
Io seguo sempre con affetto gli sforzi della banda merdoni per diminuire accise sui carburanti, limitare il neofascismo, andare a prendere i migranti da casa loro per aiutarli a cosa nostra, abbattere la povertà. A proposito, sta prendendo forma il piano della band per disfare il Reddito di cittadinanza. Il primo step, uscito in bozza, non tocca il principio di un reddito minimo per le categorie svantaggiate: del resto, come ha ricordato il presidente Inps Pasquale Tridico è una misura prevista dall’Ue. Si taglia furbescamente la platea dei beneficiari e l’importo del trattamento, perché le armi per Zely costano un pozzo, cazzo! L’attuale RdC, che si potrà richiedere ancora fino al 31 agosto 2023 e comunque potrà essere erogato al massimo solo fino a fine anno. Anche questa è una gran bella presa per il culo. Da settembre, il sussidio cambierà nome e diventerà Mia, abbreviativo di mia ve lo diamo più fannulloni di merda, pezzenti è finita la pacchia. Il nuovo sistema si basa sulla distinzione netta tra occupabili e non occupabili. Si considerano non occupabili le famiglie con over 60, minori o disabili a carico. Per loro di fatto cambia poco: il sussidio resta di 500 euro per massimo 18 mesi continuativi. Gli occupabili, invece, ossia i percettori senza categorie critiche, avranno solo 375 euro per massimo un anno. Secondo il governo, in questo modo si trasformerà un sussidio in politica attiva, come ha detto il leghista sottosegretario all’Economia Federico Freni. Per me invece passeranno dal mangiare un giorno sì e uno no, al mangiare un giorno sì e due no, ma vuoi mettere i benefici sul girovita?
Mors tua vita M.I.A.
Che dire!?
Tutto molto patriottico
Ebbene sì!
W l’Itaglia!
Qui si fa l’Italia o si muore.
( poi se sono gli altri a morire…
un must
…per ora. ..Renzi dal 42% guarda ‘ndo sta.
sulle spalle de ciccio
Nei fatti non esiste una sinistra che sappia contrastare questa deriva populista.
famo primaa ddì che nun ce sta la sinistra
È così ma una collettività consapevole ed inclusiva può indirizzare una buona politica.
scusa, ma dov’è la collettività consapevole ed inclusiva?
‘Potrebbe’?
forse potrà, oggi non esiste a parte qualche opportunista
Da qualche parte avevo letto che non conoscevi Pietro Ingrao poeta. Ho avuto l’onore di condividere con lui molti anni di lavoro politico ( sino alla Bolognina) e tra l’altro trascrivere due dei suoi libretti di poesie uno dei quali Ha un titolo emblematico il dubbio del vincitori. Ho imparato a non arrendermi.
sì, ho letto un paio di sue poesie, ma non i suoi lavori poetici, mi piacerebbe se mi indicassi dove trovarli
Variazioni serali e il dubbio del vincitore li trovi online su Amazon.
La sua autobiografia Volevo la luna è un excursus su tutto il Novecento e ovviamente un discorso sulla politica. Se ti interessa altro sul blog trovi la mia indirizzo email.
Buona giornata
Non c’è che dire: Questo governo odia i poveri più dei mafiosi e dei camorristi!
già stanno progettando di ritoccare l’Irpef a favore dei redditi più alti, che coerenza eh?