Mai na mafia 267

No scusate, ma il capo della mafia arrestato pochi giorni fa di cui non trascriverò il nome per non far pubblicità, pur latitando non poteva avere una vita tra un’ammazzatina e l’altra? Non poteva avere una seconda, terza, quarta casa, com’è diritto di ogni abbiente, e tenere nei cassetti il viagra da usare solo in caso di incendio? Non poteva suonare lo scacciapensieri nella pubblica piazza all’ora di punta, o commentare l’ultimo match di calcio del Castelvetrano? Ma in che mondo vivete? In verità vi dico, sarà molto più facile che un cammello passi per la cruna di un ago rispetto a un elefante. Lo stordimento procurato da una miriade di piccole menzogne e l’induzione a falsi bisogni per cui sbattersi ci hanno fatto perdere di vista quel che in realtà conta ed è necessario: la democrazia è diventata roba da ricchi e noi viviamo oggi una democrazia svuotata e riempita di tante lobbies e mafie dove non siamo più tra pari. I furbi e i potenti ci fanno ingoiare di tutto. Noi serafici deglutiamo chiedendoci ancora come sia stato possibile.

14 pensieri su “Mai na mafia 267

  1. Dici giusto Fla’! Il trionfalismo di forze dell’ordine e classe politica poi c’è da ritenere del tutto ridicolo! L’ ergastolato (anche a me è venuta l’idea, in una bozza di articoletto, il non voler mettere foto dell’assassino) , malato terminale, probabilmente si è affidato allo Stato garantista che lo curerà coi più moderni sistemi – anche se creperà sicuramente.

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