Figli unici

Sapore trepido di domenica
cui non basterebbero svariati
giri di bar o al parco, né ladri
per tirarla su dal senso vuoto
che si rilassa addosso,
nube sapida di pioggia
che non vuole partorirne
nemmeno una goccia
.
sembrano allungarsi
le ore concesse alla luce
dal cielo marmo durissimo,
ermetico rabbrividire
mentre la speranza danna
frutto sgonfio troppo vecchio
per essere vera.
.
Tutti cercano propria madre,
riempiono l’aria cantando
vecchie rime, omaggio gentile
a un Petrarca indimenticato,
per ribadire monocordi
sono figlio unico per vocazione
e stampo, in cambio se vuoi
ti do la mia domenica.

*

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19 pensieri su “Figli unici

  1. …..sempre indaffaratissimi “i nostri figli unici” rarissimamente trovano il modo di dedicarci del tempo…
    Buon venerdi Flavio

  2. Uno spaccato di domeniche tediose, vissute tra l’inquietudine, la noia e qualche giro in cui s’incontra qualche conoscente, ma che non colma il proprio io della piacevolezza di aver trascorso il proprio tempo ottimamente. Ottimo testo di vivide immagini, di cui il lettore si sente protagonista al pari del soggetto. Buon venerdì Flavio.

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