Al Cabaret-Vert di Arthur Rimbaud

Jean Nicolas Arthur Rimbaud (1854 – 1891) è stato un poeta francese.

cinque della sera
Da otto giorni laceravo i miei stivali
Sulle pietre dei sentieri. Entrai a Charleroi.
– Al Cabaret-vert: chiesi dei crostini di burro
E del prosciutto che fosse mezzo freddo.
Beato, distesi le gambe sotto il tavolo verde:
Contemplai i soggetti piuttosto ingenui
Della tappezzeria. – E fu adorabile,
Quando la ragazza dalle enormi tette, gli occhi vispi,
– Quella, non era certo un bacio a spaventarla! –
Sorridente mi portò i crostini imburrati,
E il tiepido prosciutto, in un piatto colorato,
Prosciutto bianco e rosa profumato da uno spicchio
D’aglio, – e mi riempì un boccale immenso, con la schiuma
Che un raggio di sole tardivo indorava.

*

10 pensieri su “Al Cabaret-Vert di Arthur Rimbaud

  1. Uno dei poeti maledetti francesi dell’ottocento. Dai versi si evince una persona che, amava i viaggi e l’avventura. Uomo gaudente, amante della vita notturna, delle libagioni e degli incontri con donne di facili costumi, ma persona intelligente e di vasta cultura. Scrisse poemi affascinanti avulsi da schemi a mitigare la crudezza della loro realtà. Ottimo poeta nella sua peculiarità.

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