sotto la pelle pensosa

Donami qualcosa di più bello.

Aprì le braccia, ogni suo accesso
erano aperte campagne,
congetture e irruzioni,
colate di gelosia sempre in agguato,
la polvere si alza al momento giusto,
miele in cambio di capelli,
penombre di luce fuggite alle foglie,
e tutto l’armamentario dolce infinito:
un solo bacio esitante,
“purché tu stia bene mio re”,
e non si dette ragione, ma desiderio
fantasie a mani nude
sotto la pelle pensosa
tutto fuorché noia, neppure l’assenza
sarebbe stata fuori luogo,
è certo che il conquistato
viene a noia al conquistatore;
ma attese, fu una lunga attesa, sapeva,
attese a lungo prima di spegnersi,
fece così quando fu certa
di essere necessità infinita.

4 pensieri su “sotto la pelle pensosa

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