
La tramontana screpola le argille,
stringe, assoda le terre di lavoro,
irrita l’acqua nelle conche; lascia
zappe confitte, aratri inerti
nel campo. Se qualcuno esce per legna,
o si sposta a fatica o si sofferma
rattrappito in cappucci e pellegrine,
serra i denti. Che regna nella stanza
è il silenzio del testimone muto
della neve, della pioggia, del fumo,
dell’immobilità del mutamento.
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L’ha ripubblicato su alessandriaonline.come ha commentato:
Il Maestro
La tramontana crepa le argille, indurisce le terre di lavoro, movimenta le acque e lascia abbandonati gli strumenti di lavoro. Gela chiunque esce per fare un servizio qualunque, mentre nella stanza regna il silenzio del gelo della neve, della pioggia, testimoni muti del dell’immobilità del mutamento. Un dipinto essenziale di un’aura di transizione. Notevole!
Non a caso è stato candidato al Nobel
Accesi venti di tramontana creano danni ovunque spirano, mettendo a disagio anche chi è costretto a uscire. Nell’ambiente chiuso regna il silenzio, testimone delle cose che cambiano nel tempo….
Bellissima lirica.
Grazie Silvia