Gioielli Rubati 241: Marina Pizzi – Paolo Statuti – Luca Parenti – Cipriano Gentilino – Daniele Barbieri – Monica Santi – Ferdinando Giordano – Luca Gamberini.

La stanza vuota cella
conclude la stranezza
il ludo pestifero di nascere.
Lo scempio di tutti i cimiteri
la presa in giro delle nuvole barocche
la voglia d’innamorarmi fino a schiattare
fa bivacco al coma che mi attende
sotto il sopruso delle chele fàtiche.
Il compleanno è Lucifero che ride.
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di Marina Pizzi, qui:
https://www.facebook.com/marpizzi
.
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Amo la primavera,
ma mi commuove l’autunno,
che nasce
dal caldo grembo dell’estate
e muore
nel freddo abbraccio dell’inverno.
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di Paolo Statuti, qui:
https://musashop.wordpress.com/2022/10/21/autunno/
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*
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stringo il destino
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in giringiro
con la bici sotto al sole
di marzo. inizia a breve
la nuova stagione
ed io ancorato ancora
ad un passato morto
e pur vivo. m’ammanico
e stringo il destino
come si fa in acciaieria:
si forgia. mi sforzo
di creare. afferro. stringo.
eremo paroliere. estremo
e discreto. paziente
di fuoco.

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di Luca Parenti, qui:
https://yoklux.wordpress.com/2023/03/17/stringo-il-destino/
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Peppa
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Peppa ( il nome è inventato )
sentiva urlare le streghe
bruciate di notte
nel cortile del sindaco

respirava da puttana
e bruciava trinciato
e nebbia sulla statale
per Mondovì

non evitò il rogo
e partorì quattro figli
prima di lasciarsi cadere
l’ultimo dente leccando cartine.

Peppa è tornata ieri col bus
e non ricordo ancora
come si chiamava.

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©Cipriano Gentilino, qui:
https://noteinversi.wordpress.com/2023/03/18/peppa/
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dalla mia finestra le sere infestano
.

dalla mia finestra le sere infestano innumerevoli
il mondo, le case non proteggono soltanto i nostri

corpi, il sentimento è ugualmente minacciato dal mondo
che la mia finestra tenta di incasellare e tenere

al suo posto, temo le sere che il core inteneriscono
quanto le parole d’amore, ritagliate da un libro

di luoghi comuni, dalla finestra le sere infestano
la mia vita, anche l’amore lo fa, senza scampo

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di Daniele Barbieri, qui:
https://ancoraunaltrome.wordpress.com/2023/03/19/replay-dalla-mia-finestra-le-sere-infestano/?fbclid=IwAR2pL-1VVNE8BJhuFuEA_4tU8uflgnRSrQo9tm95lNAsvYVDsLRV3-HOG8E
.
*
.
è stato
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E’ stato troppo preteso da lei.
E così a mezza vita
in quella stanchezza oscena
davanti al fuoco tira le fila dei danni.
Delle tante chiamate non risposte
della fatica di cercare e cercare
contorcendosi tra spigoli
sempre serpeggiando, tratti lunghi anni.
Ora che le ossa dolgono e anche altro
di molle nel corpo cede
non poter dire farò, o non volerlo
rende vincibile al crampo sadico
all’avversario che accerchia.
Chi fa tutto secco attorno,
vecchi sogni di corpi sodi.
E fuori della finestra scende un po’ di neve
poi, più tardi, il sole opaco.
Su tutto prende a galleggiare una nebbia bassa.

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di Monica Santi, qui:
https://monikasanti.wordpress.com/2023/03/19/e-stato/
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Fatti in là
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Ricavo un antro nello specchio
prima del letargo inappellabile,
come tutti del resto in questo tratto
che sempre più approssima a brutto muso
la sagoma delle arcate dentali
e più vicino è, rifletto
al confine delle date, ai santi apostrofi
del pensiero perso, ai licheni e alla cenere
che li apprende, proprio mentre l’atmosfera
incarna un nuovo scompartimento di ferie.
Molti lì dentro si stringeranno all’onda,
altri alla medica e alla stella, qualcuno cadrà
nell’incontinenza dei germi
e forse solo cento faranno posto ai seguenti venti.
Ma ti ricordo come eravamo: lungimiranti
fino al naso, più in là brevilinei, volitivi
dalla sera in poi, con la lingua che faceva spazio
ad altri mondi che si dicono
agli intimi; e qui e adesso
non ne rispettiamo il metro.

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di Ferdinando Giordano, qui:
https://poesiaultracontemporanea.wordpress.com/2020/11/09/ferdinando-giordano-fatti-in-la/
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*
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Un amore di poche righe
.
Vorrei rinascere tulipano
per dirti quanto sei bella
mentre mi guardi, vivere
pochi giorni tra il giovane
vento di primavera. Stare
nell’immobile luce, come
un amore di poche righe.
.
di Luca Gamberini, qui:
https://www.facebook.com/luca.gamberini.7
,
********

Gioielli Rubati 240: Cristina Simoncini – Daniela Maurizi – Khan Klynski – Riccardo Carli Ballola – Matt Taggart – Carlo Becattini – Antonio Fasolo – Ricardo Boceta.

Quell’uomo, mio nonno
le partite a carte, da bambina
sembrava odiasse il prossimo
le donne fin da piccole
la pretesa di vincere
e allora pugni sul legno duro
bestemmie e occhi di brace,
Il gioco è del diavolo, dicevano
sparpagliava le carte le gettava
nel camino, una mattana furibonda
il dio non lo aveva mai aiutato
la mezzadria la guerra e figlie femmine
alla fine un mucchietto di cenere
di intransigenza e di ferite
pentito si metteva a piangere
ripartivo con tre assi di mano
e napoletana a fiori, lui imprecazioni
fra i pochi denti, le carte cadenti
appena trattenute dalla mano.
.
di Cristina Simoncini, qui:
https://www.facebook.com/cristina.simoncini.7
.
*
.
Non avrei chiuso gli occhi
per non restarci chiusa dentro
erano la mia ultima ferita aperta
ma ho ceduto al peso di un fulgore
e abbassate le tende sopra il petto
ho violato il bianco col rossetto.
.
di Daniela Maurizi, qui:
https://www.facebook.com/profile.php?id=100014165320962
.
*
.
esista fiore del mandorlo,
su questo giorno di vetro soffiato,
spandere sulle traverse il nostro vuoto
ceduto su specchi d’acqua
avanzata ai catini, mastelle
o secchi riprendersi dal pozzo discorso
e mai sospeso ricordo, fosse una virgola
di grigio muovere vene imprudenti
e fasci di lume in figure d’ovatta cadute
in cera coprente timore,
se sia passato un anno di sospiri
oppure nulla, carezze detratte
dagli ultimi richiami o tutto l’eterno traverso in cerotti sui piccoli boccioli,
i piccoli fiammiferi del mondo
.
di Khan Klynski, qui:
https://www.facebook.com/michelangelo.giuffrida
.
*
.
L’attesa
.
Metto insieme la mattina con la sera,
aggiungo pranzo e cena,
uno sguardo fuori dalla finestra
un altro dentro di me,
un sogno ci sbriciolo sopra
e questo è il mio giorno
(compresa l’inutile attesa
di te).
.
di Riccardo Carli Ballola, qui:
https://www.facebook.com/riccardo.carliballola
.
*
.
Mi piacciono le cose vere.
Mi ci trovo molto bene.

Le rocce sono buone.

Le persone possono essere davvero cattive.

Le rocce grigie possono salvare vite.

Soprattutto quando le usiamo.

Gavin mi ha detto oggi,

Mi piacciono gli alberi. Ognuno è diverso.
Di sicuro sono amici.
Proprio come le nostre menti spezzate.
.
di Matt Taggart, qui:
https://mtaggartwriter.wordpress.com/2023/03/08/poem-435/
.
*
.
La notte
.

Anche questo giorno si svuota
rimetto la vita nella scatola
si accendono le luci
Orione ci sovrasta
la luna piena è luminosa
l’intera Via Lattea risplende
rimango in stallo a pensare
che non ho niente da dire
niente da fare se non prepararmi
al viaggio lungo la notte
ai confini dell’esistenza e del reale
religioso silenzio e ieratici movimenti
ripongo le vesti della cerimonia
ogni giorno la stessa, il rito si ripete,
mi denudo per affrontare l’ignoto
come se ogni volta fosse l’ultima,
domattina potrei non risvegliarmi.

.
di Carlo Becattini, qui:
https://fioriscenelbuio.wordpress.com/2023/03/12/la-notte-2/
.
*
.
Sarà Primavera
.
Muta il cielo
sul mio ozioso sentire
mute parole
mai dette prima.
Sarà primavera
nonostante l’inganno
che impedisce la vista
e deforma le attese.
Il tempo scivola
su tiepide sponde.
Ai tuoi occhi però
è nascosta la fine.
.
di Antonio Fasolo, qui:
https://poesiesmarrite.wordpress.com/2023/03/10/sara-primavera/
.
*
.

dicono sia plurale

Dicono che è impossibile
scrivere ed essere felici
e per questo non
sorrido mai.

Dicono che i poeti non possono
nascere in questo momento
ed è per questo che scrivo in
prosa.

Dicono che l’anafora
sia una risorsa troppo facile
ed è per questo che sono
complicato.

Dicono tante cose
e io gli direi
di tutto,

ma poi
sarebbe sempre nel dire
e
non
avrebbe
nessun peso.

.
di Ricardo Boceta, qui:
https://elpobrecitoescribidor.com/
.
**********

Gioielli Rubati 239: Grazia Maremonti – Franco Bonvini – Marco G. Maggi – Diacono Massimo Caccia – Anna Maria Bonfiglio – Lucia Triolo – Maria Grazia Galatà – Gavino Puggioni.

Canto pure il silenzio
Quando canto.
Lo infilo addosso
Come una sciarpa.
Vecchia
Arrotolata.
Alla gola.
Senza differenze di respiro
Di diaframma
In appoggio o di sostegno
Lo spingo fino al dolore.
Che se parla
Lo zittisco.
E zitta.
Canto.
.
di Grazia Maremonti, qui:
https://autori.poetipoesia.com/minisiti-grazia-maremonti/poesie/
.
*
.
Segreto luogo
.

Ecco cos’è guardarla
guardarla è non voler essere lì ma altrove
perchè anche lei è altrove.
Eppure la vedi
sopra ai suoi letti eterni
le mani accarezzanti il desiderio
ha gli occhi chiusi e non ti vede
persa nel suo piacere non è nemmeno lì.
E allora guardi le mani
cercando qualche traccia o sentiero
un indizio per raggiungerla alla gioia.
Guarda le mani indicare la via
per quel suo segreto luogo
che vede ad occhi chiusi
e che chissà mai se troverai.

.
di Franco Bonvini, qui:
https://bonvinifranco.wordpress.com/2023/03/04/segreto-luogo/
.
*
.
Resta come sei
.

Resta così
non scimmiottare le mie durezze
il mio stupido fare da macho
sii sempre tu donna
ad insegnare all’uomo la pace

Rimani come sei
non credere quando ti dicono
che sei nata da una mia porzione
trattieni a te la dolcezza
la tua grande forza interiore

e allora sarai tu la migliore.

.
di Marco G. Maggi, qui:
https://marcogmaggi1.wordpress.com/2016/05/26/resta-come-sei/
.
*
.
Mottetto
.
Liberi di gettarti fuori.
Il terrore di questa libertà
Mi artiglia nel profondo.
Vorrei tanto celarmi
Strappandomi dagli occhi
Un’innocenza che purula ignavia.
Questo mondo si è fatto adulto
S’è svezzato mordendo il seno
Che l’ha sorretto e vomitato
Tutto l’amore crocifisso.
Sono versi per l’oggi, questi.
Versi spezzati, amplessi infranti
Celebrazione di mondanità.
.
di Massimo Caccia, qui:
https://www.facebook.com/massimo.caccia1
.
*
.
Ero una mela rossa
.
Ero una mela rossa e rigogliosa
turgida di un umore ormai disfatto
ad aprile cantavo
le rose mi infioravano i capelli.
E gli occhi li irretivano i fantasmi
quando luglio scioglieva i suoi veleni.
.
A lungo camminò il mio cavallo
consunse i ferri e rifiutò il riposo
ora dorme stremato e non si sveglia
ai ruvidi strattoni né ai richiami.
.
Dalle sue froge esalano gli spasimi
e i garretti non hanno più le ali.
Solo la luna accoglie i suoi sospiri
gli carezza il mantello
gli ricama una stella sulla fronte.
.
di Anna Maria Bonfiglio, qui:
https://www.facebook.com/anna.m.bonfiglio
.
*
.
ti lascio …
.

tu sei
per me
pensosa leggerezza:

ti lascio un bacio

-grazie:
lo metto insieme agli altri
nel cassetto degli odori,
orlando un ponte coi battiti di ciglia

come le tue parole
nell’acquario
colorate di rosso argenteo
dalle squame dei pesci

non nascondere quel bacio, è vivo
nasconditi
in quel bacio

.
di Lucia Triolo, qui:
https://poesiesemiserie.wordpress.com/2023/03/09/ti-lascio/?fbclid=IwAR1bph3-QyUoSj8Y1eINKyYkztVJEW0ghJ_OVehcBa2UJHwOt5zPPPRXT1w
.
*
.
c’è un punto che vede in distrazione
la bufera dei pini – gli aghi spinti
in una notte buia più buia
di mezzanotte
a capo
si sente piangere sul dormiveglia e
vorrei portarti su un ramo di carta
le volte della cascata – a scatto di tanto
in tanto rifugio dall’ultima nota
.
è mezzanotte sussurra
.
di Maria Grazia Galatà, qui:
https://www.facebook.com/mariagrazia.galata
.
*
.
In Natura
.
Vedo tracce di erba antica.
Credo di essere in campagna,
terra priva di alberi,
poche foglie e morte,
rotolanti tra un sasso e l’altro.
.
Pietre senza storia,
precipitate durante un temporale.
Cammino in questo sentiero
privo di muri.
.
Una lucertola s’avvicina,
mi guarda, muovo il piede e
s’allontana, tranquilla.
M’allontano anch’io.
.
Vedo il mare,
il mio mare,
e lui m’abbraccia,
senza bagnarmi.
.
di Gavino Puggioni, qui:
https://www.facebook.com/gavino.puggioni.12
.
*************

Gioielli Rubati 237: Gloria Donati – Richard Reeve – Artemio Horla – SaphilopeS – Agnese Fabbri – Ana Daksina – Giuseppe La Mura – Isabella Scotti.

Alla fine del ponte
.
Incerti.
Nella smarrita corsa
del freddo mattino,
quegli opachi profili.
Basse nubi,
solcavano il fugace
avanzare
dell’antico ponte.
Perso.
Come un eco sfiorito
tra il sospeso orizzonte,
si stendeva
l’arido paesaggio.
Muti.
Gli infiniti contorni,
tra le pieghe
di cemento
che lo stretto passaggio
disegnava.
Indefinita.
Come un miraggio
la fine di quell’
indeciso
viaggiare.
Poesie tra i
lontani alberi,
sussurri tra
il torrente ghiacciato.
Remota.
Quella dritta via,
perduta
nel morbido abbraccio
di una calma foschia.
.
di Gloria Donati, qui:
https://gemmedinchiostro.wordpress.com/2023/02/16/alla-fine-del-ponte/
.
*
.
Sono morto e splendente
.
Ho rubato questo titolo
e ho dimenticato dove.
Perdonami, non posso riconoscere
la necessaria attribuzione.
Sai
la nota a piè di pagina,
il collegamento ipertestuale.
Il detto dell’azione,
Non sono l’autore
di questa meravigliosa idea
e devi saperlo
e i miei sforzi per dirtelo
sono meritevoli..
Due cose.
Sì, sono un ladro.
Ma rubo solo il meglio.
Sono morto e splendente.
.
di Richard Reeve, qui:

I am Dead, and Shining

.
*
.
La rana di Schrödinger
.
La decomposizione
.
sai quanto sia mortifero
l’abbandono della carne
.
Il bollito nella pentola
quel generare brodo
.
Fa bene, rende forti
Bevi.
Fa freddo fuori.
.
di Artemio Horla, qui:
https://www.facebook.com/artemio.horla
.
*
.
Un colore
.

Oh, voglio la ninna nanna di una lingua segreta sulle tombe, il gemito della
nebbia, il momento della sua caduta, voglio il suo ritrovamento. un corvo porta la sua casa sulla schiena.

Le foglie urlano, i miei rami
sono scomparsi dal mio giardino. Li ho lasciati tutti senza risposta nel mio giardino

.
di SaphilopeS, qui:
https://sapholipes.home.blog/2023/02/18/tek-renk/
.
*
.
Camminare
.
Finché non mi fanno male le gambe,
finché non ho le ginocchia in fiamme,
fino a lì arriva la mia comprensione.
Dopo si sta zitti o chi riesce parla in dialetto.
Nelle chiese di montagna,
dove non va più nessuno,
ci arrivo dei giorni,
da sola.
C’è mia nonna,
e la nonna di mia nonna,
e tutte le donne che vanno in chiesa,
con il fazzoletto in testa,
il rosario in mano,
e la guerra alle spalle.
Accendo una candela che spegne il fuoco
e pareggia i panni negli armadi.
Quando succede
sono sempre le due del pomeriggio.
La gente ha già mangiato.
Nel bar,
nelle piazze piccole,
chiacchierano piano.
Il sole parla con le case,
diventano lunghe e aperte.
.
di Agnese Fabbri, qui:
https://internopoesia.com/tag/poeti-romagnoli/
.
*
.
L’oscurità si sta preparando a scendere
.
L’oscurità si sta preparando a scendere.

La sinfonia di squittii e gemiti si sta già accordando.

La legge chiaramente non vuole il mio aiuto per trovare il responsabile, quindi non mi prendo il disturbo.

Sono sicura che una serena notte di sonno sarà concessa a coloro che non difenderanno il mio.

Così è.

Così sia allora.

.
 di Ana Daksina, qui:
https://troubadorofversepoetry.wordpress.com/2022/12/28/dark-is-preparing-to-fall/
.
*
.
Rovisto tra le parole,
Quelle passate dei ricordi,
Del presente, mute e silenziose.
So tutte sospese lì nel tempo,
Che è stato e che verrà.
Guardo alla finestra,
Cerco tra le nuvole nel cielo freddo d’inverno,
Tra i passi della gente,
Che cammina un pò persa, come me,
Per le strade della vita.
E tra le macerie,
Scrivo per nutrire la mia immaginazione,
Sentire addosso,
Illuminare il Cuore
Il calore d’un’altra estate,
Giorni pieni di Sole.
.
di Giuseppe La Mura, qui:
https://giuseppelamura.wordpress.com/2023/02/22/29900/
.
*
.
La Stazione
.
S’ addensa la nebbia ,
velando di malinconia
la stazione.
Binari vuoti
aspettano treni
che tardano
ad arrivare.
C’ è un silenzio
surreale,
nel pomeriggio
che va incontro
alla sera,
intriso
di solitudine .
Tutto sembra sospeso,
anche il tempo,
che non passa mai.
,
di Isabella Scotti (febbraio 2023), qui:
https://www.facebook.com/isabella.scotti.3
.
***********************

Gioielli Rubati 236: Giancarmine Fiume – Grazia Denaro – Gianruggero Manzoni – Felice Serino – Valeria Bianchi Mian – Chand – Silviatico – Achille Schiavone.

Scendono, dalla Santissima,
in fila indiana gli spari
e costellazioni di buchi neri
migrano nella tua sclera urticante
al bramire del climatizzatore
ancora in garanzia.
C’è una salamandra
nella plafoniera smerigliata
e la tua cavigliera gettata
addensa lacerti di una rabbia
centripeta.
Nella mutezza delle ombre
il tuo reggiseno diviene
polena della mia desolazione.
.
di Giancarmine Fiume, qui:
https://intonazioniconseguenti.com/2023/02/04/reliquiario-carnale-di-giancarmine-fiume/
.
*
.
Tenebra
.
Angoscia m’opprime
gettando sguardo
all’orizzonte di tenebra
foriero di paura
e di sangue che scorre sottopelle,
induce affanno alle vene
strozzando l’altro corpo
che dentro al petto vive.
.
M’accosto:
sento che batte
forse bussa per uscire
a vedere se ciò che lo circonda
valga davvero tutta la pena
della sua clausura.
.
di Grazia Denaro, qui:
https://graziadenaro.wordpress.com/2023/02/06/tenebra/
.
*
.
A volte fummo madreperle
spinte dalle onde sulla rena
che la bassa marea
consegnò nelle mani
di un bambino giocoso,
ma fummo anche viole
appena sbocciate in fiore
poi soffocate
dal piede adulto
dell’apatia.
.
di Gian Ruggero Manzoni (1981), qui:
https://www.facebook.com/gianruggeromanzoni
.
*
.
Dammi cuore (preghiera)
.
dammi ancora tempo
tempo per sognare
altre vite
tempo per
arcobaleni e luce e voli
.
e che io fedele sia
alla verità
.
alla fine
dei giorni che non debba
vergognarmi di me
.
dammi altro tempo – dammi
dolore
per gli ultimi
dammi cuore per gli ultimi
.
di Felice Serino, qui:
https://questallumaredanima.wordpress.com/2023/02/06/dammi-cuore-preghiera-2/
.
*
.
I figli
.
Quando crescono i figli
rapidi
come treni in corsa
come un’astronave –
quanto passano in fretta
i piccoli
per un morso di carne
per un’influenza –
sono tronchi d’abete
larici
dimenticano le ferite
emergono
dal cerchio magico
di madri sangue.
Brace.
.
di Valeria Bianchi Mian, qui:
https://alfredorienzi.wordpress.com/2023/02/08/trittico-familiare-di-valeria-bianchi-mian-inediti/?fbclid=IwAR1VK_2T2fZHvqIyACu-mHUfy9mq-4nzh3PGzaoDV1BiuSrVz7z0qYqtFlE
.
*
.
In stato d’assedio
.
Oxcarbazepina omne in die.
Ti sei liberata da un sogno e hai detto:
Sono andata dove va l’edera in inverno,
e per lo stesso motivo.
Il mio corpo trova specchi e ride di me,
una curva accennata che sega la spina dorsale,
il deserto attorno alle anche,
una giungla nelle mie tonsille.
Il mio sangue un mantello rosso, mai indossato là fuori.

.. already am, always was, and I still have time to be…

.
di Chand, qui:
https://chand13.wordpress.com/2023/02/02/in-stato-dassedio/
.
*
.
Dal nulla al punto
.
“Un verso di passaggio si è talvolta:
dal nulla al punto soltanto una frase, 
a volte lasciata cadere così, 
come per caso una carta dal mazzo.” 
Questo mi cantava voce sincera
dal pozzo fondo verità nascosta. 
Prima che l’azzittisse aurora in cielo
ricacciandola rauca in arsa gola. 
… ma quanto vorrei che avesse detto altro:
d’oltre quel punto, d’universo in ombra, 
ove delle carte si fondono i semi
e del passaggio si scopre l’imbocco!
.
di silviatico, qui:
https://sempreadelantando.wordpress.com/2023/02/09/dal-nulla-al-punto/
.
*
.
Il Pagliaccio
.

Nel circo della vita
c’è una maschera
che mi calza quasi a pelle.

Mi vesto da pagliaccio
faccio lo scemo
per far ridere la gente.

Non mi piace fare l’acrobata
e neanche il domatore di bestie.
Trucchi di magia non conosco
non possiedo cilindri
non possiedo bacchette.

Tra il chiaro e lo scuro
le luci mi aiutano
a nascondermi fra la gente.
Finito lo spettacolo, vado
tolgo la maschera e respiro.

Davanti allo specchio mi strucco
pian piano mi guardo bene in faccia
e curiosamente rido di me stesso.
Sotto il trucco, sul mio viso
strane forme si delineano.

Hanno il nome del dolore
che non posso gridare.

Sono il simbolo delle gioie
che non posso provare.

Sono i segni che questa maschera
mi lascia e alla quale
non posso rinunciare.

Sono un pagliaccio
perché rido per non piangere.

.
di Achille Schiavone, qui:
https://achilleschiavone.wordpress.com/2022/01/08/il-pagliaccio/
.
********

Gioielli Rubati 235: Al Phagora – Rosario “sarino” Bocchino – Filipa Moreira Da Cruz – Carla Lanciotti – Angela Botta – Paolo Chinca – Marco G. Maggi – Silvia Vezzani.

Tazza
.
È facile fare oscurità
nella tazza piena o vuota.
Ma la luce è la stessa
su un cielo nero, da qualche parte.
.
di Al Phagora, qui:
https://alphagora.wordpress.com/2023/02/02/cana/
.
*
.
sarà perfetto
.

sarà perfetto il sole
sui voli vecchi di quiete
e pane sedimentato
quell’attesa che ancora ci spetta,
verrà impetuoso,
vagando, come questa terra
in rifugio d’uva a settembre,
per un’altra pulsione di viti
e un anno dopo un anno

così quando cadremo
nudi tra i nomi
saranno lampi le strade imperfette
con la luce che vorremo
e la pioggia su di noi,
e i nostri volti sulla via dei santi
bruceranno come gli occhi
per un’ombra di carta
apparsa per un momento

saremo stormi in fila d’assenza,
in pace per ogni senso
e per quelle fragili colline
amate ferocemente

.
di Rosario “sarino” Bocchino, qui:
https://rosariobocchino.wordpress.com/2023/01/29/sara-perfetto/
.
*
.
Arcobaleno di emozioni
.

Palloncini, stelle filanti, musica
facciate colorate
E il sole che fa capolino dalla finestra
La vita è una festa!
Bambini che corrono
tra risate acute
Anziani senza dolore o disturbi
La vita è bella!
Vento debole e pioggia leggera
Rinfrescarti in una calda giornata estiva
Bicchieri traboccanti di vino vellutato
Riempi le terrazze di colore
La vita è deliziosa!

.
di Filipa Moreira Da Cruz, qui:
https://demalinhapronta.wordpress.com/2023/02/04/arco-iris-de-emocoes-2/
.
*
.
L’amore è negli occhi …
.
Adesso che ho più culo
E meno capelli
E tu mi dici
Sei bella
.
di Carla Lanciotti, qui:
https://carlasbt.wordpress.com/2023/01/31/lamore-e-negli-occhi/
.
*
.
Il mio torpore non riguarda il male
la comprensione mancata
il sussurrare ciò che non sono o dovrei fare
Riguarda quel che non vedi:
Il plesso sfondato d’una gara dissepolta
I sassi lanciati dalla tua gogna lucente
Siamo mostri forse così immensi da non volere?
Tu non vedi le sorprendenti attaccate alle ciglia
Le donne dai bottoni di carne d‘affetti eterni
Piccole brume riservate senza gesti dovuti
Affetti di maniera e regali eclatanti
Di terra il loro mosto ubriaca le piccole cose
Vive per difetto cingono miliardi di figli
Amiche immaginarie che pensano di avere
E che null’altro sono o sono state per loro
Che dame di compagnia stupite delle rose
Le sorprendenti hanno cose che tu non vedi
Cantano negli angoli ma non saranno mai
La polvere del tempo ma solo bambine
Affamate del loro stesso stupore
Assenti dai libri o dall’amore
Si prosciugheranno salvando la storia
Dei rettili e donne di bianco fuoco.
.
di Angela Botta, qui:
https://www.facebook.com/angela.botta.146
.
*
.
Febbraio
(Ultimi raggi)
.
E tu non chiederesti mai
a questi attimi di luce
di risparmiare la tua ombra
Né di trascurare quelle povere rughe
che tanto sono costate
ai tuoi occhi…
È il tramonto amato mio
Preparati
.
La notte sale lenta
dai pozzi della luce
e spegne sui vetri
ogni riflesso
Ma non preoccuparti
Ho addestrato i miei sogni
a trovarci anche quando
la luna non ci sarà più
o come te, ora,
non avrá più la forza di alzarsi…
.
È solo il tramonto amato mio
preparati e
tienimi strette le mani…
.
di Paolo Chinca, qui:
https://www.facebook.com/profile.php?id=100009629223258
.
*
.
Il cielo non ascolta
.

Il cielo non ascolta
dalla coltre non scendono preghiere
nemmeno un tuono di risposta
a imprecazioni e bestemmie.

Il cielo proprio non ascolta
lasciandoci soli in questa lotta
figli abbandonati o aggrappati
alle catene di un cieco credere.

Dimmelo tu che hai pianto
confidato fino all’ultimo respiro
urlalo forte dall’altrove
se in questo cielo sordo e muto
ci resta ancora una speranza.

.
di Marco G. Maggi, qui:
https://marcogmaggi1.wordpress.com/2023/01/15/il-cielo-non-ascolta/
.
*
.
è che i giorni
passano in fretta
e tutto sembra
non passare mai.
.
scie da rivedere
echi da ascoltare,
veli per non farli
impolverare.
.
li fermiamo così
senza far rumore
appena sotto
la soglia del sentire.
.
di Silvia Vezzani, qui:
https://www.facebook.com/silvia.vezzani.1
.
******************

Gioielli Rubati 234: sossu – Barbara Auzou – Giancarlo Stoccoro – Vanna Carlucci – Luca Parenti (Yoklux) – Nadia Alberici – Antonio Bianchetti – Mauro Contini.

mi bagna l’aria dell’alba, è velo che veste la pelle
.
mi bagna l’aria dell’alba,
è velo che veste la pelle
al calore della luce che
quel campo d’erba raso
ancora profuma di fieno
.
stordite sono le farfalle
essenza di fiori.
.
Poche righe scritte nel libro,
nel tempo
che mi sfugge
.
di sossu, qui:
https://tanaliberatutti843257877.wordpress.com/2023/01/20/mi-bagna-laria-dellalba-e-velo-che-veste-la-pelle/
.
*
.
Spazio riconciliato
.
e se ancora mescolo
grandi riserve di innocenza
e amore
con l’ardore di un volo di uccelli
e l’ostinata dolcezza degli stolti
è che c’è solo un passo
dalla foschia alla luce accecante
un volo dalla finestra all’eternità
vista da dietro
che nel semplice ordine del fiume
dove vanno orgogliosi i pescatori
riconosco
nella traversata principesca
del loro sorriso
il crudo e bellissimo equilibrio delle loro mani
riconosco
il sicuro enigma dei loro gesti ancestrali
nello spazio riconciliato
che sconvolge un intero tramonto
come un chicco improvvisamente secreto
sulla spina dorsale del cuore
.
di Barbara Auzou, qui:
https://lireditelle.wordpress.com/2023/01/25/espace-reconcilie/
.
*
.
Pensiero notturno
.
Gli alberi, dalle profonde radici,
sono piccoli e indefessi
scalatori di cielo.
I gatti, dagli occhi furtivi,
trovano ricompensa negli angoli bui.
Noi, insonni,
coviamo l’alba che riempie l’orizzonte
abbracciando ogni distanza,
quando il tempo è bello
e teniamo aperta la finestra sul mare.
.
di Giancarlo Stoccoro, qui:
https://www.facebook.com/giancarlo.stoccoro
.
*
.
La cieca sostanza del buio
lì dove dimora ogni cosa,
sprofonda,
precipita.
Le mani premono leggere
foglie di mani senza peso
Eppure qualcosa pende
tira la pelle
fa male chissà dove.
Io non so, non so dire
di quella forma buia impastata nella bocca.
“La notte lava la mente”
eppure sembra che rinomini ogni cosa, la tiene sveglia
fa rumore nello stomaco.
La notte batte il tamburo
scopre ogni ferita.
Io non so, non so dire
dell’attrito del tram che sferraglia anche
i pensieri in corsa e
questa vita che brilla nel buio.
.
di Vanna Carlucci, qui:
https://www.facebook.com/vanna.carlucci.737
.
*
.
si allarga
.

un’altra giornata del cazzo
grigia e uniforme come la morte
hanno avuto la loro giornata della memoria
noi invece ci dimenticano un po’ alla volta
siamo insetti da alimentare con altri insetti
i muratori son qui a scolpire la loro sofferenza
sui muri della casa vicina -il rumore
sfonda i timpani e fracassa il sabato
un’altra giornata del cazzo
inverno grigio che toglie la parola
stringe le soluzione ad una manciata
di carte -questa mano non è di dio
un’altra giornata del cazzo con risveglio
colazione scarpe allacciate, ah no
non lavoro da mesi e faccio il padre
il lavoro più difficile dicono
ma non è lavoro: è protezione
amore e carezze e ceffoni
un abbraccio al mattino
una mano tesa sempre
ecco il sole che ora allarga il cuore
e per un momento la mia rabbia
non è più universo e reclusione.

.
di Luca Parenti, qui:
https://yoklux.wordpress.com/2023/01/28/si-allarga/
.
*
.
Giallocanarino
.
GIALLOCANARINO, ROSSOPETTIROSSO,
verdeghiandaia, ucceldibosco
e cantare d’ali
il cielo prende posto
Cuore sospeso a un ramo
il ragionare muto
Là fuori è da vedere
di colore e fermento
Là fuori si leva piccolo il mondo, lento
E tu chiuso nella gabbia a mirar pancia pasciuta
ciabatta calda, ovatta d’aria
suono elettrico di rabbia
non sai da dove viene l’acqua
del tuo rancore scarno.
.
di Nadia Alberici, qui:
https://sibillla5.wordpress.com/2023/01/30/giallocanarino/
.
*
.
L’ECLISSI DEL ‘99
.

La gente alzava gli occhi
per aspettare un ultimo desiderio
come se l’evento
cambiasse qualcosa
intorno al progetto della vita

La bellezza del delirio
è la voglia
di capire l’ombra
lontani dal martirio
dimenticando il resto
e i delatori
Poi
vorremmo sempre
una luce nuova
o qualcosa
al fuori dell’arena
per liberare i tori

Non siamo interpreti
sempre sulla scena
quando il sole ci dirà
la sua verità

Siamo spettatori
intorno ai giorni che saranno
cura
della loro piccola misura
mentre l’universo
non si fermerà

.
di Antonio Bianchetti, qui:
https://intonazioniconseguenti.com/2023/01/28/leclissi-del-99/
.
*
.
S’ostina il vento
.
Nei suoi abissi si dibatte l’anima,
non si rassegna all’alfabeto
dello sconcerto e della sparizione,
.
il sabotaggio delle stagioni
mescola tempi e pause,
confonde spirito e sospensione,
.
s’ostina il vento in metamorfosi di cielo,
in strascichi di foglie manifesta
il suo furore e il suo passaggio,
.
ha un sapore d’innocenza
l’affanno che circonda il cuore,
la trama estesa della significazione.
.
di Mauro Contini, qui
.
**************

Gioielli Rubati 233: Chiara Marinoni – Pamela Goode – Richard Reeve – Leopoldo Attolico – Carlo Becattini – Monica Santi – Antonio Fasolo – Lucia Triolo.

Assopita tra la rugiada del tempo
e l’incedere dei pensieri,
anfratti silenziosi allacciano
prospettive con diverse angolazioni
sul ago, la luce lontana, filtra
come se nevicasse recando speranza.
Lungi da me sentenziare
questo fiume di ottimismo
la salita è più dolce e il passaggio
sereno danno vigore ai germogli
e il tramonto respira con me.

.
di Chiara Marinoni, qui:
https://chiaramarinoni.wordpress.com/2023/01/14/6759/
.
*
.
Qual è il prezzo della vulnerabilità?
.

Qual è il prezzo della vulnerabilità,
il costo della vita
senza pensare a me stessa (-protezione o -inganno),
per stressare e allungare il mio ego
sottile e impercettibile come un filo
tirato in alto sopra la nuvola che riempie
la rete finché non giace completamente
appesantita, piatta sul terreno.

Quanto è costato
sciogliere la mia anima come aquiloni gialli
slegati da mani umane ma
semplicemente, con gioia,
che prendono il volo del tutto indifferenti
come il calore e l’umidità in una bustina di tè,
afferrando nient’altro che la mia
collisione volontaria con l’inconsapevolezza.

Modificare.

Quanto costa
camminare sul filo e seguire libera l’anima,
rispondere di sì, ascoltare, sentire, sapere.

.
di Pamela Goode, qui:
https://pamgoodewrites.com/2023/01/16/what-is-the-cost-of-vulnerability/
.
*
.
Vorrei
.
Vorrei poter recapitare
parole che sappiano lenire il dolore,
o almeno alleviare l’orrore
del nostro terrore collettivo.
Penso che non siano più sufficienti.
Lascia che ti abbracci invece.
.
di Richard Reeve, qui:

I Wish

.
*
.
Handicap bambino
.
Più di ogni cosa
poté un sorriso franato dentro gli occhi .
Poi un girotondo di gesti affettuosissimi .
E tesa ad arco
una parola d’amore rimasta nella gola
.
di Leopoldo Attolico, qui:
https://www.facebook.com/profile.php?id=100074524146268
.
*
.
In balia del vento
.
Siamo fuscelli in balia del vento,
foglie e fiori disegnati sulla tovaglia,
l’uso ci scolora e lacera,
il tempo ci è nemico
e la sua luce abbaglia,
gradatamente perdiamo la vista,
la parola, la ragione, il controllo.
.
Siamo mattoncini di legno,
un bimbo capriccioso ci smonta,
cambiano le forme, i colori,
tutto l’insieme si trasforma.
.
Ecco l’estate e l’inverno,
caldo e freddo della cattiva stagione,
come semi ci nascondono nella terra
in attesa di un nuovo germoglio,
di un miracolo che mai si avvererà.
.
di Carlo Becattini, qui:
https://fioriscenelbuio.wordpress.com/2023/01/21/in-balia-del-vento/
.
*
.
A. – viaggiatrice – 1940 circa
.

Muovo dentro vesti totali
aderenti ai fianchi ampie nella mente;
un piccolo bagaglio che sta in tasca
di amabilità timida.
Larghezza in Europa non c’è,
devo andar via, cercare altro come me
escludendo apparenze fino al nodo dentro.
Nel mio profondo scontento.
Scrutando nelle caligini dei continenti
tra animi sporchi
familiari già prima di crescere;
ad est cavare cardini e riferimenti
brama d’indeterminazione
lasciarsi dimenticare, trovarsi scrivendo
immortalando
anche i segreti della debolezza
scuoiare fino a farsi tenerezza,
tra i diavoli di sabbia
sbandando sotto linee di cielo
piovere su foglio, crudo e fedele.
Destra, sinistra, con lei, con lui. Sola.
Clandestina ufficiale.
Nel nuovo mondo, nella sua parte oscura
nell’alito delle pianure, toni neri
rovistare nelle viscere
scrutare dentro occhi di povertà
via dalla rotta dell’ovvio
più facile vedere verità.
Bandolo delle traiettorie. Sudato.
Intravisto.
Ad ogni ritorno qualcosa d’inquieto
azzera. Vanificato, affogato. Tutto da capo.
Nausea da ammirazione.
Sostanze. Famelica peregrinazione.
Condurre ad ogni cellula
libertà e detenzione.

.
di Monica Santi, qui:
https://monikasanti.wordpress.com/2023/01/21/a-viaggiatrice-1940-circa/
.
*
.
Notturno
.
Respiro leggero
lento a volte
profondo, ritmato
il mio, il tuo
nel cuore della notte
e starmene affacciato
sul tuo viso placato
sugli occhi chiusi
impalpabili
le pupille mosse
da sogni misteriosi
tempo che corre veloce,
attraverso giorni
ceduti alla fatica
slanciati verso
ignoti traguardi.
Sei tu in un fagotto
di lenzuola profumate
raggomitolata su un fianco
i capelli grigi
della vita che avanza
mentre aspetti
un’altra alba
che sorge
giornata di fatica
e di sudore.
Sei tu, per sempre
tra baci e carezze
il mio unico amore.
.
© Antonio Fasolo, qui:
https://poesiesmarrite.wordpress.com/2023/01/07/notturno/
.
*
.
Il corso del fiume
.

“da ogni altura speravamo di scorgere il corso del fiume:
speravamo sempre invano”. Alfred Brehm, “Viaggio nel Sudan”

in ritardo
come sempre
una fuga
come sempre
l’affanno della corsa

(e il fiume scorreva
il suo flusso mischiava le acque)

a inseguire e fuggire un’orma,
un’ombra
davanti
poi improvvisamente
dietro

(e il fiume tra gli alberi non si scorgeva
come un lavoro precario)

la stessa ombra
non era stata superata
era lei, l’orma, che
aveva aumentato
il ritardo

(c’era un’ansa nel fiume,
un’ansa interiore?)

-“dove abiti” chiese?
-“dove non bastano le parole”

.
di Lucia Triolo, qui:
https://poesiesemiserie.wordpress.com/2023/01/23/il-corso-del-fiume/?fbclid=IwAR2k7WZ4L4wYV6yuavDJ5d_QnQ_RjmkG2fxjY_NHAqXMPNBNfJN9b89qzxI
.
***********

Gioielli Rubati 232: Anna Maria Spalloni – Marina Raccanelli – Roberto Dell’Olio – Enrico Toso – Gary J. Steele – Ivanna Pedretti – Laura Segantini – fleurose.

Un vento di magnolie se li è portati via tutti e due
prima uno e poi l’altro entrano in chiesa in rami di legno inchiodati al contrario.
Il ghiaccio ha racemi bianchi nella testa del più giovane
il vecchio non li ha mai capiti
più donne ci passano sopra con lame di pattini.
Prima uno e poi l’altro.
Il figlio si raschia la gola per il troppo cantare
il vecchio non sente, si mette il cappello
un nugolo di pianti marmorei li intasa all’entrare
All’inizio di gennaio, una radio sintonizzata sul nulla fischia
un fischio acuto nella mia testa
è come il pianto di alberi tagliati
Prima uno e poi l’altro
Spariti.
.
di Anna Maria Spalloni, qui:
https://www.facebook.com/anna.spalloni
.
*
.
Come calle in un vaso di lattimo
.

Nel tranquillo silenzio della sera
ho letto versi
infilati su fogli bianchi
come calle in un vaso di lattimo

erano parole di vetro
intimamente sprofondate –
tra cerchi d’ombra e riflessi vaghi –
fino al centro dell’anima

.
di Marina Raccanelli, qui:
https://poesiedimarina.wordpress.com/2022/12/17/come-calle-in-un-vaso-di-lattimo/
.
*
.
La ballata del giradischi
.

E mio babbo mise il disco
Di quel jazz
Che venne dall’America
Con la libertà
Sentire la puntina
Strofinare e
Friggere
Le uova del ritmo
Tra clarinetto e blues
Che mondo si andava
Ricomponendo
Come se non fosse mai passato
Il viso di mio nonno in sartoria
E che fossimo nel pieno
di un rinfresco
di cosa voglia dire la vita
I vestiti della povera gente
Di quella miseria accanita
Su un vestito solo della festa
Che la musica drammaticamente spensierata
Toglieva via
Ho sentito improvvise
le lacrime nuotare
In un cuore fradicio
Di memorie
Gira gira giradischi
Così si rivive
Lo svanire

.
di Roberto Dell’Olio, qui:

Per certi versi /La ballata del giradischi

.
*
.
Stammi vicino
.
Stammi vicino
dammi la mano
delle paure farò coraggio
Abbracciami forte
tra le tempeste
sarò albero che resiste
Stringimi al petto
toglimi il respiro
nell’apnea troverò riparo
Donami parole
un sussurro all’orecchio
nel brivido arcano cadrò a spirale
Dispiegherò le ali al vento
un volo planato
nel cielo svelato di un sentimento
.
di Enrico Toso, qui:
https://incipit2016.wordpress.com/2023/01/13/stammi-vicino/
.
*
.
Autodidatta, impiccato.
.
Da qualche parte tra i dischi in vinile
era l’età dell’Acquario
ma non nell’esercito.
Mancato mantenimento delle note alte
viaggi psichedelici senza biglietto
nessuno esce vivo da qui.
Non imparo dagli errori
vanno e vengono con alacrità
i tatuaggi sono per sempre.
Il corpo biblioteca del tempo
vuoto come una tasca
sempre domani ma non oggi.
Quando la verità è sempre
nello specchio del nonno,
vecchie canzoni e autostrade
da qualche parte vicino al bordo
dove il passato attende
no telefono no piscina no animali.
.
di Gary J. Steele, qui:
https://steele646.wordpress.com/2023/01/15/self-taught-hanged-man/
.
*
.
La vita oscurata dagli specchi
.
La vita oscurata dagli specchi
stagioni fa,
non ha retto alla tenacia
di un’anima eroica
come è la mia.
Scelta, rovistata,
ribaltata da capriole sbilenche.
Ostinatamente esposta al ridicolo
e a danze dense d’amore
ha ceduto al suo peso.
Si è rotta, rovinata, polverizzata.
Ha esploso la sua luce segreta.
.
di Ivanna Pedretti, qui:
https://uncielovispodistelle.wordpress.com/2023/01/10/la-vita-oscurata-dagli-specchi/
.
*
.
Il bianco foglio,
non più giace,
nel suo assoluto compito
di labilità.
È stato solo un’attimo.
Scusami, scusami,
un momento di follia.
Ho perduto la strada.
Svoltato l’angolo,
ho trovato uno spigolo.
Non è nulla, nulla…
Ci ho rimesso il cuore,
solo il cuore.
Sulla punta di una penna,
l’ho infilzato,
questo stupido cuore…
Ed ora, finalmente,
tace.
.
di Laura Segantini, qui:
https://www.facebook.com/laura.segantini.96
.
*
.
Skills
.
Terribili dolori fisici
si mescolano ad incomprensibili
atti di umano opportunismo.
Resisto respirando piano.
Uso l’unico modo che conosco
per addentrarmi nella realtà: le parole.
Gli occhi ben aperti e il cuore vigile
compiranno il resto del cammino.
.
di fleurose, qui:
https://fleurerose.wordpress.com/2023/01/18/skills-3/
.
********

Gioielli Rubati 231: Aurelia Tieghi – Mauro Contini – Rafael Lopez Villas – Monica Vendrame – Biagina Danieli – Marina Pizzi – Massimo Botturi – SaphilopeS.

Senso …
.
Guidarsi intorno al sole damascato
battendo il cuore in testa
spendendo la moneta dell’amore che non basta…
.
ti curo ti curo
lo giuro lo giuro
.
come un angelo azzurrato che giace
riappari col mistero della pace
.
nella conchiglia t’apri un varco vellutato
e prendi il senso ora nel mio fiato…
.
di Aurelia Tieghi, qui:
https://cantierepoesia.wordpress.com/2021/06/08/senso-2/
.
*
.
In un tempo ormai di lontananza
.
Sussurra un nome il vento
in un tempo ormai di lontananza,
la tua parvenza assorta
tra anima e respiro,
attendo le tue ore,
resta con te, sommesso,
un silenzio d’altri luoghi,
si sfiorano i destini, si appaiano
in un territorio di confine,
l’invisibile riveste l’assenza,
sorvola i prati dell’infanzia la memoria,
” dov’è finita la tua storia ? “
il fuoco dell’estate,
la direzione perduta,
due mani unite
in una danza naturale,
si forma lentamente
il tuo volto nella sera.
.
di Mauro Contini, qui:
https://www.facebook.com/mauro.contini1
.
*
.
Piove
.
Scoccano le tre del pomeriggio
dai campanacci della chiesa
e sto facendo colazione
.
Piove
e il vento smuove
l’ombra di un uccello
tra un muro di nuvole nere
.
È Natale
.
Per strada
una fiamma sviene
sotto una coperta raffazzonata
di cartoni bagnati
e la famiglia Garcia si diverte
nell’ultimo giorno
prima dell’esecuzione
del suo sfratto
mentre all’ottava destra
un maschio stappa una bottiglia
da Delapierre Extra
sui resti insanguinati
della sua parente
.
Sì, sì.
.
Tutti i culi
sono pieni di merda
.
Nel frattempo
la vita continua
e continua a piovere
.
ma piove
fuori
.
di Rafael Lopez Villas (Ellobo), qui:
https://www.facebook.com/elloboestaaqui.salesvero.1
.
*
.
La vela
.
Quanto assomiglia
la mia anima
alla vela di una barca.
.
Gonfia di vento e salso
sfida il mare duro.
E si piega, di nulla offesa,
come garza di ferite aperte.
.
Così robusta e impavida
mi porta a sfidare
tempeste di me stessa.
.
M’abbandona poi,
come carta straccia,
agli odiosi silenzi
della vita.
.
di Monica Vendrame, qui:
https://www.facebook.com/friends/?profile_id=1038154315&notif_id=1673227438609454&notif_t=friend_confirmed&ref=notif
.
*
.
lei era, lei è
.

stampata sul muro
forse dipinta a mano

lei,
era

un pullover bianco
una gonna nera lunga
capelli raccolti
viso fiero

storta e minuta
però bella

oggi crea stupore
come ieri
lacerando
anime e carni

ancora fa all’amore
con uomini e donne
ama amare

lei,
è

un quadro
un dolore
tanti colori
la morte amica

.
di Biagina Danieli, qui:
https://biadoit.wordpress.com/2023/01/11/lei-era-lei-e/
.
*
.
nel balbettio la chela del disperso
il passaggio a livello del tormento.
toc toc il sasso della specie
il cielo vile il berretto dell’arresto
il toccasana all’uncino macellante.
nel lato d’io il pane avvelenato
legato dalla tonaca del boia
per la caligine vessante dentro gli occhi.
.
di Marina Pizzi, qui:
https://www.facebook.com/marpizzi
.
*
.
Casca il mondo casca la terra
.
Credo conoscere la pena del soldato:
poggiato il mento alla terra in dolce sonno
per tutto il corpo m’è trasalito il moto
la spinta delle sorde radici, e poco oltre
disseminati fiumi d’azzurro.
Vita, dunque, è tutta in un sussulto di rose
un fiotto in sangue,
che dalla bocca di fiume giunge ai porti
all’uscio delle pietre e alla neve silenziosa.
Credo sapere la pena del soldato
che guarda il cielo come caduto
un mare verso, fatto di onde di vento
e di visioni. Di volti
che vorrebbe tenere tra le mani
sentire respirare d’urgenza:
un caldo grano, acceso nella fame d’amore
mentre il cuore, si getta stanco in case d’infanzia
e lì vi muore.
.
di Massimo Botturi, qui:
https://massimobotturi.wordpress.com/2023/01/06/casca-il-mondo-casca-la-terra/
.
*
.
Eclissi
.
O gente dalle porte chiuse.
Le nuvole ci infliggono colpi Come impedire a una stella che cade dal cielo di morire
qualche viola senza cenere È la nostra straziante caduta (e),
.
là nel
pomeriggio
la nebbia del vento
la sabbia del deserto inonderà intere città.
Dopo la morte, non posso lasciarti, il
cielo arde
di pura pace.
.
di SaphilopeS, qui:
https://sapholipes.home.blog/2023/01/12/tutulma/
.
********