Poesie tratte dal libro Sguardo scarlatto di Raffaella Lanzetta con prefazione di Antonio Veneziani (edizioni Croce)
*
SABBIA COME CENERE (a mio padre)
Rastrelli sul cemento le ultime foglie di autunno,
profumi di ago di pino la sabbia
nel divenire cenere.
L’andare veloce arriva all’orizzonte,
come nel gioco della corda
la mano afferra l’infinito.
*
SENZA ETÀ
Il corpo stanco
strattonato dal tempo,
non lo sento,
guardo oltre l’atmosfera.
La carne ormai matura,
trasparente,
sorvola lo sguardo assente
diventa nella libertà coraggiosa,
oltrepassa il piacere,
consapevole della ferita del ventre
assapora la gioia dell’essere.
*
LUCE
Nelle tue spine trovo la mia espiazione
Nelle tue lacrime il mio amore
A mani congiunte raccolgo il sudiciume,
cospargo di spezie l’aria nel cammino.
Festosa alzo lo sguardo ad un giorno,
senza domandare altro se non la luce,
un forte abbraccio alla vita ormai adulta.
*
CORTO MALTESE
Nel tuo viaggio senza nome
guarda limpido il mare
nuota le vele bianche
sfida il vento
lascialo senza fiato ritroverai il sereno.
Nella fiamma spenta
ritroverai il tepore della cenere,
nella brace un timido rossore
soffia sul vento
lascialo senza fiato,
ritroverai il tuo nome.
*
INCOFFESSATA NOIA DI ME
Cammino lenta,
nell’ombra di versi cupi di torpore
tempi lontani hanno illuminato
gli occhi di soli,
accecanti.
Le sabbie figlie di granelli sfavillanti giuramenti,
nel Sole a contrasto la tua ombra.
Tra muri candidi ora prometti vendetta
per alcun tipo di indifferenza,
alcun tipo di mancanza,
è solo inconfessata noia di me,
io stessa annoiata da me,
senza gli anni perché senza te,
ombra nel Sole,
ritorno a te assenza.
************************************************************
Con la sua seconda silloge Sguardo scarlatto, Raffaella Lanzetta raggiunge una maggiore efficacia nella
scrittura, come dice Antonio Veneziani, autore della prefazione: Mi è capitato raramente, soprattutto negli ultimi tempi, d’incontrare una poesia efficace come quella di Raffaella Lanzetta. Le parole accerchiano il
lettore e lo precipitano dentro le domande fondamentali del vivere. La poeta, infatti, sente la necessità di rivolgersi al lettore per sentire insieme il bisogno di spiritualità nel Mondo e fermare la corsa del nulla, del “nulla determinato”. Cerca con la poesia di tornare all’essenza della vita e di guardare con “sguardo scarlatto” la vita stessa, colorandola di emozioni. Per astenia, con quattrini compra attimi di felicità, ma non basteranno mai, non basterà mai l’amore, se non c’è poesia, se il pianto e un sonoro riso verranno soffocati per “educato contegno”.
La poesia di Sguardo scarlatto come “antidoto al mal di vita” , “una risposta al freddo di un giorno senza il noi”.
Sguardo scarlatto è una raccolta di poesie e pensieri sparsi che inchioda alla pagina il lettore e lo fa volare in liberi cieli per riportarlo poi alla carne e al corpo del quotidiano ed è questo che deve fare la vera poesia:
La salsedine mangia il ferro / il suo odore ha dilaniato la mia anima, / la radice spacca l’asfalto / il suo sguardo ha strozzato i miei pensieri, / il vento colpisce la roccia / l’indifferenza ha lasciato il passo al nulla.
L’autrice di questa silloge non fa troppe concessioni al lettore; certo, come tutti gli artisti, cerca complici. Teme il tempo, ma prova a leggerlo condividendo ogni più piccola annotazione.
Le parole di questo libro – che è un vero e proprio poema – sono sensoriali, sono fotogrammi in bianco e nero.
Raffaella Lanzetta racconta il mondo e la sua anima con una lingua che è appiglio e desiderio.
*
Raffaella Lanzetta vive a Roma, laureata in Lettere classiche, Università Federico II di Napoli. Dal 2001 lavora in Rai, attualmente per RAIPlay, gestione del personale. La sua prima raccolta Fammi diventare poesia (Chillemi), prefazione di Vincenzo Mollica, è stata premiata per la Poesia Contemporanea al Festival di Spoleto nel 2018 e dal Rotary (Abruzzo, Molise, Marche, Umbria) con il “Premio Cultura 2018”. Ha partecipato a numerosi reading collettivi.