
È quasi primavera, io dipingo
già fuori sul terrazzo, tra odori
di mari lontani e queste vicine
piante di odori. La salvia la menta
il basilico e i sedani dipingo
su tele bianche con pochi colori.
Il verde perché son verdi le piante,
e bianco il bianco nulla della tela,
e il rosso dei tramonti su la vela
del cielo che apre un teatro vero
a questi miei pensieri. Io dipingo
la sera quando i tormenti più vivi
accendono il cielo e bruciano il cuore,
e all’alba quando già nulla è la vita.
L’ha ripubblicato su alessandriaonline.come ha commentato:
la generazione dei poeti auto affondati
Bellissima poesia che racchiude tutte le meraviglie della primavera con i suoi profumi ed i suoi colori e il pensiero del mare lontano. Credo che il poeta dipinga tutto ciò nel profondo della sua anima e, la sera pensi al tramonto, richiamando alla mente i pensieri inquieti che trafiggono il suo profondo. Anche ad ogni alba, per lui, è nulla la vita. Un’introspezione profonda che, mette in luce la sua sensibilità e il suo mal di vivere che lo ha accompagnato per tutto il percorso della sua vita. Un contesto molto commovente e di notevole fattura.
Salvia è un poeta che ti consiglio di approfondire
…..riaccendere la vita, nei suoi momenti bui, ispirandosi ai colori più intensi, e vivaci della primavera…
Un bellisssimo poetare
… ne abbiamo bisogno tutti, grazie Silvia