Felicità raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio che s’incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t’ama.
Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari, il tuo mattino
è dolce e turbatore come i nidi delle cimase.
Ma nulla paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case.
*
…..l’autore si sofferma sulla complessità della felicità, mettendo in rilievo sia la sua capacità di elevare lo spirito umano, sia la sua pochezza nel fronteggiare le sfide più ardue della vita.
Versi molto belli.
Buon pranzo Flavio
Buon pomeriggio Silvia e grazie
Grazie
“Ma nulla paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case.”
Questi versi m’hanno sempre emozionato!
chiusa superba vero?
yes!
thanks for sharing nice post
Thanks to you too!