Lo ha detto la Televisione

Un mondo cui hanno rubato la bici
e tagliate le gomme prima di abbandonarla,
dove non ci si può fidare del prete,
nemmeno di un anziano: il prete è scaltro,
l’anziano naviga in semi incoscienza
offrendo parole prese a caso, le poche
salvate alla senilità; la fame non invecchia
eterno presente per chi mangia troppo
ma vuole apparire snello e innocente
dunque fa beneficenza a chi ha predato,
ladri arroganti e reazionari governano
con il benestare delle loro puttane,
animali e piante tentano il mimetismo
al loro destino in perenne attesa di giudizio,
nemmeno la luna può dirsi in salvo
assottiglia la distanza, come fa ogni spazio
presto colliderà con l’alba senza sfuggirla.
Formiamo un’opinione,
sai quella cosa che non serve
e nessuno ascolta, tanto da noi non piove
lo ha detto la televisione.

*

Madonna del Buso

Aspettano senza attesa,
qualcuna reca scritture, altre no,
pendono, cadono
solo pochi se ne accorgeranno;
scavate dagli occhi e dall’acqua
addolcite nel silenzio
che pare eterno, sanno;
qualche volta sono inciampo
e durezza nella caduta.
.
Siate sottili,
non pensate a farvi male
e nemmeno
che il pane indurisca col tramonto.

*

La ragazza mentre salta la corda

La ragazza mentre salta la corda
non sa del suolo che smuove sotto i piedi
per sua fortuna il piano terra è vuoto
nessuno lamenterà i tonfi
e quel suo tempo del tutto irresponsabile.
.
Un peperone mistico si adagia sulla pastiera,
speranzoso occhiuto ricorda i tempi
in cui galleggiava dentro un orto
prima del distacco, ancora ricorda
che una rondine non fa primavera, eppure
attende grandi cose, decide l’alba
epifanie derisioni inganni nelle prove
dei giorni d’amore a venire.
.
Stupore e disinganno
quando la corda si aggrappa alle caviglie
diventa collezione privata di rose rosse
capolavori in attesa pronti allo spolvero
del sabato sera.

*

Villa dei Vescovi

Nell’atrio biglietteria
un negozietto di nicchia
vende libri, matite, vasetti di miele,
oli e unguenti, 
baci dimenticati nei portaombrelli,
tutte cose di cui si può fare a meno:
gabbiette in legno
per uccellini assenti,
visite guidate esaurite
dentro una bellezza semplice e rustica,
altre matite, persone distratte
dalla voglia di una gita fuori porta
sopra colline ancora tiepide,
fuori c’è un sole buono, che
scalda e non infastidisce,
papaveri di ogni colore,
ali ancora da restaurare,
senza api moriremo tutti.

*

Invettiva

Guardali nelle orbite vuote,
se sei capace di reggere
il loro sguardo interrogativo
fatto di buio,
sono morti anche per te,
ma ti hanno dato franchigia
di essere fascista
nello stato predicante
libertà e incoerenza,
hanno fatto in modo
di lasciarti parlare, darti corda,
travisando la loro storia
perché mettessi in mostra
quel culo indecente e revisionista
che mai distinguerà
chi fu predato e chi predatore,
guardali in bocca
ascolta le loro teste scoppiate
mentre il sangue volava
sulle uniformi impeccabili
degli aguzzini, e taci,
preserva la poca dignità
che non possiedi.

*

Giorno compiuto

Giorno compiuto da rondine
che senza nido ha soltanto il cielo,
prima o poi verrà giù tutto
osservando la cenere allungarsi
di una sigaretta quando tira male.
Indizi di filosofia
ma prima bisogna vivere,
in ogni inizio è necessaria
pigrizia poi cautela
seguire il necessario confluire.
Spalancare porte, saltare pronomi
congiuntivi come siepi
fino alla calma del tramonto,
quando i piatti si lavano da soli
non è più necessario sembrare.

*

Riposo durante una festa

Mentre un bivacco 
mano a mano lo consuma,
il fuoco si spegne.
Abbiate pietà di noi qua sotto,
ce ne fosse
anche la birra sarebbe calda
e i demoni non danno tregua.
.
Terminato il firmamento
occasione persa in vita
pasto di vipere
attorniate da preti, santi e martiri
abbigliati nelle fogge
dei romani antichi.
.
I legionari dispiegati sulla piana
la cavalleria nascosta nei boschi
i cani in prima linea
ringhiano al nemico:
abbia inizio la festa con linguaggi
pubblici e privati!
.
La luna tramutata in gatto
adagio si distende per dormire
con gli artigli in bella vista,
nel suo linguaggio pubblico
riceve voce da chi
legge e interpreta.
.
Privatamente tra sé spiega,
se la ride dei tanti nessuno
incapaci di suonare,
saper fare, saper dire,
mentre pietosa
accoglie i dormienti.

*

Sfondi

sfondi d’irriducibile azzurro
tagliati dal canto sonda di pennuti
che non è dato vedere,
tale e tanta la voglia di solcare
abbandonarsi a correnti eventi
dov’è casualità l’unica rotta
.
non c’ è destino al mondo
cui si possa appartenere
se non all’ordine fortuito delle cose
.
prima dei fiori, dei frutti
tutto quanto terminerà a terra

*