Gioielli Rubati 200: Rita Bonetti – Marco G. Maggi – Paolo Pera – Stràtos Kossiòris – Isabel De Santis – Nadia Alberici – Claudio Zattera – Manuel Calderon.

Il Crepuscolo
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Il crepuscolo profuma della tua assenza
il cesto di pesche macchiate
sulla tovaglia cerata
nicchia di dita appiccicate
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Il vento troppo caldo
che sbocciava i fiori nel campo
e la nostra vita lenta
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Questi petali secchi
si mischiano alla terra
nell’aria
è un sapore combusto
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C’è l’ombra dove ti bevevo
e qualcosa diveniva altro
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Come fanno queste cose a scomparire?
Restano i versi
come ancore
che mi legano alle spine
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di Rita Bonetti da “D’amore e di altre storie” 2022 Bertoni Editore, qui:
https://www.facebook.com/ritu.ritabu
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Nel profumo delle zagare in fiore
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Sigari ricoperti al gusto di cioccolata
Il bicchiere della staffa colmo di rum
quando il mio sguardo e il tuo amore
veleggiavano sulla tua Palermo lontana
che sentivi come una madre ritrovata
dopo aver tanto vagato per il mondo.

Vedi, Gianni, io non riesco a essere zen
proprio non posso e non capivo
il tuo invito a prendere la vita così:
nato già con il cuore gonfio e pesante
con un groppo che ora mi va in gola
pensando a te, alla tua grandezza interiore

Però quel sogno di Sicilia lo intuivo
crederlo insieme appariva così dolce
il tuo racconto del chiasso e della gente
appresso ai banchi del mercato di Ballarò
e già mi vedevo ormai sciolto nell’ebrezza
di un vento ospitale di meridione.

Ma adesso, caro amico, grido e imploro
la tua terra che ti accolga come si
ricevono i re o gli imperatori, nel profumo
delle zagare in fiore brilli ancora una volta
il sole sui tuoi occhi normanni e sul tuo viso
in questo mese crudele e ingannatore.

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di Marco G. Maggi, qui:
https://marcogmaggi1.wordpress.com/2022/04/20/nel-profumo-delle-zagare-in-fiore/
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Una vita fra le nevrosi passo,
E cosa mi potrà salvare, dimmi?
L’amore? La beltà? L’intellettuale
Contemplazione del divino, della
Cosmica, indefinita armonia
Che all’Uomo non si palesa tranne
Quand’è già fuori dalla percezione
Del tremendo che lo circonda (quanto
Gli porta quella maligna paura
Di morire e mai più mai ritornare
In un Uno che tutto quanto pare)?
Questa la difficoltà d’esistere,
D’agire, di viaggiare, ma un giorno
Del panico ci potremmo pentire.
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di Paolo Pera, qui:
https://www.facebook.com/paolo.pera.71
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Il rosario

M’era capitata per caso un puttana
sui cinquanta
in un bordello fuori mano
messa bene per la sua età
pure se con addosso parecchi chilometri
e un sorriso stanco.
Il nostro rapporto fu pieno di tenerezza
e mi sorprese
il suo darsi quasi per intero.
Solo dopo capii, quando vidi
il rosario che portava al polso.

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di Stràtos Kossiòris, traduzione di Massimilano Damaggio, qui:
https://rebstein.wordpress.com/2022/05/08/3-di-stratos-kossioris/
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Di Pelle o Ombre
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Qui
oltre il confine
degli istinti rabbiosi
cade il sangue
bagnando
tutto ciò
che potrei esser stata
ma mai fui.
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Qui
puoi udire il silenzio dei lupi
e il tormento
che si ribella fra le costole.
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Proprio qui,
nello stagno dei miei occhi neri
si genuflette un angelo
che bastonato
ruggisce
dinanzi ai denti bianchi
dell’inquietudine.
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E’ qui
sopra le nocche insanguinate
che potrai leggere
delle notti, dei draghi e delle puttane
che hanno messo a guinzaglio
la mia carne.
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di Isabel De Santis, qui:
https://battesimaleferita.wordpress.com/2022/06/06/di-pelle-o-ombre/
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Lasciti
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Alberi infantili sono pronunce d’equiseto.
E grappoli a punte verso l’alto
lungo il muro uno scolo di luce ramificata
incerta origine il disegno nell’incerto odore di piogge sulle polveri
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Stupore grigio sotto ai piedi callosi impronte in corsa nei cortili quando eravamo alberi ben accreditati dalla terra e accoccolati sotto al muro dell’orto assolato in vivisezione di petali e grossi gigli immacolati
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lascito in un lampeggiare di memorie evaporate innaturali
Quando sosta il tempo senza avvertirti
Dirimpetto e subliminale
un lacerto illustrato sulla fronte e tutto gioca rincorrendoti e rubandoti alle viscere
Ma sei qui nella parola “adesso” con una verità nella lontananza
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di Nadia Alberici, qui:
https://sibillla5.wordpress.com/2022/06/05/lasciti/
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A Ovest
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A ovest il tramonto s’accende, oltre
i pensieri sul filo ombre in partenza.
E tu sei: cresta, bagliore, l’inizio
di questa mai appartenuta vita
avuta sullo slancio dell’ipotesi
che ci fosse una scelta sul come essere.
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La dico fino in fondo: credo sia
il corpo attuale più inadatto a fare
poesia, infatti subisco, lo utilizzo
pagando pegno al costo dei difetti
ben numerosi, più dei sensi, cinque,
a me concessi per scoprirti mia.
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di Claudio M. Zattera, qui:
https://www.facebook.com/claudio.zattera.1
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Ricordi
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C’è un’oasi di pace e tranquillità
che attraversa un altro tempo
un respiro di memoria
Il mio essere svanisce dentro me
cercando in una chiave personale e intima
i momenti luminosi della giovinezza.
Un flusso energico di immagini
lascia una cicatrice permanente
dove ostinati i ricordi dimorano
racchiusi in una goccia di rugiada
Per mancanza di esperienza, l’amore
si accendeva e si spegneva come una lucciola.
L’adrenalina si aggrappava ai desideri
vedendo l’inizio dei seni sdraiati sugli occhi
o un sogno con le mani sulle cosce
Con tanti errori e possibili successi
viviamo in quell’enorme mosaico
senza distanza tra realtà e finzione
Non potresti soffrire senza essere innamorato
e svegliare il mondo addormentato
lasciando gli amori perduti irrisolti
Sappiamo che il passato non torna
ma la sua voce mi sostiene quando sento vuoto
La gravità ci chiama con i piedi per terra.
Se volo con la mia poesia, non cadrò,
sono ben posizionato nell’universo.

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di Manuel Calderon, qui:
https://macalderblog.wordpress.com/2022/05/31/recuerdos-2/
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31 pensieri su “Gioielli Rubati 200: Rita Bonetti – Marco G. Maggi – Paolo Pera – Stràtos Kossiòris – Isabel De Santis – Nadia Alberici – Claudio Zattera – Manuel Calderon.

  1. Caro Flavio, oggi mi dà particolarmente gioia avere un mio testo in questo tuo domenicale. Sia per il testo, a cui tengo molto, sia perché mi dà l’opportunità di spegnere insieme le duecento candeline. Auguri e complimenti a tutti i poeti

  2. tempra direi quasi sanguigna per i gioielli rubati di oggi, nell’atmosfera calda di questo giugno poeticamente assai odoroso. A Flavio e agli autori un saluto grato.

  3. L’ha ripubblicato su poesie semiseriee ha commentato:
    tempra direi quasi sanguigna per i Gioielli Rubati di oggi, nell’atmosfera calda di questo giugno poeticamente assai odoroso. A Flavio e agli autori un saluto grato.

  4. La domenica, con la selezione di poesie, è un caso speciale per godersi i poeti che irrompono nel tuo blog. Vedere la mia poesia è un grande complimento per me. Grazie Flavio. Un grande abbraccio.

  5. Questa domenica di gioielli rubati mi è molto caro . Due amici poeti che apprezzo molto Nadia Alberici e Manuel Calderon bravi !
    Complimenti a tutti gli autori
    Colori importanti e sfumature diverse ,abbiamo tanto bisogno di voi poeti , ci offrite il nettare della vita. Grazie Flavio un carissimo saluto

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