Sì na gioia 191

C’è tanto bisogno di una sinistra vera che sappia aggregare ultimi e penultimi per superare questo mondo schiavo dei ricchissimi e della globalizzazione. Sta uccidendo più persone il capitalismo spinto al limite di quanto fece il nazifascismo. I brasiliani hanno scelto e hanno scelto bene, speriamo che anche in Italia succeda qualcosa di buono.

C’è stato un tempo di Monique Wittig

Monique Wittig (1935 – 2003) è stata una poetessa, saggista, teorica femminista e docente universitaria francese È ricordata per la sua visione dell’eterosessualtià vista più come un sistema sociale, che come una categoria naturale.

C’è stato un tempo in cui
non eri schiava, ricordalo.

Camminavi da sola, ridevi,
ti facevi il bagno con la pancia nuda.

Dici di non ricordare più niente
di quel periodo, ricorda…

Dici che non ci sono parole per
descrivere quel tempo,
dici che non esiste.

Ma ricorda.
Fa uno sforzo per ricordare.

O, se non ci riesci, inventa.

*

Uovo sodo

La testa piena da uovo sodo,
scrive lettere alla notte
dimenticabili di giorno,
le voci non sono mai discrete
e il discredito che gettano addosso,
impedisce ogni movimento
salvo quelli della rana galvanica
che nessun gatto può liberare.
.
Frequento abitualmente i suoi giorni,
le sue parole: non crede
alla stanchezza del mio bene,
attore non protagonista di vite altrui.
.
Si sa, gli uomini sono superabili,
il loro cuore è pieno di colla,
dispensano pillole di saggezza
quando non sanno come parare,
la testa oppressa bollente
come l’uovo all’inizio
senza buchi per l’aria.

*

Daisy – Lambchop (2022)

Canzone per un malinconico autunno, che non è già più estate ma autunno non è. Giorni ancora incapaci di varcare le proprie contraddizioni, giorni che è camminare sui tetti a piedi nudi dopo la pioggia. Ancora si va avanti tra cadute necessarie e un rialzarsi altrettanto necessario: come la bellezza e l’orrore in ognuno di noi.

Ti saluto, debbo andare
mi sentivo vecchio ma ora mi vedo
come Foster Brooks nei panni di un vecchio ubriacone
o ritmo sul tetto

Come una lunga serenata in dissolvenza
beviamo la pioggia come limonata
cadendo tutt'intorno alle nostre spalle
in una lunga serenata in dissolvenza
Bagnata di virtù e precisione
Aiuta ad aggiustare la vista 

Daisy, Daisy 

L'ora è finita, i soldi sono finiti
cosa avrebbe potuto essere ora è compiuto
Ci sono gocce di pioggia sul passaggio
qualcosa che si agita nel nostro culo

Nella tromba delle scale vicino al muro
Cerco di fermare la caduta delle foglie

Daisy, Daisy

Questo è tutto quanto ho bisogno di dire
sono libero ora 
sono stato lì per te
Tutto quello che avevo una volta ora è vero
Tutto quello che avevo una volta ora sei tu
e Fred MacMurray era un figlio di puttana

 

Mai na gioia 190

Cazzo! Tutte le volte che sento parlare ricky lecca mi viene voglia di cambiare canale, mai visto un politico così vuoto e così asettico: uno che si professa di sinistra ma si ostina a dire cose di destra. La banda merdoni invece tira dritto, dopo aver sistemato la cassa contanti, la 194, e altre sciocchezzuole, ha abolito il vairus per decreto, qui si passa da un estremo all’altro in un battito di ciglia. Tra l’altro questa cosa mi ricorda il famoso discorso dal balcone di giggino purpetta che abolì la povertà. Vedrete che avremo anche una solida risposta sull’inflazione al 12%, la ricetta c’è già: il presidenzialismo! L’altro ieri sono andato in farmacia e ho chiesto un astuccio di Brufen, un antidolorifico di largo uso. Sapete cosa mi hanno risposto? Non lo abbiamo e non sappiamo quando arriva. Alla richiesta di spiegazioni mi hanno risposto che è per colpa del covid. Ho come un senso vago di disorientamento…

Gioielli Rubati 220: Alfredo Panetta – Gary J. Steele – Manuel Calderon (Macalder) – Franco Bonvini – Gianfranco Isetta – Daniela Patrian – Mariangela Ruggiu – Laura Segantini.

IL VENTO SU MARTE
Pilastro n. 37
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Sapeste quant’è nuda
da qui la vista, quanto rivela
dei sogni la distanza.
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E le sorprese! È il vento
che come un artigiano
modella valli e canyon.
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Fu l’acqua il primo verbo
poi il verde, in mille sfumature
i suoni tra le rocce, i primi
bramiti, le lotte per la tana.
.
Ci furono respiri di cui non resta
traccia. Solo sensazioni
percepibili da un senso di mancanza.
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Questo ho veduto le sere
con gli amici osservando il cielo
non le parole trite della scienza.
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In questo spazio tondo
in cui niente s’eleva
né sprofonda
si può notare quanto
l’amore sia l’altra
faccia del silenzio.
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ad Alessandro, appassionato di astronomia,
e a Giovanna, la sua compagna
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di Alfredo Panetta, qui:
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https://rebstein.wordpress.com/2022/09/15/la-lingua-in-poesia-la-comunita-la-vista-nuda-su-ponti-sdarrupatu-di-alfredo-panetta/
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Cosa ho visto
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parole abbondanti su prati fieri
di carne e orti di fermate autobus
gabinetti dorati e salvietta di seta per il culo
l’impunità è un’uniforme indossata dal pregiudizio
matite colorate per bambini
libri per dimostrarlo
manifesti di ribellione
futuri sostenibili
cadavere squisito
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di Gary J. Steele, qui:
https://steele646.wordpress.com/2022/10/20/what-did-i-see/
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La poesia dorme con me
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Pensando all’età della memoria
ho guardato l’autunno addormentato sulla mia fronte
quando una voce è entrata in me
risvegliando le mie emozioni
nei portali del mio sogno a testa in giù
L’ispirazione è arrivata con immagini sonore che si sono
sciolte nella mia immaginazione come
il suono del mare nel mio sangue freddo
La brezza ha spianato la strada
a versi come rivelazioni che
sono diventati ospiti della mia scrittura
I primi versi sono atterrati senza ali
I loro enigmi mi hanno lasciato esposto
a un mondo virtuale imprevedibile
Depongo idee in un mantello immaginario
I miei cinque sensi si uniscono in un’unica canzone
In quella istante ho accolto la poesia
mi sono unito a lei respirando il suo respiro
Ho sentito il suo corpo tra le dita
come qualcosa che nasce e muore allo stesso tempo
e i versi si diffondono nella mia anima
che non avevo scritto prima per stanchezza mentale
oltre a non capire il linguaggio poetico che
ruota attorno alla mia coscienza inclinata
I versi sono venuti scuri in una nuvola luce
fluttuante in un cielo diviso in due
Non mi pento di aver ascoltato fino
a tardi lo scricchiolio delle metafore
Sono un poeta in costruzione
che interroga la mia esistenza
alla ricerca dell’eternità con l’universo
La poesia è la parola offerta
il copione della mia vita, un pensiero del mio essere
cerca di gestire la mia ombra errante
fino a quando non vado dritto a terra in verticale
La poesia dorme con me
È la voce della mia coscienza
Con essa sto imparando a morire

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di Manuel Calderon, qui:
https://macalderblog.wordpress.com/2022/10/23/la-poesia-duerme-conmigo/
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Vecchi musicanti
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Gli amanti sono orchestrali nudi
nudi e disarmati,
vestono solo gioia e d’ armonia
su e giù per le pentatoniche s’accarezzano le carni.
Un colpo di plettro sulla corda
subito sfiorata dalle dita,
produce vibrazioni acute
conoscono a memoria il manico e la tastiera
i tasti da premere per vibrare ancora.
Ognuno è un piccolo assassino
che dona e prende una piccola morte.
Rullanti che ancora battono e si meravigliano
delle vibrazioni di quelle vecchie pelli.

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di Franco Bonvini, qui:
https://bonvinifranco.wordpress.com/2022/10/19/vecchi-musicanti-3/
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Miele d’ottobre
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Dolce
come il miele d’ottobre
la stagione risveglia
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Così s’addensa
la cenere d’estate
che il vento ripone
nell’ordine delle cose:
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nuvole in transito
nel profumo bambino
che piange l’autunno
sul giallino delle foglie
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di Gianfranco Isetta, qui:
https://www.facebook.com/gianfranco.isetta
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Pensavo fossi un girasole
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Pensavo fossi un girasole
e ti ho portato nel mio sogno;
perchè,
in una folla di rose
scelgo il girasole,
semplice onesto e retto .
Pensavo: lui è un girasole
porta speranza alle persone..
Ti portai nel mio campo di girasole
alzammo il volto verso il cielo,
apparve una meravigliosa fiducia,
insieme le nostre anime volarono via.
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di Daniela Patrian, qui:
https://www.facebook.com/daniela.patrian
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ti scriverò una lettera di silenzio
e ti dirò di cose senza spiegazione
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sentirai i passi sempre più distanti
fino a scordare il nome
senza contare le ore e le parole
senza più aspettare
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non si può separare
il corpo dal pensiero
il dolore è sempre nella carne
.
leviamo questi punti di sutura
che sia una cicatrice nuova
qui, al limite del cielo
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di Mariangela Ruggiu, qui:
https://www.facebook.com/mariangela.ruggiu
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Mi piace come stai nel mondo.
Come volti la testa,
come guardi lontano
e chiudi un sorriso,
ed è un segreto taciuto.
Mi piace il tuo sapermi
essere vicino,
oltre ogni distanza.
E la luce che tocchi
ed il cielo che guardi.
Nell’infinito azzurro
che tu sai respirare.
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di Laura Segantini, qui:
https://www.facebook.com/laura.segantini.96
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