Gioielli Rubati 280: Frida La Loka – Daniele Barbieri – Cipriano Gentilino – Luca Gamberini – Iole Toini – Mykyta Ryzhykh – Lucia Triolo – Nadia Alberici.

… e buon Natale a tutti!

Il cello
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Anima raffigurata
in carne
corpo di donna;
mani sapienti
sfiorano teneramente
corde di cello.
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Freme tansolo
chi ama la musica
Non può che vibrare
intensamente.
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Corde soavi,
suonano l’amore
fuoriescono brividi
note di inspirazione
bohemia d’augello.
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di Frida La Loka, qui:

Il cello – da Frida la Loka, (IT-ESP)

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Che gridano
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di qua, di là, non ci sono uscite allo strazio del topo,
quando inatteso ti scopri topo, una trappola il mondo,

la gabbia che ti contiene già calandosi nell’acqua,
ti tormenta la tagliola la gamba, o ti squarcia il collo,

a chi ti invocasse aiuto saresti tu a domandarlo,

chi è stato ucciso per primo più fortunato perché

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di Daniele Barbieri, qui:

Replay: Che gridano

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Avvento
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Cadono stelle
nei mari
sulle case accartocciate
sui presepi

sulle ghirlande
a cieli annoiati

Dai sudari ignoti
un dono di grani
sfilati
da chotki, dhikr e tefillin
rosari e japalama
per un’altro avvento

e cosi sia.

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di Cipriano Gentilino, qui:

Avvento

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Lacero
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Non sei mai
dove stai guardando
se natale è un nulla
maggiormente luminoso
come una barba bianca
ma quel cielo -alla tua età
                    rimane vuoto
e puoi soltanto fingere
la continuità del sasso
-in mani diverse.
.
Troppo lunga è stata
la mia vita -se mi trovi
ancora qui a chiederti
                      due ore.]
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di Luca Gamberini, qui:
https://www.facebook.com/luca.gamberini.7
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Se l’albero muore è vero
Se il cane muore nell’aquila è vero
Se la favola muore è vero
Se il muro muore è vero
Se la bocca muore è due
Se i colpi muoiono è due
Se ti guardo morto è due
Se il respiro muore è due
Se il vuoto muore è due
Se salgo alla tua morte è due
Se due muore è vero
Se tutto muore in due è vero
Se tu leggi è vero
Se costruisco un albero con le parole è vero
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di Iole Toini, qui:
https://www.facebook.com/lorenza.toini
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Bussa la notte di rame
Sulla nuca chiede:
“Che strada è questa?”
E questa non è una strada,
Questa è tutta la vita.
Qui all’età
Di 4 anni ho bevuto dormendo pillole,
A 14 anni ho perso la verginità,
A 24 ho perso la mia famiglia,
A 34 è morto mio padre (grazie Dio, mio ​​padre è morto).
Ora sono libero come il pianto di un neonato.
Sono single, come quando sono nato.
E ho iniziato a bere.
La porta del latte in ghisa si è aperta.
“Spero che non mi trasformi in uno zombie.”
“Avanti, amico,” dissi alla morte, con i suoi occhi ossuti.
Cappuccio lunare, e ora la morte mi guarda
E all’improvviso la notte spande la sua
cenere prossima alla polvere.
È arrivato proprio all’inizio.
Il corpo, con il suo movimento in avanti,
significato, inventato, composto.
Un corpo solitario e senza tutto
Gli uccelli mi hanno beccato gli occhi.
Il mio corpo è caduto da me.
Notte di rame,
Latte di ghisa, memoria d’oro.
E all’improvviso: vuoto.
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di Mykita Ryzhykh, qui:

Featured poet – Mykyta Ryzhykh (Ukraine)

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si tira avanti
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giravo di notte per casa
cambiavo posto agli oggetti
alle parti del mio corpo
davo nomi sgranati

Semplicemente siamo,
dove si sperava 
una luce
non c’è nome
che non sia di polvere

il divano applaude poco 
convinto
ai “si tira avanti” 

non ha ancora capito 
se è un segreto 
un amuleto
o solo ciò
che è superstite.

Continuiamo a respirare 
il respiro dell’altro

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di Lucia Triolo, qui:

si tira avanti

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Premonizioni
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Rimangono aneliti
E poi
Chiuderanno il sacco con dentro i porti e le nuvole
Staccheranno le teste
E diranno che tutto va bene
Che moriremo per colpa degli alberi e dei mari.
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di Nadia Alberici, qui:

PREMONIZIONI

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23 pensieri su “Gioielli Rubati 280: Frida La Loka – Daniele Barbieri – Cipriano Gentilino – Luca Gamberini – Iole Toini – Mykyta Ryzhykh – Lucia Triolo – Nadia Alberici.

  1. ….molto, molto belle, queste intense liriche, per una speciale lettura poetica.
    Complimenti ai vari autori, buona domenica a tutti

  2. Avverto il rimpianto per un Natale impossibile nei Gioielli rubati di questa Domenica. E che dire, cosa aggiungere quando alla nascita di un bimbo si accompagna la strage di tanti e tanti altri innocenti? Che la poesia sappia fare e dire verità in questo squarcio di dolore, senza lasciarsi oggi trascinare dal sogno e da ambigue liturgie commemorative, è cosa massimamente degna di nota. Grazie sempre a Flavio. A lui e a tutti i suoi autori, me compresa, che in questo giorno lo accompagnano in una contorta ma irrinunciabile speranza, nonostante tutto: Buon Natale

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