Nove Agosto 1996

sapevi d’anni letti mai detti,
sapevi di lana e indulto,
le minestrine liquide rapprese
poco dopo aver bollito,
e d’improvvisazione un latte
uscito ammaccato dal seno
.
sapevi d’essere stata incatenata
a case e palazzi dimenticati,
dove regole susseguivano e mutavano
a seconda dei proprietari,
donna ancora lasci impronte e lampi,
ferite ovunque frequenti;
.
conoscevi già l’inadattabilità dei sarti al destino,
senza doverne tenere addosso in rapida sequela
di solstizi, lunazioni, cicli di sale,
che noi è niente

*

(da durante il dopocristo, Tempoallibro 2006)

9 pensieri su “Nove Agosto 1996

  1. …un testo poetico intenso, e molto interessante, denso di immagini e simbolismi, che si soffermano sulla natura effimera, della vita, e sulle impronte che lasciamo nel mondo.

    Buon sabato Flavio

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