Col prossimo freddo
a qualcuno tornerà voglia di leggere,
di riesplorare il proprio corpo
con minuti cenni d’amore.
Di pregare nel chiuso di una cella,
dove non ci si potrà esporre
se non a Dio.
Trovare un nuovo riparo,
per cambiarsi d’abito e faccia.
Mettere alla porta
il cancro all’anima, che consuma.
Citare una malattia non è piacevole…
scrivessimo solo cose piacevoli…
I minuscoli cenni di amore hanno la forza di sconfiggere i mostri.
sì, per fortuna
Sono grandi certi cenni d’amore…e poi vado come da vada…
importante è un percorso identitario, infatti questo pezzo parla propria di un fondamentale recupero della propria identità, il cosidetto “cancro dell’anima” da cui guarire è proprio questo
Ma che poi non è neppure detto. Sembra quasi che d’estate si sdordiscano i sensi. Troppo sole, forse, troppo di tutto. Io dico che l’amore minuto se tale è, non ha bisogno di aspettare il freddo E poi , in quel cambiarsi d’abito e faccia, io ci vedo il vero ‘cancro dell’ anina “.
infatti, quel che conta è la reale, sincera, identità
Trovare un nuovo riparo,
per cambiarsi d’abito e faccia.
Mettere alla porta
il cancro all’anima, che consuma.
Non mi convince. Il cancro dell’anima lo si mette alla porta fingendosi altro?
no, lo si caccia, attraverso il pieno recupero della propria identità
Certo, ma tu, qui, non dici questo
lo dico fin dall’inizio, leggila bene, so che è un po’ troppo sintetica, è venuta così, ma quel che dico è proprio questo: abbandonare ogni finzione nel pieno recupero della propria identità, e qui ci sta anche un ritorno al raccoglimento
Qianto può accadere in un tempo piccolo, quanto grande può essere un amore fatto di piccoli gesti. E quanto sarebbe bello imparare e accettare i propri limiti, senza bisogno di esporsi fragilnente ad un dio.
bellissimo questo percorso di ritorno a sé, e non è un ritorno filosofico, quei gesti minimi d’amore evocano la carne perché non possiamo tornare, se non integralmente, e integralmente nudi come alla nascita, che non è mai finita… grazie
Amo’ quello che arriva è l’esatto contrario
Amò, leggi il commento della Ruggiu, delinea esattamente la poesia
L:ho letto. La roggiu dice quello che tu non sei riuscito a far arrivare v la tua dice l’esatto contrario. La tua pone l’accento sul ripiego, sul fingersi altro . Io non vedo nessun percorso, ma un voltafaccia di convenienza.
Può darsi non vi sia riuscito, ma l’intenzione era quella.
Non si può ridurre una ricerca di identità al pregare nel chiuso di una cella, esponendosi a Dio. Oltretutto il Dio cattolico conosce già le fragilità umane, lui già sa di noi. Ha un senso, invece, sottolineare , come alcuni, si credano riparo nei piccoli riti quotidiani, nelle piccole certezze acquisite.
Penso che la questione che hai sollevato sia molto interessante e meritevole di approfondimento, circa il divario tra l’intenzione di chi scrive e quel che può invece arrivare a chi legge, merita un post ad hoc. Grazie, sei lettrice attenta.
A me arriva un omucolo che col primo freddo si rintana nelle sue piccole certezze e nel chiuso di una cella prega il suo Dio il mio non di certo, e a lui si offre in tutta la sua verità, ma al mondo offre la sua faccia migliore. Se per te te questo è un percorso verso la consapevolezza, percorso che attribuisci ad alcuni, mi domando chi sono quei pochi, i timorati di Dio? E inoltre vorrei sapere quale è cosa sia l’amore minuto.
Ovviamente questa è la tua lettura. L’amore minuto è quello che si offre anche inconsapevolmente, in gesti che non sono riti, ogni giorno.
Certo l:amore fatto di piccoli gesti che on ha certo bisogno di aspettare il freddo. E non è di certo prerogativa di alcuni
senza dubbio
Anche l:immagine dice questo : un grande albero, sopra un tetto piccolo a dare proprio quella sensazione di chiuso, di vita chiusa dentro singoli piccoli interessi..
L’immagine è la lapide dell’attrice Dorothy Stratten
Ecco una lapide. A me sembrava un tetto. Ancora più chiuso il senso di una vita chiusa e pretende di essere al riparo e crede di cavarsela con una preghiera o un cambio d’abito. Insomma a me questo testo arriva nella sua accezione negativa. Sono lettrice attenta, ma non per questo attendibile. Certo è che il senso non lo si costringe dentro vun commento, ma dovrebbe esaurirsi nel testo e se arriva in modo diverso, pazienza
Col prossimo freddo
a qualcuno tornerà voglia di leggere,
di riesplorare il proprio corpo
con minuti cenni d’amore.. Questo lo dici nella sua accezione positiva o negativa? A me arriva come un rimedio
non è un rimedio, ma il recupero, quindi in pena accezione positiva
Molto bella; rinnovarsi cercando il vero io profondo dell’anima.
Un abbraccio
Chiara
a te Chiara, grazie