Sì na gioia 263

Rosa Luxemburg, la famigerata gatta del Petrarca.

Cari miei, Dante se era di destra mi fa un baffo anche se ho provato che in realtà era democristiano doroteo. Io so, e ho le prove, che Petrarca era del Piddì. Uomo di lontane ascendenze operaie, gli antenati del grande poeta ai tempi dell’antica Roma erano schiavi e parteciparono alle rivolte di Spartaco, tanto che il grande poeta già ai suoi tempi era iscritto al Pcus (la versione latina del Piccì). Aveva però preconizzato che il suo glorioso partito avrebbe fatto una tristissima fine trasformandosi in Pdus, e per metterci in guardia compose una strofa in tre versi degna di Nostradamus. Eccola:

Veggio senz’occhi, e non ho lingua, e grido;
e bramo di perire, e chieggio aita;
e ho in odio me stesso, e amo altrui.

Vedete com’è delineata bene con molti secoli di anticipo la tragica figura di Ricky Lecca, colui che fece di tutto per far vincere giorgina merdoni lo scorso XXV settembre?

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20 pensieri su “Sì na gioia 263

  1. Penso che Dante, molto più probabilmente, fosse ispiratore del pensiero craxiano, propugnatore di accordi pentapartitici già ai suoi tempi. Infatti se si legge il suo sonetto”Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io”, ci si possono già cogliere proprio i prodromi dello spirito che guidò i vertici democristiani,liberali,socialdemocratici,repubblicani e socialisti nella formazione dei governi pentapartitici negli anni ’80.🤔

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