Amore
amore, disse, gas
dammi un bacio d’addio
baciami le labbra
baciami i capelli
le dita
gli occhi il cervello
fammi dimenticare
amore, disse, gas
aveva una stanza al secondo piano
respinto da una dozzina di donne
35 editori
e una mezza dozzina di agenzie di collocamento,
ora non voglio dire che valesse
qualcosa
aprì tutti i beccucci
senza accenderli
e andò a letto
qualche ora dopo un tizio diretto
alla stanza 309
accese un sigaro
nella hall
e un sofà volò fuori dalla finestra
un muro venne giù come sabbia bagnata
una fiamma purpurea divampò fino a 12 metri d’altezza
il tizio a letto
nulla seppe e di nulla si curò
ma oserei dire
che quel giorno
si mostrò piuttosto in gamba.
dammi un bacio d’addio
baciami le labbra
baciami i capelli
le dita
gli occhi il cervello
fammi dimenticare
amore, disse, gas
aveva una stanza al secondo piano
respinto da una dozzina di donne
35 editori
e una mezza dozzina di agenzie di collocamento,
ora non voglio dire che valesse
qualcosa
aprì tutti i beccucci
senza accenderli
e andò a letto
qualche ora dopo un tizio diretto
alla stanza 309
accese un sigaro
nella hall
e un sofà volò fuori dalla finestra
un muro venne giù come sabbia bagnata
una fiamma purpurea divampò fino a 12 metri d’altezza
il tizio a letto
nulla seppe e di nulla si curò
ma oserei dire
che quel giorno
si mostrò piuttosto in gamba.
(traduzione Vincenzo Mantovani)
Una descrizione minuziosa e reale di una persona che si affida al gas per morire, parlandogli come si fa a un amante. Accende tutti i beccucci e va a letto. Tutto ciò oltre alla sua morte, innesca una bomba, quando una persona, ospite dell’albergo accende una sigaretta. Immediatamente tutto l’edificio salta per aria. Una poesia realistica in cui il lettore è chiamato a testimone del contesto. Esaltante!
moltissimo! Ciao Grazia
Direi anche scenografica.
sono d’accordo
….scelte coraggiose dell’ultima ora, per porre fine alla propria vita…
Spiccata originalità poetica in questo testo davvero unico
grazie Silvia e buon pomeriggio