
In genere i gusti dei ghiaccioli, argomento molto attuale visto il caldo che fa, sono quattro: limone, amarena, menta, arancia. Qualche raffinato va al bar e li cerca anche al cedro o alla coca cola, ma se li prendi confezionati in un cartone al supermercato in genere i gusti sono i quattro che ho menzionato. Il gusto arancia va via come il pane, seguito a ruota da menta e amarena. Ecco rimangono sempre quelli al limone, che alla lunga ti scordi e li ritrovi in ghiacciaia sotto Natale. Perché, vi chiederete, questa lunga digressione sui ghiaccioli al limone? Perché mi ricordano la capacità di resistenza di alcuni politici democristiani di lungo corso. Prendiamo pierferdy, solo per fare un esempio, non avendo più voti e non cagandoselo più nessuno, all’ultimo giro si è candidato come alleato del piddì, il partito taxi per autonomasia; storico il suo comizio al Pratello di Bologna, la sede di partito più rossa (ora rosa pallido) d’Italia. Eletto, il nostro ghiacciolo al limone, li ha mandati subito a cagare ed è entrato nel gruppo “per le Autonomie” del Senato, rischiando pure di essere eletto presidente della repubblica nella tornata in cui è stato rieletto il ghiacciolo al limone per autonomasia.
E come i ghiaccioli anche i politici, prima o poi, lasciano dietro di loro solo acqua colorata servita ad annacquare le menti di chi credeva in loro. Mi sono sentita illusa con un po’ di zucchero e da altri con uno stecco di liquirizia. Ora sto sconfiggendo il caldo opprimente con un buon vecchio cremino ma ho il terrore che il nostro ghiacciolo al limone combini su di me un altro dei suoi Casini.
Fai attenzione …
Non ho mai capito bene pierferdy cosa volesse fare da grande, se non apparire da quarant’anni al momento di qualche elezione
sta ancora pensandoci su
🙏😘🙏