Rade – Paolo Angeli (2022) con poesie di Grazia Denaro

Scrive Grazia Denaro: ho sempre amato la poesia, infatti sono sempre stata una lettrice entusiasta. Circa dodici anni fa, ho sentito l’esigenza di scriverne anch’io, non so se ciò che scrivo sia interessante, ma mi aiuta a rasserenarmi dall’inquietudine che mi alberga interiormente. Alcune mie poesie sono presenti su antologie On-line e cartacee. Visitate il suo blog:

https://graziadenaro.wordpress.com/?s=denaro+

*

Un silenzio letale
.
Stasera la pagina del cielo
piange il suo lamento
quando di tanto in tanto
viene graffiata dal lampo.
.
Coperto è il suo velario
intento a nascondere
il brillio degli astri.
.
Osservo l’asfalto viscido
e brumoso
dove non si vede anima
passare
in questa serata spettrale.
.
Una solitudine arcana
m’incombe, rimembrandomi
un bosco di memorie malsane
e di soli neri
in cui la mia cartilagine
è arpa che si scioglie
disfacendo le sue corde
nel buio di ombre lontane
enuncianti l’inquietudine
di un silenzio letale.
.
*
.
Illuminato hanno la storia
.
S’ adagia
sulle ali della sera
odorosa di aerei pollini
un pensiero remoto
ad origliare come sonda sonora
una musica soave accompagnante
l’aggraziato vociare dei trilli di bimbi
che come nelle fiabe corrono felici
intenti ai loro giochi e ai loro grovigli.
.
Di nostalgia e d’amore
risuonano le costole
ad amplificare nella cassa toracica
quel recondito ricordo emozionale
deposto su radici lontane
ora coltivate a distanza
dal pensiero insito
e adagiato
su quelle amene costellazioni
che anche dell’avo
illuminato hanno la storia.
.
*
.
Lascia che accada
.
Lascia che accada
ciò che dovrà avvenire
mi dicevi sempre.
.
Era scritto dovunque:
nei nostri pensieri, nei nostri discorsi,
nelle nostre parole, nelle mie paure
che vertevano fin dai primi momenti
sul volere essere anime libere.
.
Era scritto sui fogli stropicciati
di concetti non concreti,
dentro le sere invisibili
animate improvvisamente
dagli squilli del telefono
a segnare il passo dell’emozione
e della gioia nel ritrovarci
anche solo attraverso un filo
cercando di cogliere
gli umori del momento.
Chiacchiere affettuose
a fibrillarmi il cuore.
.
Ora dimmi,
quando fu che decidesti?
Non potevi rinunciare:
le ali, la vita, viaggiare…
Quel giorno del tuo parlarmi
con voce impercettibile
lo porto ancora stampato negli occhi.
.
Sono stata io che ho contato le ore
che mi hanno stracciata dentro.
.
****

 

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11 pensieri su “Rade – Paolo Angeli (2022) con poesie di Grazia Denaro

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