
Sapore trepido di domenica
cui non basterebbero svariati
giri di bar o al parco, né ladri
per tirarla su dal senso vuoto
che si rilassa addosso,
nube sapida di pioggia
che non vuole partorirne
nemmeno una goccia
.
sembrano allungarsi
le ore concesse alla luce
dal cielo marmo durissimo,
ermetico rabbrividire
mentre la speranza danna
frutto sgonfio troppo vecchio
per essere vera.
.
Tutti cercano propria madre,
riempiono l’aria cantando
vecchie rime, omaggio gentile
a un Petrarca indimenticato,
per ribadire monocordi
sono figlio unico per vocazione
e stampo, in cambio se vuoi
ti do la mia domenica.
*
❤️❤️❤️
thank you Filipa, good morning
❤️❤️
good morning, thank you Saania
My pleasure
tutti figli unici, ma tutti della stessa madre! Bello, così impossibilmente ci vorrebbe il desiderio domenicale.
impossibilmente sono “certe domeniche da solo in un cortile a passeggiar” come cantava Paolo Conte
…..sempre indaffaratissimi “i nostri figli unici” rarissimamente trovano il modo di dedicarci del tempo…
Buon venerdi Flavio
vero, buon venerdì Silvia e grazie
Il figlio unico non può piangere su nessuna spalla. Domani non riceve gli auguri di buon compleanno
😀
Uno spaccato di domeniche tediose, vissute tra l’inquietudine, la noia e qualche giro in cui s’incontra qualche conoscente, ma che non colma il proprio io della piacevolezza di aver trascorso il proprio tempo ottimamente. Ottimo testo di vivide immagini, di cui il lettore si sente protagonista al pari del soggetto. Buon venerdì Flavio.
Mi tengo questo commento nel cuore, davvero mlto bello, grazie mille, ciao e buon venerdì anche a te
Sono d’accordo con te ✨️🌷
bene ❤
Grazie a te, di averlo gradito Flavio.
sì, è una lettura, come tante tue, molto profonda del testo
Buen post. Un cordial saludo desde el sur de España.
Muchissimas gracias!