CLOUD ATLAS (ATLANTE DELLE NUVOLE)
“…la nostra vita non ci appartiene.
Dall’inizio alla fine siamo legati ad altri.
Passati e presenti.
E da ogni crimine, da ogni gentilezza,
generiamo il nostro futuro…”
(dall’omonimo film delle sorelle Wachowski e Tom Tykwer)
Noi siamo i giudici
noi siamo gli imputati
Non si ferma il girotondo
di un’immensa folla
per condurre il ballo
dentro le foreste dell’umanità
verso un altro nord
Ogni albero vive con le fronde
insieme all’altro
per trattenere l’aria
Le sue radici vogliono
amare l’acqua
e misurano il fondo di un abisso
per vedere dove arriva il cielo
Da bambini
abbiamo torturato le lucertole
e accarezzato di una libellula le ali
Le nuvole chiamavano altre foglie
per udire
le parole nascoste
racchiuse nelle mani da lavare
Perdoni o colpe
impresse nell’immensità
che ognuno di noi
finisce per amare
Antonio Bianchetti, qui:
*
IO SPECCHIO
i sono fermata qui infatuata dalla luce
E il tetto blu della casa in fondo
Ti avevo detto che il sangue poteva scaldare l’erba
Nel torrido aumento degli ansimi
Primarie furono le due nuvole sgravide
Che immobili solcano
Mi specchio nei quadrati di luce
E nei gomiti blu dell’ombra
Come fossero nel mio viso dentro
Io sono specchio
Tu la vita che mi dispone.
di Nadia Alberici, qui:
*
Fucine d’aceto e cenere; agli stinchi
abrasioni, seccate le fauci; Afganistan,
Pakistan, con un filo di voce; i berberi,
le berbere e i loro mai avuti baci. Croste
lungo il costato, a contrattare, a fissare
prezzi sputando come un appestato. Poi,
analgesico e tossico insieme un angelo,
altrettanto sporco e morente, gli porse
lentamente le ultime bende.
di Andrea Ponso, qui:
https://www.facebook.com/andrea.ponso.9
*
Tagliarsi la lingua
Più difficile che tagliarsi la mente
Fosse possibile farsi deriva totale
Finire in qualsiasi buco del caso
Riposarsi fino a fare stancare il cielo e la terra
Sto imparando a morire
non a sopportare umiliazioni ed ombre di grandi umiliazioni
Per imparare a vivere.
*
Chiuso in casa
mi chiudo in casa
il pettirosso fuori
m’osserva sgomento
beccheggia oramai solo
infezione e vento
m’illudo di protezione
da inazione io animale
sociale. in realtà godo
dell’isolamento e credo
sempre meno al prossimo
tuo come te stesso.
chiama a sé chi ama.
di Luca “Yok” Parenti, qui:
*
Interrompiamo la fretta di agire.
Possiamo finalmente fare poco
e farlo poco alla volta.
Guardare il cielo
sollevando gli occhi sulle nuvole
che reggono beffarde tutti gli aerei
che avremmo voluto prendere.
Ora si deve immaginare
e amare e cedere il posto a chi non può.
E’ tempo di non decidere
e far contare l’attesa e la pazienza.
Di osservare le camelie sbocciare
giorno dopo giorno
si apriranno un poco.
Ora è il tempo dei figli dei cani
dei nostri vecchi.
Quel tempo che non avevamo mai avuto
adesso viene in dono
in cambio di avere riguardo.
di Lucia Lascialfari, qui:
https://www.facebook.com/profile.php?id=100000166383194&__tn__=%2CdC-R-R&eid=ARAnjc_AMspTl9uH3FCO1zs1n4cAhdPHGgTYgJ_tTR3c_kX741Z_Htj9xzLh4imAQjhVP3VyoY9OdyJ-&hc_ref=ARRrWtJufjubZ0OilAM4x_LGGGSI5PjsO7ZpJCRbC1MWajojR6a_isFadtlFt764OYM&fref=nf
*
Nove marzo duemilaventi
Questo ti voglio dire
ci dovevamo fermare.
Lo sapevamo. Lo sentivamo tutti
ch’era troppo furioso
il nostro fare. Stare dentro le cose.
Tutti fuori di noi.
Agitare ogni ora – farla fruttare.
(…)
*
Technicolor dream
a Nanni Balestrini
Donna abbastanza per essere uccello
se ne strafotte della teiera turchina la signorina
di quell’altra acciaiata appollaiata sul punto croce
di una tagliacuce sottratta al plusvalore
del bordello acca-ventiquattro come il Carrefour sotto casa mia
per quanto più acca-ttivante sia l’Eurospin in via della Poesia
se la ride irridente per il dente estratto alla lingua
che non batte più nemmeno tre colpi dal piano di sopra
e uno in testa a chi so io scrive sulla piattaforma
dove un tempo era vietato sostare dopo le finte amare
del love bombing scoppiato sul binario dello scambio di coppia
chissà se lo doppia nel cretto asciutto del letto la sintonia dell’orologeria
di chi scrive sotto dettatura passando da un cane all’altro*
sulla scena del cane che brucia fiducia nell’incensiere del Sé
vede l’ala della signorina technicolor dream candida senza candida
perciò non sapendo perché dice ciò che non è
dell’assenza in dissenso sulla sedia desolata
una sola per tanti migliori a sedere
il sedere di fuori fanno ressa per entrare
nello stretto sfintere.
________________________________________
* Nanni Balestrini, Caosmogonia (Mondadori, 2010)
di Donatella Giancaspero,qui:
https://www.facebook.com/donatella.giancaspero
*************************************************************************************
Buone letture che vanno a sommarsi alle cose che ci regalano conforto in questi giorni. Buona domenica
ciao buona domenica
Grazie per i suggerimenti: alcuni versi li ho già conosciuti, altri sono del tutto nuovi.
Buona domenica a te a agli autori scelti.
buona domenica a te
Buona letture. Buona domenica.
grazie buona domenica a te
grazie!
ciao Luca!
Ciao Flavio
eccomi qui in giorni di sosta, che per noi casalinghe è tutto dire….
aspettare e leggere volentieri i tuoi autori, le loro opere e una vera manna.
Grazie a te e a tutti i tuoi autori.
Buona domenica
Chiara
ciao buona domenica Chiara
grazie Flavio…qui in mezzo mi sento bene! buona domenica!
ciao, grazie per la gentile concessione del tuo ottimo testo
concessione..se non scrivo perchè vengano lette le mie poesie!! che scrivo a fare? sei tu a fare il piacere a me!
Grazie. Bei gioielli Flavio, in questi giorni ancora più preziosi, in particolare, per me, quello di Luca sempre ‘crudo’ al punto giusto! Buon oggi a tutti, nonostante tutto.
il viaggio della poesia, specie quella buona, non è stato ancora limitato, buona domenica Jon!
Vero! 😃
Ti ammiro per la perseveranza nel proporre… Un abbraccio!
Ciao Enrico! E’ bello scrivere poesia, bello e liberatorio, ma leggerne è fascinazione, buona domenica
Assolutamente sì! Come ascoltare la musica.
Rubi sempre dei bellissimi gioielli 🙂
grazie
e, comunque, Mariangela sta un palmo sopra tutti. No?
Scusa, sa’, ma io l’adoro!
piace anche a me
grazie, dai un colore alla domenica, grazie a chi ha scritto
non sembra nemmeno domenica, grazie anche a chi legge
ti ringrazio ancora perché non potevi scegliere giorno migliore, per me almeno, per il mondo la fuori non lo so…