Gioielli Rubati 254: Francine Hamelin – Franco Battaglia – Mauro Contini – Cosimo Lamanna – Felice Serino – Nuccia Di Giuseppe – Marina Raccanelli – Marina Marchesiello.

Radici
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mi offri una parola chiara come l’ala di un uccello
che parla con i venti delle quattro direzioni
con gli innumerevoli paesaggi e gli infiniti possibili
mi dai un paese di aranci e rose
e le leggende purpuree delle alte colline orientali
dove si stende un sole di fervore paziente

mi radichi nel corpo della nuda terra
e nell’infanzia dell’anima inalterabile
e scrivo il tuo nome su tutti i continenti del mio amore

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di Francine Hamelin, qui:

Racines

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Evidente
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Sfioro bellezza.

Pennella l’aria sgorgando florida,
gonfia il cielo terso
colorandosi di toni lievi.

Un esserci senza tuttavia
prevaricare l’orlo del sogno.

Presenza evidente,
a sottolineare
calibro, prestigio.

E noi distratti
da oscuri indizi
cerchiamo il plausibile
ad assolverci,
a non evocare nubi
seppur sfilacciate.

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di Franco Battaglia, qui:
https://francobattaglia.blogspot.com/2023/06/evidente.html
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Sfugge al mezzogiorno la tua ombra
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Sfugge al mezzogiorno la tua ombra,
s’intuisce il tuo silenzio negli specchi,
s’ottenebrano la memoria e il sentimento,
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” non andare via per maggiore somiglianza
alla tua ansia di comprendere,
non rendere oscuro il tuo divagare
alle soglie dell’estrema conoscenza “,
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si moltiplica la tua eco nel sogno,
” dove tu sei è il luogo dell’incontro,
la tua evanescenza scuote
lo smarrimento nella trepidazione “,
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– l’attesa è ancora
l’altra faccia della promessa? –
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sfila il tempo del distacco
in una proiezione di ricordo,
a ritroso la collezione degli abbracci
sfiorati o defilati nel vociare della mente,
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ogni volta riconoscerti nell’assenza,
tradurre in tenerezza la tua voce,
la via d’uscita uguale a quella del ritorno,
la tua dimora nel sentiero delle anime.
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di Mauro Contini, qui:
https://www.facebook.com/mauro.contini1
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Il futuro di mio padre era di grano
Era il foglio immacolato di un’idea
Il benedetto istante
Da cui la luna manda inchiostro
Era un sogno immaginato
Fame a morsi e zolle di poesia
L’oracolo propizio
E sorsi
Divorati di infinito.
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Il futuro di mio padre è di mio figlio
È un regalo nella scatola sbagliata
È tutto quello che non ho salvato ancora
Da macerie di una favola crollata
Sgretolata nella notte
A poco a poco
Poco prima che riuscisse a domandarmi
Qual è il sogno
A cui tenersi per adesso.
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Il futuro di mio figlio ce l’ho in mano
Un biglietto arrotolato e una bottiglia
Con la rotta che mi tocca di tracciare
Sullo stesso foglio bianco e accartocciato
Stando sempre bene attento a segnalare
Il profumo e il vento buono della vita.
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di Cosimo Lamanna, qui:
https://www.facebook.com/cosimo.lamanna
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Fogli-aquiloni
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impregnati dell’humus dell’estro
del vasto respiro di cielo
svolazzano s’impennano appena
liberati dall’artefice dei versi
-suoi non più suoi-
a volerli divulgare per il mondo

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di Felice Serino, qui:

Fogli-aquiloni

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Corolle ricche di petali
Che via via andranno ridono felici
Resterà l’ultimo stelo.
Scolpito dalla disabitata assenza
Di api e farfalle
Si inchinera’ per l’ultimo addio
Mentre ricordi di cuori d’amanti
Li porteranno in vita
Pur senza respiro.
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Così i nostri anni
Che corrono veloci
Sino all’ultimo filo.
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di Nuccia Di Giuseppe, qui:
https://www.facebook.com/nuccia.giuseppe
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specchio nero
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I miei figli sono lontani –
rose a mazzi sotto la mia finestra –
la pianura è una marea di fango
palazzi esplodono e restano ciechi

nessuno ascolta, nessuno ascolta

tutto il caos dell’universo –
colori rotanti e bellezza a fiumi –
nel cuore dell’uomo è specchio nero

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di Marina Raccanelli, qui:

specchio nero

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Ho il sudore dell’umanità addosso.
Non sa di estate. Non sa di lavoro
Ma sa di fatica.
Sa di venti lontani e ventri vicini.
Sa di mille madri e di altrettanti padri.
Di chi sta per partire e di chi non vuole più tornare .
Ho il sudore
che mi scende dagli occhi .
Ho il respiro
che mi sale dal fianco.
E ho anche il tuo silenzio accanto.
Il silenzio di molti inverni
e di preziosi mestieri.
Il silenzio e l’antico sudore di tutti.
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di Marina Marchesiello, qui:
https://www.facebook.com/marina.marchesiello
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28 pensieri su “Gioielli Rubati 254: Francine Hamelin – Franco Battaglia – Mauro Contini – Cosimo Lamanna – Felice Serino – Nuccia Di Giuseppe – Marina Raccanelli – Marina Marchesiello.

  1. Pingback: Gioielli rubati | poesie e altro

  2. quando bellezza e amore si rincorrono tra i versi, come si fa a dire quanto è profonda e vera la poesia? Questo mi sembra il caso dei Gioielli Rubati di questa ultima Domenica di Giugno. Ringrazio Flavio Almerighi per il suo infaticabile lavoro di ricerca che è soprattutto passione e i suoi preziosi autori che ne onorano il gesto

  3. L’ha ripubblicato su poesie semiseriee ha commentato:
    quando bellezza e amore si rincorrono tra i versi, come si fa a dire quanto è profonda e vera la poesia? Questo mi sembra il caso dei Gioielli Rubati di questa ultima Domenica di Giugno. Ringraziamo Flavio Almerighi per il suo infaticabile lavoro di ricerca che è soprattutto passione e i suoi preziosi autori che ne onorano il gesto

  4. Ciao Flavio
    eccomi, scusa il ritardo, purtroppo una caduta mi ha portato in ospedale, operata ieri, rottura piatto tibbiale, ginocchio. Mi fanno compagnia piastre e viti.
    Ho apprezzato molto queste liriche che hai trovato, complimenti agli autori 👏👏👏.
    Un abbraccio e buona giornata 🥰
    Chiara

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