Casalborsetti


I genietti s’intrufolano ovunque
prediligono seni minuti e coppe splendenti,
ti si vede ancora piccola
con cappelletto bianco e sottogola
scontare ogni debolezza futura,
e una piccolissima valigia a mano
quelle di una volta in cartone
piene di speranza.

A Casalborsetti suonano Santo & Johnny,
vendono cocco sempre più bello,
la spiaggia libera è irraggiungibile
come accumulare danaro
per i venditori di elastici e meraviglia.
Cancellerò tutto con agosto
specie questa umanità che fa orrore,
tutti gli altri bacerò senza memoria.

Vertebre, strade che accostano,
il tentativo di gridare, senza volere
si fa cura per mesi.
Ogni voce esterna è polvere di strada,
sabbia sui piedi da slacciare
una volta raggiunta la passerella in cemento,
ne rimarrà sempre un po’
da riportare a casa.

3 pensieri su “Casalborsetti

  1. Ci sono argomenti \ persone, caro Almerighi, che ti sono congeniali, che realizzano una certa poesia che io trovo assolutamente splendida. Il Ricordo, la tua terra e chi ami e tutto il resto a reggere la meraviglia della tua scrittura, come in questa proposta odierna.

Scrivi una risposta a Enri1968 Cancella risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.