
Che scàvino trincee fino a domenica.
La speranza di salvezza è nelle mie mani.
Come vorrei tornare a prima della guerra,
e avvertire quelli che sono destinati a essere uccisi.
Io avrei bisogno di dir loro:
“Vieni qua, e la morte ti sfiorerà soltanto”.
Io conosco l’ora, quando inizierà la guerra,
e chi sopravviverà e chi morirà in prigionia.
E chi di noi diventerà un eroe
e chi sarà fucilato davanti al plotone d’esecuzione,
e io stesso ho visto i soldati nemici
invadere già Stalingrado.
E ho visto come la fanteria russa
dà l’assalto alla Porta di Brandeburgo.
Quanto al nemico, so più cose io
che ogni spia sul campo di battaglia
Io parlo – Ma non ascoltano, non sentono,
portano mazzi di fiori, respirano il vento del sabato.
Se ne vanno, non servono lasciapassare,
se ne tornano alle comodità di casa.
E neppure io capisco come
sia arrivato fin qui, e che miracolo sia avvenuto.
Ho dimenticato tutto. Fuori dalla finestra c’è ancora luce
E sul vetro non è appiccicata la croce antischegge.
*
L’ha ripubblicato su alessandriaonline.come ha commentato:
No a tutte le guerre
…momenti di profondo dolore, e il gran disappunto, per non aver potuto dare manforte, a coloro vittime di guerra, nel miracolo della propria vita salva….
Versi molto apprezzati
è ora di dire NO a tutte le guerre
….purtroppo celano grossi interessi, che ne anche immaginiamo….
basta seguire la scia dei soldi
…purtroppo…
Il poeta si dispera perché la Russia è in procinto d’entrare in guerra e , la gente pare non rendersene conto. Le giornate scorrono nella letizia e nell’andirivieni della gente che va e viene e, pare non voler pensare a niente. Ma quando arriva a casa, si rende conto che, anche lui prova sollievo, e che la sua mente non sia più occupata dal tedio e dalla paura della guerra. In guerra si è distinto come eroe ed è stato decorato. Nel conflitto ha perso una gamba. Versi che commuovono, molto apprezzati!
Il 21 giugno 1941 la germania nazista aggredì la russia, venti milioni di russi perirono nel conflitto
Si, fu una guerra in cui i Russi non si risparmiarono. Ho letto dei romanzi bellissimi che me l’hanno fatta vivere.
fu una guerra di sterminio, ma quando i russi si incazzano arrivano fino a berlino
Sono levantini!
eh, se li provochi prima o poi s’incazzano
Splendida: circoscrive proprio l’immagine che vuole esprimere, in modo delicato e terribile al tempo stesso!
è una data infausta nella storia russa, molto infausta