Melodia
Il mondo si ferma,
per un secondo
nulla importa.
Sciogli il gomitolo
delle tue emozioni
e trova il filo giusto
tendilo
e suona la melodia
di te stesso.
Paolo Delle Vacche
qui
https://ormesvelate.com/2018/09/06/melodia/
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TU ASCOLTI SOLO PARTITURE
Tu ascolti solo partiture.
La nudità delle foglie e il pudore del verde,
vibrazioni di arterie che precedono il silenzio,
amaro scampanio di vertebre
nell’incavo di pause e nel mio tempo.
Niente ti trattiene.
Mi percorri con le ansie del domani
mentre un pendio di tigli germoglia e poi scompare,
carnale e mistico il vento intesse parole
incise nel vuoto, possibile fine o improvviso senso.
Ti ostini a pulsare nel mio ventre,
via obbligata del fondale fino a sfiorare
la sponda risanata, lo sguardo umano
la mia carne.
© Maria Allo
qui:
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Eclissi n° 7
Come fai a dimenticarti
se neppure esisti
se nascondi i margini
di tutti i tuoi discorsi
Certo certo
segni i confini per evitare
l’inevitabile mossa
di un osservatore attento
ma il sole è ritornato
rendendo chiaro
quanto il buio ti appartiene
Antonio Bì
qui:
https://antoniobianchetti.wordpress.com/2018/08/06/una-lunga-serie-di-eclissi-2-7/
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PSICOSI
Ho bisogno di mangiare la terra
inzuppata di lacrime dorate
smarrite e per sbaglio precipitate
dal ciglio della luna che si serra
e con la falce calata poi sferra
un sorriso di scherno alle inferriate
di queste mie palpebre innamorate
d’azzurri ove muoiono senza guerra
liberi e solitari i personaggi
d’una vita nell’immaginazione,
per rendermi conto siano gli ostaggi
d’una collettiva allucinazione
di tante me, i serpentini raggi
avvolti nel sogno intorno a un mio clone.
di Irene Rapelli
https://ilcielostellatodentrodime.blog/psicosi/
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(lettura di Luigi Maria Corsanico)
https://luigimariacorsanico.com/2018/08/23/italo-bonassi-una-sensazione-straordinaria/
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per un pezzo di marciapiede
dirò della gente vicino l’entrata della Asl,
delle auto capitate tra i vigili dimessi
col vento in fila indiana,
di un bambino che si sceglie tra i grandi
senza risate
degli autobus fino a quando i lampioni
saranno pronti,
del molo che bestemmia ad ogni mareggiata
per un verso lungo quanto la notte
e di qualche corpo che si affretta all’alba
mentre la luna scorre lentamente
per scoprire la luce tra gli alberi
dirò delle ragazze vestite uguali,
delle felicità agitate come le foglie
vendute in ottobre quando il tempo
preme sulle guance e aspetta la pioggia
per accadere
come le risate subito dopo l’amore
o il silenzio di un bacio mai dato
morbido come le mani
di quando Elvira visse cento anni da cane
dovunque scacciato
senza nessuna vita e con la tristezza data
il due del mese da riempire a moduli
per un pezzo di marciapiede
di Rosario Bocchino
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Todos son magníficos, escritor, pero me quedo con este…
Solo escuchas puntajes.
La desnudez de las hojas y la modestia del verde,
vibraciones de las arterias que preceden al silencio,
amargas explosiones de vértebras
en el receso de las pausas y en mi tiempo.
Nada te detiene.
Caminas con las ansiedades del mañana
mientras que una pendiente de tilos brota y luego desaparece,
carnal y místico el viento teje palabras
grabado en el vacío, posible final o sentido repentino.
Usted insiste en pulsar en mi vientre,
forma obligatoria de abajo a tocar
la orilla recuperada, la mirada humana
mi carne
Muchas gracias por compartir Almerighi.
Muchas gracias a ti, Vicente, la poetisa siciliana Maria Allo seguramente estará feliz de leer traducido al español
Grazie infinite, Vicente , per la traduzione in spagnolo e al grande Flavio per la generosità e l’affetto.
Maria
nessuna generosità, grazie a te per gli splendidi versi
REste tiene versos buenísimos…
Necesito comer la tierra
empapado en lágrimas de oro
perdido y accidentalmente precipitado
desde el borde de la luna que se aprieta
y con la hoz caída entonces sferra
una sonrisa de burla en la barandilla
de estos mis párpados enamorados
d’azzurri donde mueren sin guerra
los personajes son libres y solitarios
de una vida en la imaginación,
darse cuenta de que son los rehenes
de una alucinación colectiva
de muchos yo, los rayos de serpiente
envuelto en el sueño alrededor de un clon mío.
grazie per la traduzione in spagnolo dei versi di Irene Rapelli l’autrice ne sarà contenta
gracias por la traducción al español de los versos de Irene Rapelli, el autor estará contento
Grazie, sono molto lusingata per il fatto che un mio sonetto sia stato tradotto. Posso copiare e condividere su Facebook la tua traduzione, per favore?
Tra l’altro, non capisco lo spagnolo, ma se ascolto, leggendo, il suono delle parole da te tradotte, il tutto risuona in modo musicalmente magico.
la traduzione è di Vicente Vives
Molto belle.
Quella di Irene la avevo gia’ letta ♡
Ciao, Flavio.
Grazie per avermi inserita tra i gioielli con la poesia Psicosi: devo segnalarti, però, che la versione della poesia inserita nel mio blog e da te collegata con link sia leggermente diversa, perché vi ho apportato un paio di piccole correzioni volte a “migliorare” (boh, forse di pochi infinitesimi… o forse di nulla) le terzine finali del sonetto. Nulla di particolarmente rilevante, in ogni caso: puoi anche mantenere la vecchia versione, se preferisci.
Non conoscevo Paolo delle Vacche e Maria Allo: molto lieta d’averli aggiunti a coloro che seguirò, quindi, grazie al tuo post.
Per un pezzo di marciapiede mi ha colpita moltissimo, tra tutte: pur seguendo l’autore, m’era sfuggita, nel senso che me l’ero dimenticata. Non che le altre poesie scelte siano da meno, ma questa è quella che è riuscita, in un certo senso, a far vibrare maggiormente “le mie aperture alari attraverso i pori della pelle”.
Un saluto sorridente,
Irene
bene, così i lettori verranno a leggere la nuova versione migliorata, preferisco non cambiare questa, perché Vicente Vives l’ha tradotta in spagnolo
Sì, infatti non è importante, la nuova versione di Psicosi è quasi identica, in sostanza. Vado a guardare la traduzione in spagnolo.
ti ringrazio molto, Irene, per questo tuo sentito coinvolgimento e per le bellissime parole che mi offri. Ciao e a presto
Hai meritato le mie “bellissime parole”. Ciao e a presto.
Irene
grazie Flavio per questa ennesima dimostrazione di stima. Ho letto le poesie e mi sono lasciato trasportare dai versi, in luoghi e sentimenti diversi ma tutti con la stessa partitura d’affascinamento. Grazie per l’ottima compagnia. Ciao e un saluto a tutti
Raffaella Lanzetta. (da FB) Bravo Flavio Almerighi! Pieno di iniziativa!
i testi sono tutti molto belli e portano sottili sconfinamenti…
Alcuni degli autori, lo sanno, già li leggo con interesse; altri sono per me belle scoperte, adesso, di cui ringrazio anche te che hai condiviso
Quanto sono belle, tutte! Un grande regalo per me che amo lo scarabocchiare della vita.
Complimenti a tutti gli autori e a te Flavio.
Grazie!
Un abbraccio
Chiara
Grazie Flavio, il tuo amore per la poesia è sempre qualcosa che va oltre alle piccole/grandi dimensioni della rete e degli incontri virtuali ma, come spesso succede, le parole, anche se racchiuse nella loro semplicità, esprimono e coinvolgono un numero infinito di persone. Forse è questo il valore che può avere questa espressione artistica: un sentimento d’amicizia e di collaborazione.
Non fermarti…
np, non mi fermo, nemmeno tu però
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ci provo…