Chiunque

Fu chiaro fin da principio:
annidarsi nelle crepe,
formare piccole pozze
dove tutto non vada perduto.
.
Fuori asciuga in fretta,
mentre nulla cresce oltre il brillio
di pochi, piccoli, cristalli rotti
preziosi per esiguità.
.
Il lavoro scorre in silenzio.
La stagione spiazza
come ogni guerra di religione.
Il successivo levarsi il vento.
.
Chiunque non vorrà mai
conoscere la cattiva sorte
dei propri figli offesi.
Chiunque non ha nome.

*

Tazzine

Caffè caldo al mattino
e l’universo di tazzine da spaccare,
canta il gallo la sua musica non è nuova,
il mio postino la suona sempre due volte.
.
Nessuna fretta,
la calma innalza argini solidi per piogge
che non cadranno,
le gemme ammiccano fino alla gelata
che le brucerà.
.
Quando ci sposammo
indossava un convinto sorriso invernale,
ma la sorte ha avuto tempo e pazienza
per superarci.

*

Oltre il fondo

Chiglie improvvisamente
baciano i propri scogli.
.
Gli osservanti del nulla
amano queste effusioni
così vuote, altrettanto profonde,
da far pensare che oltre il fondo
ve ne siano altri e altri ancora
come sul ramo della stupidità.

*

l’Alfiere di Lettere

scrive fino a notte fonda l’Alfiere di Lettere
tra promesse e riguardi ti ridarò luce, dice,
bruciando metafore dal nulla
.
quando scende in strada si stanca facilmente
perdendo fiato e voce, spesso anche il nome,
qualcosa che non è fiato lo affianca là sotto
trascinando cartacce e lettere d’amore
o era solo pubblicità
.
bicchieri di carta vuoti per aver spento una sete,
più d’una magari, forse no,
soltanto ubriachezza andata a male
.
qualche volta tra le erbacce nelle intercapedini
cresce e si apre un fiore,
nel suo momento migliore cattura uno sguardo,
ma non c’è libro dove poterlo rinchiudere
per dimenticare

*

 

Buongiorno

Photo by Flo Maderebner
Distratti, silenziosi,
a volte hanno voce
nessun volto.
Già pronti ad affrontare
un mattino senza vissuto.
.
Manderanno un’altra nenia,
buongiorno all’inverno
che non c’è mai stato
ai maghi del tempo
ai recapiti che non trovano.
.
Giornali
in tutto lo squallore
che non sanno.

*

Rumore bianco

fanno un gran parlare, ma
è prassi annacquare corde
innamorate come serpenti,
seguendo la bocca che tutto inghiotte
dalle spine alle foglie
fino al potente motore della rosa rossa
avvinta al proprio rampicante,
contorta in ginnastiche
propedeutiche all’altare e altre ancora

*

Renard

senza malizia Renard sorride,
non è malvagia la volpe
come tutti deve mangiare
e allevare figli
.
Terza Guerra Mondiale,
Putin non si ferma,
annuncia l’ubriacone
da pochi centesimi a litro
.
fossi d’acqua vegliano
tagliando sterpaglie secche,
la pianura pare sorprenderci tutti,
Renard bacia un fagiano

*

Senza soggetto

Tutto è possibile
senza soggetto,
terminare quanto basta,
colpire per vendetta,
non c’è calore sufficiente
nelle vene del declino
durante una giornata
soleggiata di ghiaccio.
.
L’immortalità non sa,
ma per ucciderla
basta strapparle il cuore,
nemmeno i bambini
seppero mai
una volta cambiata vita,
che il giorno stesso
sarebbe finita.
.
Ciao Tamburina
ci vediamo domenica
la prima della nuova vita
non so dove a quale ora.

*

Scorciatoie

Nei brevi ritagli della sera il giorno prima
ha lasciato impronte analoghe, i piedi 
non crescono durante la notte.
.
Sogni riposano dimenticati
salvo i ricorrenti del tutto uguali
a cinema già visto.
.
Lo sceneggiatore esperto è a corto di idee,
non trova scorciatoie
al tempo confuso dei cavalli zoppi.
.
Se per caso capitasse qualcosa
simile a un pranzo di nozze,
fatemelo sapere.

*