
Dunque nulla di nuovo da questa altezza
dove ancora un poco senza guardare si parla
e nei capelli il vento cala la sera.
Dunque nessun cammino per discendere
se non questo del nord dove il sole non tocca
e sono d’acqua i rami degli alberi.
Dunque fra poco senza parole la bocca.
E questa sera saremo in fondo alla valle
dove le feste han spento tutte le lampade.
Dove una folla tace e gli amici non riconoscono.
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L’ha ripubblicato su alessandriaonline.come ha commentato:
Orgoglio della poesia italiana
….osservazioni poetiche sulla realtà dell’attimo, che si ripete come sempre, nella sua statica tristezza…
Versi apprezzati
Grazie Silvia
Versi dolenti che, probabilmente, fanno riferimento ad eventi negativi che in quei momenti opprimono la vita del poeta. Molto apprezzati
Hai ragione Grazia, Fortini è stato un gigante
Sua una magnifica traduzione dell’Internazionale, libertaria e poetica, cantata spesso dal caro d rimpianto E van Della Mea
Io c’ero