Lollo for peace 663 quater

Gino Lollofrigido in merdoni, ministro di agricoltura, foreste, jungle e praterie, della sovranità alimentare e dell’indipendenza gastronomica con speciale delega a spararle grosse ha recentemente dichiarato: “Quante guerre non ci sarebbero state di fronte a cene ben organizzate”. Non voglio entrare nel merito di questa dichiarazione, ma ho provato a pensare alla scena. Allora, giorgina merdoni per recuperare un po’, invita a Roma per una cena di pace organizzata dal cognato, chef Antonino Cannavacciuolo, Xi Jinping presidente cinese, Bidè presidente americano, il nuovo presidente iraniano perché l’attuale è schiattato, Zeli e la sua migliore amica ursulotta sempre che prima un tombino non l’inghiotta. La cena prevede: antipasto di sfilacciotti di cavallo, bucatini all’amatriciana, arrosto di faraona con patate, tiramisù, buttamigiù, mandarini e frutta varia, caffè e ammazzacaffè. Xi Jinping inorridito dichiarerà: io non magiale cavallo! Bidè: hi boys mi si è rotta la dentiera e la faraona è troppo dura, il nuovo presidente iraniano: io non mangio carne di maiale, Zeli rifiuterà il tiramisù e l’ammazzacaffè perché ha già la cirrosi, ursulotta dirà: Io celiaca ja! Ecco fatto, a fronte dell’enorme magra riportata da sua cognata, dopo una cena a base di mandarini, il Lollo sarà imbavagliato e appeso per gli alluci in sala mensa.

23 pensieri su “Lollo for peace 663 quater

  1. Io, dagli eredi di Andreotti non accetterei nemmeno un caffè. Mica scemo il frigido Lollo: in Italia siamo maestri nell’apparecchiare cene, offrire caffè e risolvere cosi dispute politiche, aziendali, papali ed ereditarie. Che bisogno c’è di farci la guerra? Un caffè corretto fumante e via tutti in pace… eterna.

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