto
all’affettuosa dentatura del cane
che, quando ha fame
nessuno sa misurare
quanto sia profonda,
guarda con occhi umani
da sembrare veri,
non parliamo di politica
o di insetti pieni di sete
pronti a entrare in casa
e farne sacco,
i pochi minuti di vita, questi,
teniamoli stretti.
*