La fame? Non era la fame.
Era prima della fin fine
nella nuvola color cenere
minute matrici di piombo.
Mangiando moli di polvere
cento chili di sabbia,
contenta di esser plasmata
da un’unica massa,
la gente leggeva, lodava,
conosceva di sicuro
l’orma in riga delle sciagure,
il normografo dell’aria:
di un potere grigio-nube
il più grande segreto.
*
…un insieme, di speciali metafore, per mettere in evidenza, il tema della condizione umana, sia specifico, che universale, invitando, chi legge, a soffermarsi sulle cicatrici, lasciate dalla storia, e sulle sfide dell’umanità.
Versi molto belli.
Buon pomeriggio Flavio.
sì, bellissimi, grazie Silvia e buon pomeriggio anche a te
grazie