
Aspetto, intuisco,
ti leggo, respiro e abitudini.
Santuario del vivere,
dondolio d’amaca
nel sonnolento sole d’agosto.
Se sorridessi conterei i tuoi denti,
scintillio di buonumore.
Così di cuore ti ragiono
e di viaggiare ti viaggio,
barca poggiata su uno squarcio di cose
o sulle viole d’autunno che garbano
le piogge sottili.
Traversare l’abbraccio inventato daccapo,
carezzevoli passioni
anch’esse inventate di fresco,
mano di bianco sulla parete,
come una nuova prima volta. Infinita!
Castagne infornate
compagne d’Aglianico,
di canto sensibile all’eco invisibile del cuore.
Di mani ti sento
e rinnovo il gesto abusato
di tango e di tempo.
Domenica di novembre e vaniglia
e di One-step,
uno di quegli “anni Cinquanta”
addormentati su una sedia
in un rosolio smarrito nella gola di mio padre,
e urla di madre nell’aria,
sento urla di madre
che regalano alla vita un nuovo percorso.
*
L’ha ripubblicato su alessandriaonline.come ha commentato:
Cantautore e poeta
Una dedica al suo mondo, al suo vissuto in luoghi ameni che, le hanno regalato grandi emozioni scaturite dalla sua terra già da un tempo lontano e sonnacchioso addolcito dai volti amati dei genitori. Rivive i profumi emananti aloni affettivi ma, arriva uno stop alla serenità in una domenica per un malore del padre e per le grida, le grida della madre che, deviano in altri percorsi il divenire. Stupenda
non soltanto cantautore, Mango mi colpiva per la sua voce e per come sapeva usarla, come poeta l’ho scoperto di recente
E’ un artista a tutto tondo.
…..una speciale eleganza poetica, in questi versi, in cui si tracciano respiri di vita, che vengono purtroppo interrotti, da momenti di grande dolore…
Poesia di grande realtà apprezzata.
lieto, grazie
Pingback: Lagonegro 54 di Pino Mango – Antonella Lallo
https://youtu.be/EK7-w5zRiOU. Stupenda.
grazie
A te.👏😊