
Quando la siccità sopra la terra avrà disteso
la sua pelle d’asina e cementato l’argilla bianca
intorno alla sorgente, il sale rosa delle saline
annuncerà la rossa fine degli imperi, e la femmina
grigia del tafano, spettro dagli occhi di fosforo,
si lancerà come ninfomane sugli uomini svestiti
delle spiagge… Fango scarlatto del linguaggio,
basta con la tua infatuazione!
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L’ha ripubblicato su alessandriaonline.come ha commentato:
Premio Nobel per la letteratura
…..il problema della siccità, ha riguardato varie epoche della vita, e l’autore con i suoi originali versi, ha rimarcato la drammacità di questo evento…
Versi apprezzatissimi
sì, di innocente visionarietà
In questi versi il poeta evoca la siccità e i grossi problemi che potrebbe creare al pianeta e all’umanità intera. La femmina del tafano pungerà i bagnanti svestiti creandogli dolore. e forse, finalmente, ci sarà più decoro nell’oscenità del mostrarsi svestiti. Poesia breve ma potente, in cui i versi vengono lanciati, secondo me, come un monito di castigo verso l’umanità. Molto apprezzata!
sono versi di oltre 50 anni fa, la visionarietà del poeta raggiunge livelli altissimi attraverso versi parchi e potenti (come giustamente hai osservato)