Turno di Notte
Quando vengo toccato, sfiorato, misurato, Io penso a me stesso
Come a un quadro. L’artista lavora, poco importa se non dorme. E io divento
Bellissimo. Non mangio mai. Una volta mi ci misi con un uomo che mi chiamava
Spuntino, Spuntino di Mezzanotte per la precisione. Lasciavo perdere perché mi
Feriva con una violenza che io scambiavo per desiderio. Mi lasciava lì solo
In una stanza della sua casa triste mentre faceva le pulizie o piegava i panni.
Quando sei stato usato per così tanto tempo, non capisci mai quando
Sei finito. La pittura si asciuga. La notte è di tanti colori. Nero e blu
Sono solo due. L’uomo che mi ha meglio dipinto mi guardava sempre come a un
Affare domestico. Come si dice pronto
In francese? Come lo disegni un uomo del turno di notte? Sicurezza
Al museo per non vedenti, lui mangia per stare
Sveglio. È così pieno che non dovrà più mangiare. E la luna se ne va.
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Loschi affari
Stanno come pietre e non osano muoversi. Anche nel sonno tutti ascoltano tutto in prigione.
Dwayne Betts si merita di più di questo inchiostro asciutto per la sua adolescenza in prigione.
Nel film che guardiamo di continuo, Nina porta Darius a una festa di delinquenti.
I due amanti battono, stanno in giro, rubano come se nessuno di loro avesse un fratello in prigione.
Io mangio insieme ad altri esseri umani che pensano che ogni libro con personaggi neri parli di razza.
E un libro pieno di personaggi bianchi parli invece di follia – ma mai in prigione.
La sua famiglia tutta si mise fisicamente di mezzo all’ingresso della stanza proibita.
Lui morì senza l’uomo che voleva. A cosa serve l’amore, a casa o in prigione?
Abbiamo visto la polizia tirar squali fuori dall’acqua solo per guardarli boccheggiare.
Un fratello incontra pezzi della sua famiglia mentre incrocia gli specchi in prigione.
Alla domenica, le lavavo e asciugavo i vestiti dopo che lui glieli aveva buttati in cortile.
In un romanzo che amo, Brownfield uccide sua moglie e si becca solo sette anni di prigione.
Non voglio puntare il mio dito da peccatore quindi dai, usiamo il tuo, pulito, al posto suo.
Certi bravi cittadini leggendo questo non penserebbero mai al proprio figlio con quel taglio corto in prigione.
Nella nostra casa hanno vissuto tre uomini con lo stesso nome e tutti e tre hanno lottato o sono scappati.
Ho scambiato Nelson Demery III con Jericho Brown, un nome che mi sono guadagnato in
prigione.
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Come un essere umano
C’è la felicità che hai
E la felicità che meriti
Sedute a distanza
Come te e tua madre
Ai lati opposti del divano
Dopo che un’ambulanza venne
A prendere tuo padre. Qualche
Bravo dottore lo ricucirà e
Presto una zia verrà per portare
Tua madre all’ospedale
Dove si metterà al suo fianco
Per sempre, come promesso. Lei aggrappata
Al bracciolo della sedia quasi potesse cadere,
quasi fosse l’unica cosa sicura
E lo è, dato che tu hai sempre fatto
Ciò che volevi, hai sfidato
Tuo padre e hai vinto, l’hai marchiato.
Avrà una cicatrice in bella mostra
Per colpa tua. E tua madre, l’unica
Donna per la quale hai mai pianto,
Dovrà averne cura, come una sposa delle
Sue promesse, dimenticando tutti gli altri
Non importa quanto dolente il torto.
Non importa quanto dolente il torto
Ti abbia lasciato, resti lì sentendo
Te stesso come un essere umano finalmente
Libero ora che nessuno ti deve amare.
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(traduzione Alessandro Brusa)
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Jericho Brown (1976) è nato a Shreveport in Louisiana. Suoi lavori sono usciti su numerose riviste tra le quali Time, The New York Times, The New Yorker. Il suo primo libro Please (New Issues, 2008) ha vinto l’America Book Award. È del 2014 la sua seconda raccolta The New Testament (Copper Canyon Press). È con il terzo libro The Tradition (Copper Canyon Press 2019) che nel 2020 vince il Premio Pulitzer per la poesia. È professore associato di Inglese e Scrittura Creativa e direttore del programma di Scrittura Creativa alla Emory University ad Atlanta.
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L’ha ripubblicato su alessandriaonline.come ha commentato:
Premio Pulitzer per la poesia 2020
In turno di notte il poeta parla delle sue esperienze notturne assieme ad altri uomini. Quando viene toccato pensa di essere un quadro, o un’opera d’arte che viene osservata, ammirata toccata. Altre volte ha delle esperienze sgradevoli di fronte a determinati epiteti usati nei suoi confronti da parte di uomini grossolani e violenti. La notte mostra solo due colori come il nero e blu, mentre occulta tutte le altre sfumature. Una poesia da cui si evince anche una certa malinconia e disappunto per gli ambienti che, malgrado tutto è costretto a frequentare.
In loschi affari, parla della prigione e del modo di vivere e interagire con questa collettività che, ha dei debiti da pagare alla società. Cerca di abituarsi alle discrepanze che lì accadono. E’ stato in quel luogo che, ha deciso di cambiare il suo vero nome con quello attuale.
Come un essere umano E qui parla della felicità che il poeta sente e di quella che invece meriterebbe. Parla della madre che ha subito tanti torti dal marito e, malgrado ciò, non si sottrae d’andare a trovarlo ed assisterlo in un letto d’ospedale fino alla sua morte, mentre il poeta, dopo la dipartita del padre, ha pena della madre, ma si sente finalmente libero, perché non deve obbligare più il genitore ad amarlo. E qui, esce fuori tutta la sua fragilità che viene da lontano, dai tempi dell’infanzia che lo hanno traumatizzato.
Tre poesie che sono un pezzo della sua vita, da cui il lettore si sente coinvolto attraverso suoi versi empatici di aperta comunicazione. Opere molto apprezzate!
non ha ancora cinquant’anni, ma sa scrivere eccome! efficaci le traduzioni
Non è un’età che suggerisce la grammatica ma soprattutto, non è l’età che costruisce frasi trasmittenti l’anima a un’anima!
P.S. la musica molto appropriata nell’accompagnare e rimarcare con il giusto ritmo lo scorrere dei versi!🎼👏👏
Acoustic Alchemy, grande duo, ciao Grazia
Ciao Flavio, Buon pranzo!
anche a te Grazia!
….lasciano trapelare, i versi di questo meritevole autore, una spiccata sensibilità del profondo, accentuata da una serie di liriche, che contemplano soprattutto, la sofferenza di esseri umani, vulnerabili all’ostilità e alla violenza.
Poesie apprezzate.
Grazie Silvia, buon pomeriggio
anche a te