In piena facoltà
egregio presidente
le scrivo la presente
che spero leggerà.
La cartolina qui
mi dice terra terra
di andare a far la guerra
quest’altro lunedì
Ma io non sono qui
egregio presidente
per ammazzar la gente
più o meno come me
Io non ce l’ho con lei
sia detto per inciso
ma sento che ho deciso
e che diserterò.
Ho avuto solo guai
da quando sono nato
i figli che ho allevato
han pianto insieme a me.
Mia mamma e mio papà
ormai son sotto terra
e a loro della guerra
non gliene fregherà.
Quand’ero in prigionia
qualcuno mi ha rubato
mia moglie e il mio passato
la mia migliore età.
Domani mi alzerò
e chiuderò la porta
sulla stagione morta
e mi incamminerò.
Vivrò di carità
sulle strade di Spagna
di Francia e di Bretagna
e a tutti griderò.
Di non partire più
e di non obbedire
per andare a morire
per non importa chi.
Per cui se servirà
del sangue ad ogni costo
andate a dare il vostro
se vi divertirà.
E dica pure ai suoi
se vengono a cercarmi
che possono spararmi
io armi non ne ho.
*
Boris Vian scrisse “Il Disertore” nel 1954, quando la controffensiva francese contro l’attacco del generale Giap, in Indocina, si risolse nella disfatta di Dien Bien Phu. L’esercito francese, accerchiato in questa conca, perse 1500 uomini. Pierre Mendès France avviò allora i negoziati per porre termine alla “sporca guerra”. Gli accordi di Ginevra, firmati il 21 luglio 1954, riconobbero l’indipendenza del Vietnam, della Cambogia e del Laos.
*
❤
Merci Isabelle
greetings Flavio, thankyou
to you too Gary!
La lettera è molto esplicita. Buone vacanze Flavio
Grazie Manuel, ciao
Augurissimi!
evviva!
Sempre disertori, pure in valzer.
certo
…comunicazione poetica d’un messaggio di pace, libertà e dignità umana, che appare come un valido promemoria dei costi umani sulla guerra.
Versi notevoli.
Buon pomeriggio Flavio
grazie Silvia, buona serata
Buona serata a te
Grazie, speriamo sempre nel dubbio e nella riflessione generata.
speriamo
Da cantare sulla Via Nazionale, fino sotto le finestre del Quirinale, con banda da 60.000.000 (circa) di italiani 🎺🥁 aggiungendo che la patria non sa chi sia il padre…
ottima idea, organizza la logistica Mariù
Ahhh,non vedevo il tuo controcommento, Fla’🤗🥰
te lo dico sempre Mariùùù accendi la luce!!!
Non sembra un valzer, ma è un gran bel brano!
(Vi siete messi d’accordo, tu, Chiedoaisassi e Silviatico?)
Domani ve piazzo io ‘na cosa niente male 🙂
sì, c’era anche Enri, bene aspettiamo quel che piazzerai
😀
C’hai ragggione Flaaaaaa’💡😆😆😆😆😄🤗🥰
Buon 25 Aprile, Flavio! ❤️❤️❤️ Anche da Portogallo cè la libertà. Da oggi, 50 anni senza la dittatura.
Festa di liberazione per Italia e Portogallo, buon 25 aprile ❤
Si, Flavio! 🇵🇹🇮🇹
Mi viene ora in mente che il 24 aprile è la data che è stata stabilita per ricordare il Genocidio Armeno…
anche loro furono massacrati senza alcuna giustizia
Deportati e massacrati. Il termine “genocidio” fu coniato proprio per quella tragedia. 1.500.000, almeno.
oltre agli esuli, il cantante Aznavour era un armeno in esilio
Certo. Per fortuna i genitori dello scrittore William Saroyan sono fuggiti prima, tant’è che lui è nato in America. Il pittore Arshile Gorky non so se sia fuggito prima, ma anche lui andò in America.
Poi c’è il gruppo rock System of a Down
System of a Down, americano-armeno, che nei loro brani raccontano anche del genocidio.