Archivio mensile:luglio 2022
Genialate: collocamento obbligatorio
Mai na gioia 113

L’eccesso peggiore è lo spreco. Tempo, danaro, cibo, amore: abbiamo sprecato tutto fino a tagliarci la speranza di un futuro migliore, e non soltanto a noi ma anche alle prossime generazioni. Mentre si sprecava, la maggior parte degli emarginati ci ha osservato dapprima con cupidigia e poi con odio sempre crescente. I bambini del Biafra scheletrici ma con occhi dolci non esistono più, ora fanno la guerriglia e non è impossibile pensare che, prima o poi, arrivino alla nostra porta. Il declino porta dietro lassismo, distruzione dei valori senza sostituzione con altri e una forma di adattamento al vuoto he renderà noialtri ancora più cattivi. Buoni non ce ne sono se non nei film di Amedeo Nazzari, avete notato con quale ferocia siete osservati, e soprattutto osservate? L’acqua dolce scarseggia, i rifiuti sono dappertutto e nessuno più ha, a parte qualche obnubilato ottantacinquenne strafatto di viagra in perenne difesa del malloppo, l’ardire di promettere un avvenire migliore? Un futuro della nostra società migliore di questo, il disegno di una società migliore? I nostri stessi figli ci guardano storto, e la solidarietà è diventata una forma di esibizionismo: insomma un altro spreco.
Canzoni sulle piazze
Qual è la vostra piazza?
Gioielli Rubati 207: Matt Taggart – Alice Salvo (la figlia di Pascoli) – Carlo Becattini – Mykhailo Zharzhailo – Iole Toini – Guido Caserza – Claudio Zattera – Anna Maria Bonfiglio.
Ho sognato mio aguzzino
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Aveva appeso foto sconce su un muro
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dove i bambini avrebbero potuto vederle
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Gli ho detto di toglierle
gli ho detto che gli avrei fatto del male
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ha detto che lo sapeva
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di Matt Taggart, qui:
https://mtaggartwriter.wordpress.com/2022/07/12/poem-414/
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Una rosa per caso
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una rosa per caso
non ha basi
non ci sono ragioni
rossa come fuoco
arde al tatto
fuori dal tempo
nutrita non si sa dove
occhi come fari
l’hanno colta
da qualche parte
non si sa come
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di Alice Salvo (la figlia di Pascoli), qui:
https://lafigliadipascoli.wordpress.com/2022/07/01/una-rosa-per-caso/
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Beethoven
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La luna illumina la finestra.
La tua musica fugge lentamente
passandomi per la testa.
Come posso fare per tenerti qui?
Concentrazione.
Mani sopra la tastiera.
Note tra le dita.
Gioco nell’ascolto e ascolto il gioco.
Per un attimo ti vedo,
ologramma immaginario
tra la fantasia e la puntina del braccio.
Ruoto avvolgendomi del suono,
sono fulcro e leva,
infine tuo.
Ride la luna alle mie spalle
mentre la musica varca la finestra.
Rimango nudo nella notte oscura.
Eccomi giunto a te.
Vedi, su questa mano, l’anima?
E’ solo musica,
la tua.
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di Carlo Becattini, qui:
https://fioriscenelbuio.wordpress.com/2022/07/22/beethoven/
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le sanzioni sono imbrigliate nei cani
le moto sono come gli aerei
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gli avvisi sono come quelli dei film di Louis de Funès
alcuni scompaiono altri vengono visualizzati
la gerarchia degli avvisi
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uccidi il più vecchio come una zanzara
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Mi sono lavato la faccia con acqua arrugginita
il cavaliere di ferro
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trascina lateralmente le foto e i video
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Apollo con un pixel
difettoso
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Tradotta in inglese da Ella Yevtushenko, traduzione italiana di Pina Piccolo.
di Mykhailo Zharzhailo, qui:
http://www.pinapiccolosblog.com/linfinito-ed-innocente-canto-degli-uccelli-del-cielo-e-per-voi-le-piu-recenti-poesie-di-guerra-dallucraina-dal-sito-chytomo/
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Chi è che sa volare?
Gli alberi sanno volare.
Le rocce sanno volare.
L’erba sa volare.
Il blu, l’oro della sera, il profumo dei larici sanno volare.
Le onde dei dirupi sanno volare.
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Pian della Nana, Val di Non – 23/07/2022
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di Iole Toini, qui:
https://www.facebook.com/lorenza.toini
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Amiamoci così,
amiamoci con insensatezza,
come sabbia che scorre tra le dita,
amiamoci e basta
perché poi sabbia non c’è più,
non c’è più dita
non c’è più amore
non c’è più vita.
Amiamoci e sia finita.
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di Guido Caserza, qui:
https://www.facebook.com/guido.caserza
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Caronte
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In questo Luglio secco di Caronte
un’idea folle s’incolla alla mente
come il sudore del collo alla tela:
mi si lasci riflettere,
ho diritto di farlo.
Oltre le tende scure, le cicale
e l’erba d’oro sono l’universo,
ambiente ostile per anime e fiori.
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di Claudio Zattera, qui:
https://www.facebook.com/claudio.zattera.1
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Estate
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(perversa libertà del desiderio)
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di Anna Maria Bonfiglio, qui:
https://www.facebook.com/anna.m.bonfiglio
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The Sensual World – Kate Bush (happy birthday Folletta!)
Genialate: … e a quelli cattivi tocca spingere
Mai na gioia 112

Il genere umano fa ribrezzo. Fa sempre caldo e non sono stato del tutto bene, mi sento uno straccio e di notte fatico a dormire, specie se un coglione mi si piazza sotto la finestra alla una del mattino a rompere il cazzo con la musica tradizionale messicana. Tutto continua a mal funzionare in questo clima da operetta tragica in cui tutti si commuovono ma soltanto dopo: solidarietà egoista e distratta di chi fa di tutto per non esserci, ma pretende di farsi vedere. Quanta pena! Se non altro un pochino piove, così, giusto per rendere l’atmosfera meno partecipata e più irrespirabile. Qualche animale sopravvissuto ci guarda con occhi sgranati e innocenti, ma nutrie e pantegane tramano, prenderanno presto il potere.
Un dialogo di sguardi di Kenneth Rexroth

Lasciati celebrare. Io non
ho conosciuto mai nessuna
più bella di te. Io cammino
al tuo fianco, ti guardo
muoverti al mio fianco, guardo
la quieta grazia della mano
e della coscia, guardo il tuo viso
cambiare espressione per parole
che non dici, guardo i tuoi occhi
severi rivolti a me o a te stessa,
lesti o lenti, pieni di sapienza,
guardo le tue labbra tumide
aprirsi sorridere o farsi serie,
guardo la tua vita sottile,
le natiche superbe nella loro
grazia, cigno che scivola sull’acqua,
un animale libero, come te,
che non si può sottomettere,
ma solo abbandonare, come io
a te, quando ascolto per caso
l’armonioso discorso d’impulso
e d’amore, fiducia e sicurezza
che pronunci mentre giochi
con le nostre bambine o le fai
mangiare. Io non ho conosciuto
mai una più bella di te.
Tenaci

Colla tenace
quando una goccia cade sull’indice
lo salda all’osso.
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Mattina presto, il fabbro inizia
a battere il suo metallo
chi si sveglia lo maledica,
in strada il netturbino
diventa magistrato
iniziando a sputar sentenze
tra sproloqui da primo pelo.
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I fortunati parleranno di calciomercato
i dirimpettai d’amore,
l’impeto estremo di un colpo di vento
porterà via tutti
anche i panni stesi a dormire
per asciugare in sogno
.
la polvere,
e un senso bieco d’inappartenenza.
*