Mai na gioia 257

La banda merdoni è sempre dalla parte di alcuni itagliani, quelli più ricchi ovvio. Hanno lasciato colpevolmente scadere il calmiere sulle accise voluto dal governo grisù (a questo punto, di diritto, il secondo peggior governo della storia patria, non più il primo) e i costi dei carburanti corrono liberi e belli. Tutto questo, sommato all’aumento dei tassi voluto dalla BCE, vedrete come raffredderà l’inflazione galoppante, di sicuro congelerà gli itagliani. Ora, per far valere la propria vocazione al populismo, hanno sguinzagliato GdF, gestapo e legionari antico romani per andare a rompere le balle ai gestori di distributori, che sono una delle classi di lavoratori più sfruttate e maltrattate in assoluto. Il prezzo del carburante alla pompa, ma questi non avendone un’idea non lo sanno s’intendono soltanto di pompe, non lo fanno i benzinai, ma le compagnie e i grossisti, lo stato si cucca il 60% dell’intera torta: i dettaglianti hanno un margine di manovra limitatissimo. Dunque i benzinai, oltre che intossicarsi di piombo e vedersi riconosciuta una magra percentuale a calare se le vendite aumentano, avranno il piacere di ritrovarsi in casa GdF, gestapo e legioni romane con cui brinderanno a un nuovo anno di merda.

 

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