Ripartenza 114

Lancio una provocazione che non piacerà a nessuno, ma se tutti i non vaccinati (che sono una minoranza assoluta) si lasciassero “vaccinare”, dico tutti? A quel punto i casi sono due o il vairus smette finalmente di circolare, oppure continua a fare centomila contagi al giorno anche qui in Italia, allora vuol dire che questi cosidetti vaccini sono brodaglia inutile, oppure che le politiche di questo governo dei migliori (a contar balle) sono del tutto sbagliate. Da quando si è insediato col golpe di febbraio il governo grisù, tutto è stato fatto e deciso da pochissimi, gli italiani sono stati pazientissimi, eroici e andrebbero ringraziati uno a uno. La militarizzazione delle operazioni di vaccino, lo sblocco dei licenziamenti, questo ridisegnamento della curva irpef a favore dei più ricchi e tante altre porcate, sono state fatte in nome del soldo e delle banche, del controllo totale. Oltre questo schifo del green pass, strumento di ricatto e di pressione fatto a colpi di decreto. Non credo che nessuno a marzo 2018 abbia votato per uno sgorbio simile, che fa e disfa a proprio piacimento. Fermo restando che il principio di ogni vaccino è quello di prevenire e non di curare. Lo so anch’io che sono un ragioniere in pensione! E lo dico da vaccinato e rabboccato, non da terrapiattista novax. Dunque termina oggi un 2021 ancor più sfigato del 2020, e non oso pensare a come potrà essere il 2022… ciaoneeee e buona ripartenza a tutti!

Del resto, e per una quantità di ragioni di Mary Barbara Tolusso

Mary Barbara Tolusso è nata a Pordenone nel 1967 e vive tra Trieste e Milano dove lavora come giornalista. Ha pubblicato raccolte di poesia e alcuni romanzi.

Del resto, e per una quantità di ragioni
nessun periodo del passato ci è tanto
ignoto quanto i due o tre decenni
che dividono i nostri vent’anni
da quelli di nostro padre. Perciò
può essere utile ricordare che nei tempi
cattivi si fanno orribili abiti e pessime
poesie seguendo gli stessi principi
dei tempi buoni; e che ogni giovane
uomo si impegna a distruggere i buoni
risultati di un’epoca nella convinzione
di migliorarli. Sempre, invece, hanno
adorato il sole, la salute e il culto
degli eroi non è mai stato chiamato
«sottouomo». Ma stavolta, diciamolo,
le cose si mettono al meglio,
c’è uno spirito di riforma e di felice
coscienza. I tempi non sono più
quelli del babbo, uno sboccio,
un’aurora, una piccola resurrezione.
Non si sentono cani ululare, né si vedono
palizzate sulle strade. Oltre la siepe
un’orma stanca risale, brilla sola.

Monte Zebio

E fummo in cima,
ancora sbigottiti
dal lungo faticoso cammino
percorso da altri prima
a caro prezzo
perché oggi potessimo
indovinare le buche degli scoppi
e far caso alle mucche.
.
Ho provato, partendo dalla malga
a risalire, cent’anni prima
sarei morto altrettante volte.
.
Lassù è aria di genziana,
le pietre reticenti
ancora ricordano
tutti quei morti per niente.
E ce ne andammo stanchi.

*

 

Ripartenza 113

I porci ci hanno detto che con i vaccini finalmente il vairus sarebbe stato debellato.
Non si è visto vaccino, solo sieri sperimentali che sono stati testati su tutti noi come cavie da laboratorio. Inizialmente ho pensato che era un mio preciso dovere civico vaccinarmi per il mio bene e per quello dell’intera comunità. Poi ci hanno detto che i cosidetti vaccini non impedivano il contagio e nemmeno che eravamo in sicurezza dopo averlo ricevuto. Poi ci hanno detto che il vaccino sarebbe durato a lungo, poi sei mesi, poi cinque soltanto, e che si rendeva necessaria una nuova dose (booster o rabbocco, chiamatela come vi pare). Poi ci hanno detto che è colpa dei non vaccinati se il vairus continua a circolare. (Per la prima volta nella storia la colpa di un medicinale che non funziona è stata data a quelli che non lo usano. – Massimo Mazzucco) Poi ci hanno detto che se vuoi partecipare a un evento, anche se sei vaccinato e rabboccato, devi fare il tampone. Allora essersi lasciati inoculare tutta quella roba, a cosa è servito? Però ci hanno anche detto, per l’ennesima volta, che è colpa dei non vaccinati se il vairus circola ancora più grande e più forte di pria. Adesso che stanno mettendo mano anche sui bambini, ci diranno poi che se il vairus circola ancora la colpa è dei bambini no vax? Quando ci diranno la verità, vale a dire: si salvi chi puòòòòòòòò!!!!

Dmenga (Domenica) di Giovanni Nadiani

Giovanni Nadiani (1954 – 2016) è stato un poeta, docente, germanista romagnolo.

a jj a s’ëi vest
as’ëi za vnu a ca?
ësr a là par clu ch’l’ariva
stê d’astê fêna ch’u s’fa bur…
(u s’fa mêl la schina
a fôrza d’stêr a cvd impalé
a fê d’segn a on ch’u n’ven)
se chj étar i ngn’è
nò a n’sen incion
e s’a i sen par tot
nò a s’finen coma
s’a n’fòsum mai sté a cve
ësar in cvel ch’a n’sen
in cvel ch’j è chj ètar…

Domenica
ci sono si sono visti
sono già tornati a casa?
esserci per chi arriva
attendere finché farà buio…
(ci duole la schiena
per lo stare qui impalati
a far cenno a chi non viene)
se gli altri non ci sono
noi non siamo nessuno
e se ci siamo per tutti
noi ci consumiamo come
se non ci fossimo mai stati
essere in ciò che non siamo
in ciò che sono gli altri…
 

Il male minore

Ogni volta scegliemmo il male minore.
Fuori tempo massimo ci accorgiamo
dell’infinita metastasi dentro l’anima,
costellazioni silenziose e assassine
che divorano muscoli e cervello.
,
Nessuno voleva la guerra, ma tutti
scelsero il male minore, chi entusiasta
chi no. Chi non si piegò, sparì.

*