Come eravamo 381

Questo raro documento risale a tre anni fa, quando in piena pandemia da vairus dovevamo compilarne uno anche solo per andare dalla cucina al cesso. Che tempi! In questi tre anni il nostro livello di stronzaggine è lievitato a un punto tale da far vincere le elezioni a giorgina merdoni. Quasi mi fa tenerezza rimembrare gli sforzi del povero ducaconte per contenere la pandemia, quando il servino e la merdona dicevano che si doveva riaprire tutto e a culo tutto il resto. Il povero ducaconte però non si è accorto che il Piano Pandemico Nazionale era scaduto dal 2006 e per questo, e per altri motivi, lui, lo Spery e qualcun altro sono sotto inchiesta a Brescia. Se il pianone è scaduto nel 2006 nemmeno il belloscone, il mortadella, mari&monti, palle d’acciaio, il panzone di rigano, il gentilone e grisù se ne sono accorti, però loro mica sono sotto inchiesta. E va beh, cantavamo dai balconi e vestivamo alla cazzodicane, che tempi!

Mai ‘na gioia 380

Sono contrarissimo alle serate di festa in piazza sostitutive della Sagra di Pentecoste, così come mi ha molto contrariato una conversazione avuta ieri al bar con uno dei così detti angeli del fango nostrani. Il suo concetto era io mi sono fatto un culo così, quindi ho diritto ad andare in piazza a cantare e ballare. Io ho ribattuto va bene questo si può, ma suonare le campane alle tre di notte… le campane sono simbolo di castello. Le campane sono lì dagli anni Ottanta, e in questo caso diventano simbolo di maleducazione. Trovo sia immorale festeggiare in un paese profondamente ferito, che è una discarica a cielo aperto oltretutto. Poco lontano da qui c’è gente sfollata e case sott’acqua, ma di cosa stiamo parlando? Dell’annoso problema dei collegamenti neurali in certe persone: ragazzo, anch’io mi sono fatto un culo così e senza bisogno di angeli del fango, e ho pure aiutato i vicini.