Mai un cinque per mille 388

È tempo di 730 740 750 760 770, calibro 38, e chi più ne ha più ne metta. Tutti gli enti benefici dalla casa famiglia per cervi volanti al Pio Istituto di Pia rieducazione per poco pie fanciulle vi chiedono di destinare loro il cinque per mille dell’Irpef trattenuta dal vostro reddito lordo. Sapete bene che una parte di essa verrà destinata alle armi per la grande controffensiva del Zely. Quest’anno mi aggiungo anch’io, perciò pensatemi intensamente quando sceglierete, io sono una garanzia, vi giuro su una pila di libri sacri che sperpererò i vostri danari in alcool, giochi d’azzardo, droga e femmine perdute. Sono una persona seria io! Vi prometto che se andrà bene a questo giro farò pure la partita Iva. Perciò date date date!

Viva Viva il Presidente 387

No, per amor diddio, non ce l’ho col Matta come pensano alcuni maliziosi. Da buon democristiano di eterno corso Esso è longevo ed è nato già con la dotazione di super adesivi sulle chiappe in modo da rimanere attaccato alla poltrona sine die. Oltretutto in questo panorama di cialtroni e mediocri Esso svetta perché lo è un po’ meno degli altri membri della casta. Anzi, prego che rimanga in buona salute perché se solo gli venisse un principio di scarlattina al suo posto farebbe le Sue veci il noto progressista Ignazio L’Ucraina. Non appena raggiunta la poltrona con un decreto legge urgente e notturno la banda merdoni lo proclamerebbe presidente al posto del Matta. Questo poi, preso dalla fregola del potere si autoproclamerebbe re d’Italia e Albania e imperatore d’Etiopia con diritto di successione da parte del figlio Geronimo. Matta Lei è il male minore, mi raccomando, stia sano per evitarci rogne peggiori.

Mai ‘na dentona 384

Il cambiamento non è un pranzo di gala, lo dice anche il mio armocromista. Cara dentona, il vento di destra non si è ancora fermato? Spegni il ventilatore di destra e lascia acceso quello di sinistra, ma cosa ti aspettavi? Forse pensavi che bastasse la tua dentatura equina e taumaturgica a sistemare le cose e a fare la sinistra più grande e più bella di pria. Certo, fossi stato un elettore del piddì e avessi dovuto scegliere tra una radical chic e un vecchio rottame incompetente qualche imbarazzo lo avrei avuto. Sei alla guida di un partito che è tutto e il contrario di tutto e che brilla per carenza di idee e buona volontà, il partito più perdente di tutta la storia repubblicana. Mah, sai qual è la differenza tra te e giorgina merdoni? Una sola, lei ohimè il suo elettorato lo sa muovere, tu no. Capisco che il tuo programma in cui svetta un armocromista per tutti è affascinante, ma sappi che se a Vicenza il centrosinistra ha vinto, è stato solo perché il nuovo sindaco ha tenuto a distanza di sicurezza te e il tuo armocromista. In fin dei conti se la risposta sei tu, vuol dire che la domanda è sbagliata.

Mai la Matta 383

Tibberio Mattarella è venuto a fare passerella nella Romagna bbèlla, tanto ferita che a momenti è sparita, ma lui è arrivato e la speranza ci ha ridato, se ne è andato a Modigliana ch’è tutta ‘na frana, e non ha potuto farne senza se n’è ito pure a Faenza: dove ha portato pacchette e presentini ma soltanto ai bonaccini. Non è venuto a Castello, dunque ci attacchiamo al manarello, ma ha giurato che ci starà vicini, spalerà per noi la fanga che anche qui non manca. Quando torna il temporale le mamme dicono ai bimbi non frignare bimbabella sennò arriva Mattarella!

Mai ‘na Sagra di Pentecoste 379

Premesso che ai campanari delle tre del mattino auguro una morte lenta e dolorosa, vengo e mi spiego. Da circa quattrocento anni a Castelbolognese si festeggia la Pentecoste, in onore della Madonna che pare, io non c’ero, abbia preservato il paese dalla peste di manzoniana memoria. Dopo il 1980 la Sagra di Pentecoste è diventata sempre più lunga, caciarona, unta ed etilica. Un vero spasso per i residenti del centro storico che dal giovedì al lunedì della settimana dopo sono costretti a una rottura di coglioni indicibile e senza alcun rispetto. Non ultimo il fenomeno recente degli ‘mbriachi che verso le quattro del mattino suonano le campane della locale Chiesa di San Francesco. Un concerto di campane senza campanile alla portata di tutti, specie delle teste di cazzo. Io sono abituato a vedere anche il bicchiere mezzo pieno (in questo caso di fanga), ma quest’anno grazie all’Onda bonacciniana la Sagra di Pentecoste non ci sarà! Scorrendo il programma già stampato e distribuito ovunque nei bar e nelle edicole, una roba che diventerà una rarità per bibliofili, scopro che lunedì sera era previsto un concerto in Piazza di Anna Tatangelo, la moglie di Giggi se non sbaglio, grazie Signore grazie! Grazie Signore grazie!!!!

Mai ‘n’alluvione in santa pace 375

Eccola qua giorgina merdoni che, come in un cinegiornale luce, dopo aver prudenzialmente svestito la camicia nera e indossatane una verde di servino, affronta l’alluvione romagnola con maschia determinazione e sprezzo del pericolo. Probabilmente per non farle correre rischi hanno allagato un cortiletto giusto per farglielo percorrere e, mannaggia, manco è scivolata. È proprio vero che la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo! Tanto se cadeva di culo, con gli ammortizzatori che ha, rimbalzava. Oramai l’appuntamento con gli amici dell’Invincibile Armada è diventata una simpatica abitudine, ieri sera per dare un senso alle tasse che pago, ho fatto finta di avere fame. Verso le 22 è tornata un po’ d’acqua, barba, doccia e cambio finalmente! Iniziavo a riassumere l’odore caratteristico dei bei tempi della naja. Della dentona parlo domani.

Mai n’alluvione 374

Come diceva il defunto Quasimodo della politica italiana, l’uomo con la scatola nera nella gobba, l’alluvione logora chi non ce l’ha! Ho visto la merdona nazionale mentre mostrava le immagini dell’alluvione di casa nostra ai potenti della terra, ma poi si è saputo che erano foto di servino nudo con indosso solo una maglia del milan. Trudeau forse per questo emetteva strani gridolini. Oggi potremmo avere la sfiga di ritrovarci la merdona in casa, pare abbia preso un aereo da Tokio per precipitarsi qui a dare una mano a spostare la fanga. Chissà, forse le viene il colpo della collega (per i comuni mortali è il colpo della strega). Quella però che più mi ha fatto incazzare è stata la dentona ieri sera a La7, ma come dici bisogna fare per la regione di cui sei stata vicepresidente e dove non hai combinato un cazzo? E basta dare la colpa al destino cinico e baro, sì le piogge sono state abbondanti, ma quando non fai un cazzo ai fiumi per decenni, lo sai che la loro portata si riduce dei 2/3? Alieni vi prego, venite a rapire dentona e merdona e usatele come cavie umane! Ps. Ieri sera mi ha fatto visita la gloriosa invincibile armata dell’Esercito Italiano, ho rimediato una valanga di cibo per gatti, il Presidente Miù Adriano Secondo detto l’Imperatore, detto Adrianone, ringrazia!

Priorità della banda merdoni 373

  • 1) Sdoganare il fascismo dicendosi afascisti (in realtà ‘a fascistiiiii!) 2) respingere i profughi dell’Africa e farli attraccare il più lontano possibile 3) evitare la sostituzione etnica 4) far passare Dante Alighieri per protofascista 5) fare figure di merda in tutto l’orbe terracqueo 6) le nomine negli enti pubblici 7) cacciare Fazio dalla Rai, che a me faceva cagare ma adesso mi è simpatico 8) mandare armi più o meno guaste al boia di Kiev che fa l’aggredito (ahahahah!) 9) scegliere i ministri in quota disabili 10) far vedere i video dell’alluvione al G7 per rimediare qualche pacca sul culone 11) bucare tutte le promesse elettorali al grido di ops mé ‘ssò scordata … 9011) alluvione in Romagna, tanto ‘sssò ancora communisti s’anno da annegààààà. Spero che la prossima onda di piena anneghi voi tutti, banda merdoni di incapaci!

Mai ‘n’attrazione fatale 372

Attrazione Fatale è un film del 1987 con Michele Duglas quando era malato di sesso (ora è un vecchio decrepito) e Glenna Chiusa (brutta come le cambiali, già iniziava a trasformarsi in Robin Williams). Film reazionario e maschilista che racconta la storia di un puzzone che approfitta dell’assenza della moglie per incrementarle il parco corna con Glenna. Quando la puzzona pretende di più oltre le frequenti scopate periodiche lui l’ammazza in nome del whisky, dei valori dei padri fondatori, e della famiglia. La moglie cornuta e mazziata lo perdona pure. Ommariavergine direte tutti, ma questo film preconizzava con oltre un trentennio d’anticipo il merdonismo! Vabbuò, cerchiamo di stare calmi, ora Paramount Plus propone una serie ispirata al film, il puzzone si è fatto 15 anni di galera per aver ammazzato l’amante, sfasciato la macchina contro un pilone, uscito per buona condotta è pronto a ricominciare. A far che? A bere come un cinghiale a sfasciare macchine e ad incrementare il parco corna della moglie dopo, ovviamente, aver ottenuto il suo perdono.

Mai ‘no stato generale 369

Com’è noto la regola d’oro del capitalismo è: collettivizzare le perdite, privatizzare gli utili. Applicando il noto adagio, la regolina d’oro, agli stati generali della natalità, cui anche giorgina merdoni ha dato il suo maschio e determinate contributo, è voi fate figli poi ve li mantenete, non aspettatevi aiuti di stato, l’Europa non vuole! Ecco, un po’ come i gerarchi di Salò in fuga, quando vennero catturati e passati per le armi, portavano dietro le fedi che tanti italiani boccaloni avevano donato al fascio, voi dovete fare figli e poche pippe! Non facciamo comunque di tutta l’erba spinella un fascio! Già la casellati serpelloni mazzanti viendalmare ha dichiarato che lei farebbe altri tre figli se non fosse in menopausa. La merdona, che aspira al ruolo di culona inchiavabile lasciato vacante dalle Merkel, ha già detto che si darà da fare. Speriamo che i nuovi figli d’Italia non siano nuovi valditara o piantedosi … e gli immigrati che fanno? Figli ovviamente, come tutti i proletari che si rispettino.