Gioielli Rubati 45: Gentilino Cipriano – Alessandra Solina – Matt Taggart – Rosario “Sarino” Bocchino – Cristina Bove – Roberto Nicolini – Marco G. Maggi – Pier Maria Galli.

LUCIANA

Nel nome del tuo dio consueto
e dei tuoi figli non contemplati
degli spiriti furtivi nel grembo,
con mani arrugginite tenti specchi
frastagliati dei tuoi volti e denti
vuoti sorridono ebeti alle scarpe
rattoppate, ai libri lisi al testardo
orgoglio tarlato dei padri futili, e
mi allucini ad ogni Natale per un
figlio già nato e non lo sapevamo.
E così sia.

ⒸCipriano Gentilino, qui:
https://ciprianogentilinonuccio.wordpress.com/2019/06/05/luciana/

*

Potere femminile

Siamo donne dell’attimo.
Ci inchiniamo al sole del mattino,
alla luna che sorge.
Lo sguardo indietro
solo
per non dimenticare.
La nostra energia è al domani,
al vento
che odora di cambiamento.
Non siamo ferme al crocevia,
ma protese
al divenire,
allo scorrere rapido del torrente
che con pazienza e determinazione
si disperde
nelle turbolenze marine.
Siamo onde noi,
così vicine da
abbracciare
l’energia che fa palpitare
l’universo.
Siamo forza che crea,
che disvela l’arcano.
Non calpestare
quel minuscolo fiore di donna.
Racchiuso in lui
l’amore che muove il mondo.

di Alessandra Solina, qui:

Potere femminile

*

REGOLARE

Sono stato inadeguato con Gavin questa mattina.
Stavo pensando a ciò che dovevo
realizzare durante il giorno
invece del suo miglior interesse.
Quando me ne resi conto, mi voltai
verso Gavin e dissi: “Gavin,
sei arrabbiato con me?”
Gavin annuì, sì.
Poi ho chiesto: “Sei arrabbiato con me?”
Lui scosse la testa, sì.
Gli ho detto che ho capito perché.
Poi ho detto che mi stavo
calmando, parlando più dolcemente
e che mi dispiaceva.
Ho chiesto se gli piacerebbe sedersi sul
divano con me per qualche minuto.
Gli piace sedersi accanto a me e posare
la testa sulla mia spalla mentre bevo il
caffè. È la prima cosa che facciamo ogni mattina.
Mi resi conto che avevo bisogno di resettare la mattina,
mettere a margine ciò di cui avevo bisogno e concentrarmi su Gavin.
Credo che il modo migliore per migliorare la
nostra vita sia riconoscere quando è il momento di
guardarci allo specchio e adattarci.

di Matt Taggart, qui:

Adjust

*

Si potrebbe stare in un momento

si potrebbe stare in un momento
senza nemmeno il tempo tra le mani
con qualche splendore in terra
e probabilmente lasciando tutto

come promesse di rose stanche
o per la luna sofferta in luce,
ancora nel dipinto di una sera
a tratteggiare il giallo senza meta

e solo per essere lì,
con tutto il mondo indietro
di traverso alla notte
magari in ogni frase sul mare in odore

ma le parole sono qualcosa senza più usanza,
leggende di un’alba insonne
per questo viaggio che teme la scadenza
e la fotografia fatta di silenzio

forse con qualche eternità al vento
si potrebbero difendere le porte,
più o meno in discesa gettando altrove
gli anni che non danno tregua

e anche se nati in solitudine
dentro tutti i passi salvati alle ruote,
di ogni verso almeno il barlume nella voce
e della vita un frastuono di radici

di Rosario Bocchino, qui:

si potrebbe stare in un momento

*

Alter ego dell’alter ego

Venire ai versi corti
con me che mi tampino
in terza persona
_mi faccia i complimenti il revisore_
lei è una bozza di poesia incompiuta
direi malriuscita
lei si defila
sostiene il rogo senza fumo
la fossa del cestino

a me non resta che una via di fuga
assenteismo da mancata voce
un foglio vuoto

lei finge di collaborare
chiude persiane e porte
_guarda i miei piedi andare via da soli_
le strofe non asfaltano la strada
fosse per loro andremmo a farci vivi
da un’altra parte
lei annuisce
io per addormentarmi prendo un libro
e mi faccio sparire tra le pagine

di Cristina Bove, qui:
https://cristinabove.net/2019/06/02/alter-ego-dellalter-ego/

*

INIZIO

Nell’ora della nascita
freddo
sulla pelle calda
contrasto con la vita,
già lotta inquieta
contro il tramonto del senso.
L’inizio c’è mai stato?
Si appare e scompare,
si viaggia,
si costruisce nel senso
un percorso che cammina
nel nulla
e la meta… fine sospesa
nel vuoto del reale\irreale
eppure…
chiudo gli occhi
e non c’è più il buio
del divenire incessante,
chiudo gli occhi e vedo,
vedo me stesso pulsare nel tutto
un enorme cuore
che scandisce la vita
e si stringe
e freme
e piange
e ride d’amore.

di Roberto Nicolini, qui:

Inizio

*

Porto Maurizio

Siamo scesi dai colori tenui
oltre la morbidezza degli angoli
a questo bar di Borgo Foce
col suo poggiolo sul mare
-la pretenziosa “terrazza”-
nel lancinante riverbero
il primo sole di giugno
dischiude nuovi orizzonti.

Ricorderai questo giorno
lo sfavillio sulle onde
quando sarò tra le ombre?

Oggi, Alberto, quasi mi manchi
come se io già fossi nell’oltre
ma se, per un fato improbabile,
potessi donarti l’immortalità
non rinuncerei a rincontrarti

di questo egoismo io mi cruccio
e di non avere molto da darti.

Porto Maurizio (Imperia) 1 giugno 2019
di Marco G. Maggi, qui:
https://mandolinom.wordpress.com/2019/06/06/porto-maurizio/

*

questa mattina di pioggia il giardino è un tremato di seni,
foglia a foglia, o se preferisci magre spogliarelliste in bilico
che somigliano a qualcosa di bach che ora non ricordo.

(solo per dirti che
artisticamente è il cielo fuori luogo, quel cielo che corre incontro alle cose
quando tu smetti la mattina e ti rivesti senza scrivermi perché)

di Pier Maria Galli, qui:

*

****************************************************

23 pensieri su “Gioielli Rubati 45: Gentilino Cipriano – Alessandra Solina – Matt Taggart – Rosario “Sarino” Bocchino – Cristina Bove – Roberto Nicolini – Marco G. Maggi – Pier Maria Galli.

Scrivi una risposta a Irene Rapelli Cancella risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.