E’ settembre
Piano,
controvoglia,
ma inesorabilmente
sparisce
il sole d’agosto.
Piano,
si ritira,
si nasconde,
mentre nubi nere,
apparse in cielo,
son di cattivo auspicio.
Giunto è settembre,
il nostro mese.
Ricordi
dov’eravamo oggi?
Sul greto
di quel fiume,
soli,
io e te.
Un leggero venticello
mi aveva scomposto
i capelli.
E tu,
con la tua mano,
li avevi
rimessi in ordine.
Forte
il rumore dell’acqua,
che scendeva a valle.
Forte
quel sentimento
che ci univa.
Era settembre,
come oggi,
che siamo insieme,
ancora qui.
Isabella Scotti settembre 2018
qui:
https://isabellascotti.wordpress.com/2018/09/04/due-poesie-per-augurarvi/
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MEDICINE
Sento l’odore della medicina: oscuro come radici marcescenti
Torcendo la testa per la sete, ho la febbre secca;
Pelle grigia su un corpo bianco, raggrinzita come una monaca, livida
In uno scantinato di coppa d’acqua, pescare dalla pozzanghera in un bicchiere.
Ho sposato un armadio di rimedi,
Coppe insapori da bottiglie, impiastro sotto l’ascella,
Gli intestini non sono più sotto controllo, rotolati giù per uno scarico.
Sento odore di erba morta di sale su un muro nero
Staccarsi come un fetore che ferisce una vita;
La mia pelle è una cipolla, la carne si sgretola formando una garza.
Ogni movimento è un pugno rosso che mi sanguina;
Qui sotto, gli insetti stanno attorno alla mia bocca,
Rosicchiami a un osso bianco. Sono in una condizione maledetta,
Manifesto in una preghiera, in un coccio di polvere.
Ho una respirazione affannosa, ridotta a un polmone. muri bianchi
Adesso; angeli che portano borse di carta con i miei resti.
Vuoto, eco in un ricordo; Lo espiro come un profumo.
La sua macchia, sporca come la febbre; la mia anima si allontana da esso,
Come vecchi disturbi da un’agonia. La morte non ha pietà
Per chiunque. Colpisce alla cieca.
Mi rallegro davanti al Cancello, accasciato in santità.
Copyright © 22/09/18 lance sheridan® , qui:
Medicine
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Silenziario
nell’ombra del silenzio
si sente il sussurro delle origini
la curvatura del desiderio
simile al suono del fumo
si sente nella nebbia
il muto vociare dei morti
gli assenti ritornano senza rumore
girano l’angolo dei venti
appaiono coperti di polvere
con la potenza dell’erba
crescono sotto il suolo di pietra
sotto suole di pietra
di Augusto Roa Bastos, qui
https://rebstein.wordpress.com/2018/09/25/silenziario/
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Il Cuore di Angela
Il cuore di Angela si è fermato lì,
davanti a quella scuola
dove era il suo cuore di mamma e
davanti alla sua stessa madre,
che ha dovuto vedere sua figlia
perdere la vita
con i suoi increduli occhi.
Il cuore di Angela si è fermato
in un giorno di settembre,
davanti alla scuola
dove cominciava il nuovo anno
del suo bambino.
Il cuore di Angela
non era come gli altri:
custodiva sogni,
custodiva rime e poesie
per i bambini di tutto il mondo.
Il cuore di Angela era
un bellissimo cuore,
grande come i suoi occhi
e quante cose ancora
aveva da raccontare.
Quante filastrocche per tutti i bambini e
quante ninne nanne per il suo,
di bambino, che non potrà più
carezzare i riccioli
della sua mamma e perdersi
nei suoi grandi occhi blu.
Il cuore di Angela era
il cuore di una mamma,
di una figlia, di una poetessa,
ma soprattutto di una donna,
che ha avuto, come tante altre,
l’unica colpa di volersi riprendere
la sua libertà.
Il cuore di Angela si è fermato li,
e non batte più
per mano di quell’uomo
che avrebbe dovuto amarla
e per colpa di coloro che non hanno
saputo difenderla,
e giace adesso accanto alle altre
tante donne come lei,
uccise dalla stessa mano
che avrebbe dovuto proteggerle.
Angela, che il tuo splendido volto possa
essere l’immagine che proteggerà
tutte noi donne dalla ferocia
di queste belve.
di Miriam Messina
in memoria di Angela Ferrara, 15 settembre 2018, qui
https://miriammessina.wordpress.com/2018/09/18/il-cuore-dii-angela/
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26/9/2018. APPUNTI
……………………………………………………………………….….
gli uccelli posano il capo di Cristo
incrociato dai venti e il miracolo d’un mare
rasato in bonaccia. gli uccelli riposano, gli
orizzonti ignari la sosta mai precaria
i bisogni in volo per natura, la protezione
tra i tetti; ovunque li trovi.
la tua mano rovesciata sulla mia
mette in discussione la carne con
una tenerezza incongrua solo per
sostanza. nel bel mezzo, fra le palme da
cemento, una piazza di sole concilia
ogni estraneità al conflitto, e un odore
di segni dissipa gli abbandoni
alla bellezza dei randagi, proprietari
della tua mano, rovesciata alla mia
la carezza dei peli, i capelli sul vento
annusando di sole un’altra natura
[…]
di Erospea anche questa, qui:
https://erospea.wordpress.com/2018/09/26/26-9-2018-appunti/
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PER ASSASSINARVI
Vi concedo le mie natiche impudiche
le cosce scarne
le posture maschili e
quelle di grazie ruffiane
di femmina che non è madre
e vale meno delle altre
io
mi umilio in libidini immacolate
dubbi fecondi
che tengo in grembo
feti
a morire di cancrena imporporata
e niente è indolore
non la mia disperata virilità
che celo sotto tre palmi di polvere
e la mediocrità
di quando mi accontento
e la superbia
di quando odio davvero
e il sangue
che sgrida le ossa per il chiasso
io
mostro il sesso
ai ciechi che hanno paura di toccarlo
ma accendo
labirinti di immaginazioni
senza uscite
e senza ansie d’amore
vendo i succhi del mio corpo
a creature simili ad un quarto di luna
come chi
ha una vecchiaia di venti anni
o un’allegria di antica quercia
io
mangio pane e zucchero
accanto a morti di cirrosi
e che non mi si biasimino le passioni
io
sono una
che ama le parole barocche
con la crudezza giusta
per assassinarvi.
DI Savina Dolores Massa, qui:
https://rebstein.wordpress.com/2018/09/27/per-assassinarvi/#more-91428
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