Luca Parenti, qui in una foto del 1925, nasce a Bologna 42 anni fa, oggi tecnico elettronico, curioso umanista e cinico antropologo, creatore di versi che non pretendono d’ordinare il caos, ma anzi tentano disperatamente d’amplificane gli effetti e soprattutto d’ironizzare sulle diffuse ed illimitate tragedie quotidiane.
Ha vinto nel 1997 il VI Concorso Navile sezione poesia, quando era ancora nella piena pubertà, comunque verso la fine delle grandi illusioni e del grande amore ancora a venire.
Negli anni successivi si è dato alla clandestinità letteraria, timido e schivo, sotto l’oscuro pseudonimo Yoklux.
Buona lettura, speriamo tutti.
l’e book è scaricabile qui:
biutiful
ricorderò per sempre la compostezza
dignitosa di mio padre quando morì sua madre
son passati quasi venti anni
come passa il tempo.
io le avevo appena toccato la fronte rigida
come legno e lo stavo chiamando alle otto del mattino
poco prima di andarmene al lavoro.
lui arriva pochi minuti dopo tranquillo e risoluto
apparentemente, mi saluta
gli occhi non sono umidi, è disteso
niente di improvvisato traspare.
apre le finestre subito
è primavera, ma nemmeno troppo
bisogna cambiare aria
tenere fresca la camera da letto
con quell’enorme armadio goffo
e quella cassettiera pesante come un carro armato
pareti annerite dai termosifoni bollenti
letto grigio con le sponde
colori scuri adatti pare
a quel presente
mai adatti alla vita corrente.
cielo terso e merli e passeri
non sapranno mai nulla del nostro silenzio, indifferenti
come alla nascita.
un passaggio, uno sguardo, un cenno.
*
la musica
la musica è italiana
viene da quella luce fulgente
del nostro passato che inorgoglisce
c’inquieta, che ancora riverbera
e spera e quel canto polifonico
delle chiese e l’inviluppo
del contrappunto dorato
dalla laude degli antichi borghi
e trovatori, ecco
la poesia del mondo non viene meno
se la lingua del canto e della poesia
son l’italiano, beato paradiso
di splendida bellezza e saggezza
è allora sì, avrà senso
pilotare l’astronave
oltre i bastioni d’orione
oltre i confini impensabili
tra quei bianchi angeli abbacinanti
concludendo come Betelgeuse
trasformandosi in vigorosi
generosi aliti rigeneranti
violento brillamento di creazione.
*
la fica
non è bella proprio
la fica, ma può esser saporita
linea irregolare tormentata
arricciata, arzigogolata, che varcata
si sta dopo un picco d’estasi
male o tale e quale
dolce bocca muta di labbra
e abracadabra
ecco s’apre come ostrica
è allora son pochi pensieri e dolori
venir dentro
con possenti ardori
e sans papiers tutto quell’umore
a volte o sempre come si dice
è più la fatica
dello scadore.(*)
(*) significa prurito
Diciamolo pure, senza un po’ di ferocia e parecchio sarcasmo che poesia sarebbe? Siamo troppo abituati a leggere le poesie che vogliamo da avere smarrito ogni senso critico, ogni senso del rimanere in strada per essere (almeno anche solo un po’) poco più a contatto con la realtà e saperle costruire un’alternativa. Il vecchio Yok, cugino bolognese, oltre alla copiosa produzione di livello ci offre una qualità della ferocia (e non me ne voglia) che ricorda il miglior Alessandro Assiri. L’appuntamento è sempre da Pikwick la prima/prossima volta che passo da Bologna.)
Flavio Almerighi
Gli altri e.book Libri amArgine reperibili sul blog:
1) Giovanni Sagrini: Quaderni
Libri amArgine: Quaderno di Sagrini Giovanni (e book scaricabile omaggio)
2) Irene Rapelli: Liriche Fuori di Testa
Libri amArgine: Liriche fuori di testa di Irene Rapelli (e book scaricabile omaggio)
Lorena Dolce Glicine Turri (da FB). C’è qualcosa che non torna nella presentazione: come può essere del 1925 la foto se è nato 42 anni fa?
Penso faccia parte dell’ironia/sarcasmo che pervade il suo modo di vedersi.
Ha usato la macchina del tempo.
Lorena non ha saputo inquadrare la realtà.
🙂
La foto è di Dmitri Shostakovich, che Yok adora!
Yok! Ci hanno sgamato!
mitja è un poco me, ammetto… sono i suoi schizofrenici allegri e i suoi arrovellati mortiferi adagi
leggere Luca è una piacevolezza, sintetico e graffiante, poetica talvolta romantica ma mai sdolcinata. È acuto osservatore della nostra storia e spesso dopo la sua lettura si continua a riflettere, questo è un grande pregio che va a suo favore…insomma, per chi ancora non lo conosce è da leggere
certo
Altra lettura molto interessante. Da scoprire.
PS. Ho letto in un secondo momento la tua presentazione, Flavio.
“il senso del rimanere in strada per essere (almeno anche solo un po’) poco più a contatto con la realtà e saperle costruire un’alternativa”… Niente di più vero (e palpabile nella poetica di YokLux). Un importante “memento” che mi scuote – a ragione – da un tranquillo, obnubilante torpore. Come un campanello d’allarme.
l’iniziativa che ho preso di pubblicare gratuitamente tramite il blog autori del tutto inediti, mi sembra il miglior modo di proporre poesia altrimenti “fuorigiro” dai circoli ufficiali
“non è bella proprio
la fica”…
Su questo avrei da ridire.
beh puoi sempre aprire un dibattito con Luca
Questione di estetica e gusto personale.
:))
è una valutazione puramente estetica… non di gusto… (matteo io sono un buongustaio, non so se l’hai inteso)
Si, certamente.
Infatti ho messo tutt’e due per andar sul sicuro.
Anche a me c’è una cosa che non piace della fica, ossia che si vede poco.
:))
Per il resto è ok.
(Meglio di un pene sicuramente).
ti stai inerpicando su un vetro assai scivoloso…. ahaha… ciao Matteo
E perche’ mai?
Il mio e’ solo cattivo sarcasmo.
Leggo sempre tra le righe ma quando scrivo ci vado fuori.
Notte
ero ironico
Mi hai bighellonato!
Una lettura che mi accompagna, piacevolmte stimolante da tempo, che c
da consigliare!
vero, se sei completamente inedito batti un colpo anche tu Cipriano
Adoro la ferocia sarcastica con cui circoscrive la realtà, dissacrando. Lo seguo silenziosamente, non commento quasi mai, ma costui, a prescindere da chi sia, merita di guadagnare lettori. Io sono stata persino contagiata dalla sua ironia affilata, sebbene abbia rielaborato a modo mio, in modo più delicato di sicuro (vedasi la mia poesia sullo “sparo di cannone”, per esempio).
In bocca al lupo, Yoklux.
Irene
Sì, Luca è un grande fotoamatore della realtà circostante
Ah, la foto di copertina dell’e-book è tutto un programma.
Due: il link al mio e-book, sotto a quello dei quaderni di Sagrini, non funge, cliccandoci sopra.
Tre: dopo aver fatto la “rompi” sul mio link, mi metto a leggere i 25 inediti.
:-*
ore lo faccio funzionare, grazie per la segnalazione
biutiful (a volte Fool
altra bella condivisione
scaricato l’e book intero?
si si
Ennio Abate (da FB) sacri gli amici
vengono e vanno
come insetti sulla camicia
Irriverente, un po’ sadico, troppo goloso di allitterazioni, ma ha grinta.
Titolare però “La Musica e la Fica” mi pare un assoggettarsi alla sua maschera poetica e e al galateo che vuole il sesso in primo piano. Meglio rovistare in tutto il PDF proposto.
sì, sono GHIOTTO d’allitterazioni e tante altre cose…
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sì, Nainggolan, Candreva e Perisic, moltissimo
ah ah, il calcio non lo sopporto… o non mi interessa…
Mario Fresa (da FB) ” Non è proprio bella la fica / ma può esser saporita”. Poesia raffinatissima, elegantissima, di struggente intensità…
scaricato!
Ho già letto yok e devo dire che ha poesia, tanta!
Ciao a tutti e due
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