Back home again

Ciao a tutti, da martedì notte a oggi ho passato giorni che non auguro a nessuno. Martedì notte ho visto l’onda arrivare e, francamente, non dimenticherò né l’onda e nemmeno il silenzio con cui è arrivata. Giorni in cui si è dormito poco, mangiato altrettanto e ridotti a una vita da sopravissuti. Castello è stata sommersa in buona parte anche dove abito io. Stiamo bene e siamo incazzati neri per tanti motivi. In questa vicenda il destino cinico e baro c’entra poco. Mi piacerebbe tanto giocare a bocce con le teste di Bonaccini e del nostro sindaco. L’acqua si è ritirata, siamo pieni di fanga, roba argillosa che quasi impedisce di staccare i piedi da terra a ogni passo. Di ieri ricorderò sempre la vasca da bagno sul ciglio della strada. E di oggi il merlo col suo grasso lombrico e la micetta persa in cerca di carezze. Oltre ovviamente a un paio di teste di cazzo che non meritano menzione. L’alluvione è una tragedia, l’auto è salva e i danni sono relativamente pochi, almeno per quanto mi riguarda. Tragedia nella tragedia rimanere senza sigarette e non potere uscire di casa. I tre giorni di black out sono finiti grazie all’autentico eroismo dei ragazzi dell’Enel che hanno fatto un miracolo, se poi torna anche l’acqua potrei togliermi di dosso il fango che ho sui vestiti e l’odore di cane bagnato che emano. Pioverà ancora, spero non ci sia una terza ondata. Ciao a tutti e grazie.

Ps. Non crediate troppo alle stronzate dei telegiornali.

Il sole non è un’opinione

Il primo passo
rotolare a terra
battendo la fronte tanto forte
da rimanere illeso.
.
Ma dal secondo passo in poi
fu andare con certezza
incontro all’uragano
con le sue spesse grida
di piogge violente e rare.
.
Vivere è leggero
se rapportato ai casi
di esemplari unici
in miliardi di copie inadeguate;
poi c’è il sole.
.
Il sole non è un’opinione.

*

Quand’ero soldato

Quand’ero soldato c’era pace
garantita da intoccabili bottoni,
il mio fucile aveva vinto sulle Ardenne
ma non voleva battagliare ancora;
in libera uscita le signorine
sapevano riconoscerci all’olfatto:
mai dar confidenza a un soldato
che viene da sotto il Po 
e a casa ha la morosa.
.
Feci i miei vent’anni sotto il Vesuvio
un domani incerto piuttosto certo,
la camicia di flanella troppo calda
e troppo fredda per uscire in inverno;
due braccia per contare
le ore prossime all’alba,
nessun giornale per arrabbiarmi.
Il televisore sempre spento,
la telescrivente sputava messaggi.
.
Quand’ero soldato sognavo, ma
sparare non era tra i miei desideri.

*

Lo stato del grano (da Risorgive)

https://www.ibs.it/risorgive-libro-flavio-almerighi/e/9791280101624
Riposa sotto una pergola di viti e tiglio.
.
Lo stato del grano è un agosto lontano
erbetta verde cresciuta in silenzio,
ne verrà pane avanzato da gettare alle bestie
non prima di un bacio d’addio
tra profumi e bottoni
di vite promesse e lontane.
.
La partita non si farà, il campo è senz’erba,
il pubblico chiuso in casa, noi bambini
a sognare su lumi di stelle finite.

Risorgive

L’intera raccolta edita quest’anno da Macabor è disponibile sui principali siti di bookshop (non su Amazon) o presso l’editore, qui:

https://www.macaboreditore.it/home/libri/hikashop-menu-for-products-listing/product/188-risorgive.html

La vita breve

 

Al mattino, la strada in discesa,
schiudeva un sentore di ciliegie;
bastava osservare
il passaggio sicuro di lei in bicicletta,
mentre canticchiava
senza concedersi all’immaginazione;
sì c’era un tempo in cui
la gente cantava, anche durante il lavoro,
o sotto il sole sempre pronto
ad aprire finestre
preparate a raccontare matrimoni
lunghi il giusto
per via della vita breve;
qualcuno era cattolico,
altri professavano un comunismo operoso
di uova sotto calce
e marmellate santarosa,
i fascisti messi in disparte,
è stata ansia di vivere sopravvissuti,
per mia parte patetica, accorata nostalgia:
qualcuno, prima della fine
riuscì a vedere il mare
portando scarpe grosse e berretti da ciclista,
non li ho dimenticati,
conoscevano poco italiano
ma sapevano sorridere.

*

Ogni domenica

La bella età trascorsa
fra parrocchie e scuola superiore
dove chi non è stato comunista
era per forza fascista, passata
a parlare di musica e dischi
di donne in senso astratto
col broncio degli ignoranti
tra motorini truccati, ogni anno
una crisi e un governo nuovo
certe volte anche due:
duravano molto più le scarpe
ma meno comode a ogni stagione;
le poesie mandate a memoria
quelle scritte da dimenticare,
con tanto di quel freddo
che i giovani non sentono, la realtà
diversa, bastava voglia di lavorare
ed essere capace di star solo
ogni domenica.

*

Risorgive è disponibile

Risorgive 
.
immagina muscoli
che ritieni di non avere ma ci sono,
scoprili sotto il genio della pelle
così ben tessuta da tua madre,
non sono mai stato bravo coi disegni
.
lasciali sciogliere:
spunteranno ali per prenderti al volo,
superate le frasche
dove il nido era prigioniero, forse poi
ti rivedrò ancora

*

A chiunque possa interessare il libro Risorgive (Macabor, 2022) è disponibile qui:

https://www.macaboreditore.it/home/libri/hikashop-menu-for-products-listing/product/188-risorgive.html

presso il vostro libraio di fiducia e sui principali siti di e commerce librario.

Grazie e scusate la marchetta.

Se continua così

Nacqui dietro una finestra
sullo Stradone alberato,
faceva molto freddo a gennaio
e protestai per il battesimo liquido
da cui uscivo, avrei imparato
a camminare, a leggere/scrivere
ad ammalarmi come chiunque
per capire come guarire;
quella notte mio padre non c’era
mia madre sì ed ero nudo,
rosso di rabbia e vergogna.
Ancora non ho finito di affrontare
salite spezza respiro,
discese a seguire, le ginocchia
fanno male, dolori feroci
in continua replica e sorrisi
distribuiti quasi a caso, non a caso;
se continua così
non arriverò a cent’anni.

Come sto?

Oscillando da un chiodo
rugginoso al sangue
mezzo crudo
uno sguardo al cielo,
mistico immaginario
l’azzurro è illusione
data ai cuori
perché battano meglio
e convoglino il rosso
fino al cervello.
Ultimate le domeniche d’agosto,
il denaro fuscello
scende a valle con sortilegio
e telefona in banca
per saper dov’è.
Come sto?
Reggo l’immagine
del mio restauratore.