Gioielli Rubati 121: Daniele Barbieri – Franck Venaille (trad. Francesco Marotta) – Manuela Di Dalmazi – Marta “Tramedipensieri” – Nadia Alberici – Ettore Massarese – Coucou Sèlavy – Nino Iacovella.

Dentro il sogno

dentro il sogno non si dorme non si sogna non si crede
che l’illusione pervada la realtà che ci circonda

nell’abisso dentro il sogno non c’è spazio per il sonno
si vive un reale all’ultimo stadio che non ha fughe

che risulta seccamente essere quello che è
meraviglioso se bello senza scampo quando brutto

i sogni non hanno sogni non c’è un grado successivo
della mia immaginazione

di Daniele Barbieri, qui:

Replay: Dentro il sogno

*

Appartamento regale per corvo solitario

Che gioia sedere nei pressi di un piccolo torrente

(mi piace molto)

per dormirci, per dormirci come in questo sogno pagano che ho fatto

ascoltare il canto profondo degli uccelli acquatici.

La memoria vi regna con l’arrivo di grandi spettri popolari passati al talco per la parata.

Ah! Quello che sarebbe bello, ma veramente bello

è pretendere che i monarchi

(il canto scintillante dell’acqua viva)

firmino questo documento in cui si leggerà, ma cosa si leggerà? solo il nome di chi, per tutta la vita, ha messo l’eleganza in primo piano.

Io ero uno di loro, o almeno così pensava

la brava gente.

E tutto intorno a noi, il mistero assoluto, il dono degli uccelli nati qui.

Dimmi che siamo come tutti gli altri uomini.

Nient’altro che esseri umani.

di Franck Venaille, traduzione di Francesco Marotta, qui:

Requiem di guerra

*

Vivere, morire

Notte flaccida
ondeggiante ed imperfetta,
ferma, inchiodata all’eternità.
Una luna verniciata
mostra la sua vizza cicatrice
sottomessa al proprio plasma.
Apparso su un prisma
che mai vorrei guardare
il tempo è solo un eco della memoria.
Passi persi …
verso il silenzio delle isbe
una calma indolenzita cesella l’emozione …
Partire è uguale a morire.
Tornare sarà uguale a vivere?

di Manuela Di Dalmazi, qui:

Vivere, morire.

*

.sono una nota

.Sono una nota
a margine
mi dispongo di lato
.non vista
a matita
(sottolineo\cancello)
cerco di ricordare

.Sono una nota
che legge il corsivo
senza maiuscolo
senza punteggiatura
.vado libera
al confine

.Sono una nota
poco musicale
più atona
col tempo sbiadisco
ma resta traccia
profonda
alla prima parola

Sono una nota
che ricorda.

di Marta M. qui:

.sono una nota

*

ANDARE A ZONZO

So d’essere nata per le vertigini di un bosco
E mi piace annegare in un mare d’erbe
Mai avrei potuto rinchiudermi nelle tue poltrone
Ingiallite d’ ira e dominio
Così divergenti noi
Che mi venne più chiaro il significato
Di andare a zonzo
Coltivandomi.

di Nadia Alberici, qui:

ANDARE A ZONZO

*

Diego (‘A mane e’ Dio)

E te ne si’ juto,
arrevutanno ‘o cielo e’sta città.
Dinto all’uocchie sperute d”a gente,
nu lutto d”e viscere
nu chianto ca parte a dinto all’ossa.
E nun ce sta fossa, nun nce sta cennere
niente te po’ nzuffunà
tu rieste eterno dinto a sti carne
permanente
comme stella cometa ‘e nu presepio vivente.
E nun fuje sulo na’ sfera ca te facette lucente,
ma ‘a passiona palpitante ‘e nu riscatto putente.
E te chiagnimme si! Comme se chiagne nu parente,
ma assaje cchiu’
chiagnimme ”o vuoto e’ n’anema ardente
ca ce facette vencere, si!
Ma ‘o cchiu’ bello fuje ca nce faciste abbraccià
cantanne ammore e gioia spassiunatamente.
E i’ canto stu miracolo ca se sta cunsumanno,
dinto a stu tiempo e’ danno:
s’è cumbinata n’assemblea d’ammore,
quase na’ mistica baldanza,
nu schianto d’allegrezza e de memoria
c’accade senza sapè niente
quanne o’ vero more nu ddio ca s’è fatto immanente.

(traduzione dell’autore:
E te ne sei andato,
Sconvolgendo il cielo di questa città.
Dentro gli occhi smarriti della gente,
un lutto che dalle viscere nasce,
un pianto che sorge da dentro le ossa.
E non c’è fossa, non v’è cenere,
niente può sprofondarti,
tu resti eterno dentro queste carni
permanente
come stella cometa di un presepio vivente.
E non fu solo una sfera che ti fece lucente,
ma una passione palpitante e un riscatto potente.
E ti piangiamo, si! come si piange un parente,
ma assai più
piangiamo il vuoto di un’anima ardente
che ci fece vincere, si!
Ma la bellezza più grande fu nel farci abbracciare
cantando amore e gioia con leggerezza spassionata…
E io canto questo miracolo che si sta consumando,
in questo tempo di danno:
S’è unita un’assemblea d’amore,
quasi una mistica baldanza,
uno schianto d’allegrezza e di memoria,
che accade inavvertitamente
quando davvero muore un dio che s’è fatto immanente.)

di Ettore Massarese, qui:

Diego (‘A mane e’ Dio)

*

COSMOLOGIA

Mi schianto come
L’eco di una domanda a mai sapersi
Fra due monti è il mare, filo teso a piombo
Fra due mari il monte, piombo fuso a lento
Voce del domani che ieri ci sollazzò
È oggi l’eco
Il bastone e la carota cantano all’unisono
Ma in un tempo qualunque ho scoperto il mio varco
(Che come ogni varco è un)
Popolo di ratti nel roseto, rocce che suonano misereri a festa
Nella testa i tronchi fanno la staffetta fra te e me, te e te, me e me
Affidali al più lento! Si disperdano nei roseti in fiore
Tronchi e fiori, queste estensioni spuntate dal nulla
Che seguitano a crescere sbiliardando le nostre sfere celesti
Schiantandole come
L’eco di una domanda a mai sapersi
Contro l’unico varco.

p.s. Quando scambi il buon Dio per un’eco c’è sempre un geco, teso fra due monti di rose come un filo a piombo, a passeggiare sullo specchio per un po’, per un po’, per un po’

di Coucou Sèlavy, qui:
https://www.facebook.com/silvia.francesco.coucou

*

Il sogno è una stanza cieca infranta dalla luce
con noi che precipitiamo dal paradiso perduto

Tutta la gioia è destinata alla risacca:
l’onda ci spinge lontano dalla riva,
ma noi siamo come un vento che ritorna
con orme conficcate sulla spiaggia

Ho colto la mela proibita,
sbagliato l’inciso sul cuoio
degli animali impagliati

resto impigliato in una zona d’ombra,
una rete tessuta nei miei sbagli

l’amore di chi ama mi coglie di sorpresa
come una lama che prende alle spalle

di Nino Iacovella, qui:

Hop-Frog

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31 pensieri su “Gioielli Rubati 121: Daniele Barbieri – Franck Venaille (trad. Francesco Marotta) – Manuela Di Dalmazi – Marta “Tramedipensieri” – Nadia Alberici – Ettore Massarese – Coucou Sèlavy – Nino Iacovella.

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