La falsificazione della storia (alcune parole importanti di Alessandro Barbero)

La fuga e le stragi degli italiani hanno accompagnato l’avanzata dei partigiani jugoslavi sul confine orientale, e questo è un fatto – spiega Alessandro Barbero sulle colonne de Il Fatto Quotidiano a Daniela Ranieri -. La falsificazione della storia da parte neofascista, di cui l’istituzione della Giornata del ricordo costituisce senza dubbio una tappa, consiste nell’alimentare l’idea che nella Seconda guerra mondiale non si combattesse uno scontro fra la civiltà e la barbarie, in cui le Nazioni Unite e tutti quelli che stavano con loro (ad esempio i partigiani titini, per quanto poco ci possano piacere!) stavano dalla parte giusta e i loro avversari, per quanto in buona fede, stavano dalla parte sbagliata; ma che siccome tutti, da una parte e dall ’altra, hanno commesso violenze ingiustificate, eccidi e orrori, allora i due schieramenti si equivalevano e oggi è legittimo dichiararsi sentimentalmente legati all’una o all ’altra parte senza che questo debba destare scandalo.

Il professore nel suo lungo intervento sul quotidiano ha spiegato quanto serva guardare il panorama in maniera completa per poter avere un’idea. “Se io decido che quei morti debbono essere ricordati in modo speciale, il messaggio, inevitabilmente, è che di quella guerra ciò che merita di essere ricordato non è che l’Italia fascista era dalla parte del torto – chiosa Barbero – e che era alleato con il regime delle camere a gas. Questo non vale la pena di ricordarlo, invece le atrocità di cui gli italiani sono stati le vittime, quelle sì, e solo quelle, vanno ricordate. E questa è appunto la falsificazione della storia”.

16 pensieri su “La falsificazione della storia (alcune parole importanti di Alessandro Barbero)

  1. IMPORTANTE davvero questo tuo post. leggo purtroppo solo ora. Mi riservo appena posso un commento. Ma direi, come pallido anticipo: di un post del genere c’è n’è bisogno. Non si possono mettere sullo stesso piano le vittime dell’antifascismo e della libertà con quelle dei fascismi e dei totalitarismi. Dentro la sofferenza si deve pur saper fare e saper mantenere una differenza. Anche se questa è una differenza di dolore!

  2. La verità è una, ma noi siamo nel paese delle menzogne dove ognuno ha la sua verità. Questo è il paese di ogni sorta di nefandezza, che parte dalla guerra, passa attravero la fine degli anni sessanta e arriva torbida e marcia ai giorni nostri. Leggevo proprio in questi giorni, che Elettra Lamborghini avrebbe 7milioni di followers su Instagram e Alberto Angela solo 380mila.

    • penso che sia necessario ricondurre il green pass alla sua collocazione originaria, vale a dire una sorta di passaporto sanitario per viaggiare all’estero, così come penso che la vaccinazione anti covid vada resa obbligatoria e lo stato debba far fronte a eventuali casini

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