Già che sono, disprezzo il deserto
lo prendo alla gola e lo alzo
con tutte le forze
della mia botanica criminale
di pianta carnivora
ma in tanta aridità
cresco e invecchio fino a quando
da inutile stuzzicadenti
verrò consegnato
all’inconsapevole eterno
ingrediente qualsiasi
assieme a miliardi di vecchie anime
l’attesa tonifica i sensi
acutizzati dal continuo mancare,
l’intolleranza rende bipedi,
vivo in onda.