
Nel vecchio parco gelido e deserto
sono appena passate due forme.
Hanno occhi morti, e labbra molli,
e le loro parole si odono a stento.
Nel vecchio parco gelido e deserto
due spettri hanno evocato il passato.
– Ricordi la nostra estasi d’allora?
– E perché vuoi che la ricordi?
– Batte ancora il tuo cuore solo a udire il mio nome?
Ancora vedi in sogno la mia anima? – No.
– Ah, i bei giorni d’indicibile felicità
quando univamo le nostre bocche! – Può darsi.
– Com’era azzurro il cielo, e grande la speranza!
– Vinta, fuggì la speranza, nel cielo nero.
Andavano così tra l’avena selvatica,
e solo la notte udì le loro parole.
*
L’ha ripubblicato su alessandriaonline.come ha commentato:
Il grande Poeta Maledetto
….anime vaganti, in un buio pesto, alla ricerca d’un remoto che non può più emozionare….e le loro roche voci si disperdono nella lugubra notte…
Versi apprezzati
Trovo che siano versi di un romanticismo portato agli estremi, ciao Silvia
Due anime vagano nella notte scura mentre attraversano un parco. Una delle due accende i ricordi sull’amore vissuto e le cose belle che la vita ha regalato, mentre l’altra svia questi ricordi come li avesse dimenticati. Verlaine rimane sempre un maestro nel suo scrivere ad effetto.
Testo di una bellezza sconvolgente, ciao Grazia
❤️❤️❤️
thank you Filipa