Penso all’estate

Cadranno mille petali di rose…
E forse un po’ di pace tornerà
(Bruno Martino/Bruno Brighenti)

Pensa all’estate,
il cervello è sempre uguale.
Il cuore sta nel suo cassetto
con qualche grumo in più.

Il ricordo più bello,
un bambino suona Bella Ciao
sul piano dimenticato
dentro una hall solitaria.

Nemmeno l’ATM funziona,
ma su di giri
improvvisa è la commedia
delle porte girevoli.

Fuori, il gelo non ha voglia.
Regala nel buio
alibi e vapori stagnanti,
meraviglia dell’alba a venire.

13 pensieri su “Penso all’estate

  1. Una estate intera è tutta in quella sola immagine, “il ricordo più bello”, che colora lo spazio vuoto:
    “un bambino suona Bella Ciao
    sul piano dimenticato
    dentro una hall solitaria.”.
    Il resto è usuale malinconia del presente, in un gelo svogliato e un’alba di là da venire.

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